innalzare
(letter. inalzare) v. tr. [comp. di in-1 e alzare]. – 1. a. Levare in alto o più in alto, spingere o tirare verso l’alto: i. un peso; i. il piano di sostegno; i. un’insegna; in queste accezioni, [...] pensiero, lo spirito, l’anima a Dio; i. canti, lodi di ringraziamento; Cessa il compianto: unanime S’innalza una preghiera (Manzoni). b. Portare a un grado maggiore d’intensità: i. la voce o il tono della voce; i. la tensione elettrica, accrescerne ...
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cerziorare
v. tr. [dal lat. tardo certiorare, che corrisponde al class. certiorem facĕre «informare»] (usato quasi esclusivam. nell’inf. e nei tempi composti col part. pass.), non com. – Informare in [...] consapevole dell’importanza dell’atto giuridico che compie. Nel rifl., accertarsi: il signor podestà, dopo essersi umanamente cerziorato che il soggetto non era tornato in paese ... (Manzoni). È voce del linguaggio curialesco (nell’esempio citato ...
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rodere
ródere v. tr. [lat. rōdĕre] (io ródo, ecc.; pass. rem. rósi, rodésti, ecc.; part. pass. róso). – 1. a. Staccare con i denti minuti frammenti da un corpo solido e in genere molto duro: rodeva un [...] ; Di dì in dì, d’ora in ora Amor m’à roso (Petrarca); ho qui qualche cosa che m’opprime, che mi rode (Manzoni); nel rifl., rodersi dalla bile, dalla gelosia, per il livore, ecc.; Qual animal di stizza par si roda (Poliziano); anche assol.: era rimaso ...
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vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. [...] , la Madonna: Vergine madre, figlia del tuo figlio (Dante); O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, Che bei nomi ti serba ogni loquela! (Manzoni); la V. Maria; Maria V.; la santissima V.; la V. benedetta; la V. dei sette dolori; il culto della V.; in ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] allegro, melanconico, o rustico, scontroso, ecc.; come stesse di dentro, s’intenderà meglio, quando avrem detto qualche cosa del suo naturale (Manzoni); pure convien dire che fossi di buon n., poiché non mi venne mai l’idea di mal fare (I. Nievo). b ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] certo a lui dirne male; quando combinano qualche pasticcio, tocca a me poi rimediare; lo so anch’io che tocca a pensarci a me (Manzoni); nel gioco e in varie altre circostanze: a chi tocca?; ora tocca a te; sotto a chi tocca!; fare a chi tocca, fare ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] ; debiti, guadagni g.; g. spese; una g. multa; lavoranti, attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da g. paghe (Manzoni). i. In confronto (per lo più sottinteso) ad altra cosa analoga di minore grossezza: dito g., l’alluce e, meno com ...
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arrischiare
(tosc. arriṡicare, ant. arriscare) v. tr. [der. di rischio] (io arrìschio, ecc.). – 1. Mettere a rischio, in pericolo: a. la vita, i proprî beni, una grossa somma; ha arrischiato tutti i [...] suoi capitali in quell’affare; l’è dura ricever de’ rimproveri dopo aver arrischiato anche la pelle (Manzoni). Con senso attenuato, decidersi timidamente a dire, a fare una cosa (cfr. azzardare): a. una domanda, un’osservazione, una proposta, ecc. ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] degli antichi, non poteva però soffrire quel non voler dar ragione a’ moderni, anche dove l’hanno chiara che la vedrebbe ognuno (Manzoni); non riesco a s. le persone finte, le falsità e i raggiri; non posso s. di vederti così; è un presuntuoso e ...
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strazio
stràzio s. m. [prob. dal lat. distractio (der. di distrahĕre «squarciare, lacerare») per riduzione di prefisso]. – 1. a. Atroce lacerazione o mutilazione di un corpo; per lo più nella locuz. [...] del suo padrone, credute preda o strazio de’ soldati, erano in vece sane e salve in casa di gente del paese (Manzoni); fare strazio di qualche cosa, sciuparla, sprecarla: fare s. del proprio denaro, dei beni di famiglia. b. Con sign. affine, in ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.