Fabio Rossi
fesso. Finestra di approfondimento
Gradi di furbizia e di intelligenza - L’ital. dispone di numerosi termini, diversi per intensità e registro, per designare una persona poco intelligente [...] stupidaggine e i fam. baggianata, castroneria, corbelleria, fesseria: volete tacere? È tempo ora di dir codeste baggianate? (A. Manzoni); bisognerà che gli tiri le orecchie a quello sciocco per questa castroneria! (I. Nievo). Più intens. sono idiozia ...
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sentenza /sen'tɛntsa/ s. f. [dal lat. sententia "opinione", der. di sentire "giudicare"]. - 1. (lett.) a. [punto di vista individuale in merito a qualcosa: mutare s.] ≈ giudizio, opinione, parere. ‖ convinzione. [...] una controversia e sim., espresso da chi abbia autorità di pronunciarsi: Fu vera gloria? ai posteri l'ardua s. (A. Manzoni)] ≈ decisione, giudizio, verdetto. 2. (estens.) [breve frase che enuncia in forma concettosa una verità, una norma e sim.: un ...
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formicolare v. intr. [der. di formicola] (io formìcolo, ecc.). - 1. (aus. avere) [andare e venire in gran moltitudine, come fanno le formiche addensate e, detto di luogo, contenere molte persone che vanno [...] . di: la folla formicolava per le vie; le anticamere, il cortile e la strada formicolavan di servitori (A. Manzoni)] ≈ brulicare, pullulare. 2. (aus. essere) [produrre una sensazione di formicolio: mi formicola una gamba] ≈ (non com.) informicolirsi ...
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malo agg. [lat. malus] (il masch. sing. in posizione proclitica si tronca spesso in mal). - 1. (lett.) [non positivo, non buono: m. cosa nascer povero, il mio caro Renzo (A. Manzoni)] ≈ brutto, cattivo, [...] negativo. ↔ bello, buono. ● Espressioni: mala lingua ≈ [→ LINGUACCIA (2)]; non com., prendere a male parole [rivolgere insulti a qualcuno] ≈ (fam.) dirne quattro (o di tutti i colori) (a), ingiuriare, ...
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mancare [der. di manco] (io manco, tu manchi, ecc.). - ■ v. intr. 1. (aus. essere) [essere presenti in quantità inadeguata o non essere presenti affatto: nell'insalata manca il sale] ≈ ↓ difettare, scarseggiare. [...] uso assol.: "ho mancato; capisco che ho mancato; ma cosa dovevo fare, in un frangente di quella sorte?" (A. Manzoni)] ≈ errare, (lett.) fallare, sbagliare. ‖ peccare. 8. (aus. avere) [solo in frasi negative, evitare di fare qualcosa, con argomento ...
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dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] a pronunciare) è proferire: e queste parole le proferì in quella maniera particolare che par che voglia dire: ho finito (A. Manzoni).
A seconda del volume della voce, si possono avere anche gridare e urlare per «dire a voce alta o troppo alta»: allor ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] , una persona sicura, in quel castello, dopo tant’ore di spasimo, e in una terribile oscurità dell’avvenire (A. Manzoni). Il massimo grado del dolore morale è la disperazione: nell’amore la disperazione mi portava più volte a desiderar vivamente di ...
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Fabio Rossi
sbaglio. Finestra di approfondimento
Giusto e sbagliato - S. e i termini ad esso connessi (sbagliare,sbagliato) richiamano i concetti di «giusto» o «ingiusto» nelle sfere logica e morale, [...] il più formale solecismo), soprattutto per errori scritti: declamazioni ampollose, composte a forza di solecismi pedestri (A. Manzoni). Decisamente formale (e tecnicistico) è malapropismo, sost. con cui si designano gli scambi involontari tra parole ...
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vivido /'vivido/ agg. [dal lat. vivĭdus, der. di vivĕre "vivere"]. - 1. (lett.) [di organismo vegetale, che è pieno di vita: v. pianta] ≈ fiorente, florido, rigoglioso, (lett.) vivente. ↔ appassito, avvizzito, [...] [che dimostra prontezza, versatilità e acume intellettuale] ≈ e ↔ [→ VIVACE (2. b)]. d. [che persiste nella memoria] ≈ e ↔ [→ VIVO (1. b)]. 3. (poet.) [che dà vita o vigore: Ebbra spirò le v. Aure del Franco lido (A. Manzoni)] ≈ e ↔ [→ VIVIFICATORE]. ...
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volere² [dal lat. ✻volere, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo'], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [...] soprattutto come formula di cortesia negli inviti e nelle offerte: gradisce una tazza di tè?; padre, gradisca qualche cosa (A. Manzoni); gradisca le mie scuse per l’incomodo che Le reco (A. Fogazzaro).
Forti desideri - Tutt’un’altra serie di verbi ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.