ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] cui una persona è investita: avreste prestato a quegli innocenti infelici il ministero che avevan ragione di chieder da voi? (Manzoni: parole che il cardinal Federigo rivolge a don Abbondio); o, infine, l’attività di sovrintendere al buon andamento ...
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impicciare
v. tr. [prob. dal fr. ant. empeechier, che è dal lat. tardo impedicare «prendere al laccio»] (io impìccio, ecc.). – Intralciare, creare disturbo riuscendo importuno (lo stesso quindi che impacciare, [...] impicci; potrebbe anche dare una mano, in questi momenti, invece di venir tra’ piedi a piangere e a i. (Manzoni); la faccenda sarebbe andata liscia, se non fosse venuto lui a impicciare, a creare impicci. Nell’intr. pron., impicciarsi, intromettersi ...
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grillo1
grillo1 s. m. [lat. gryllus o grillus, di prob. origine onomatopeica]. – 1. a. Nome comune degli insetti della famiglia grillidi, e in partic. del g. campestre (lat. scient. Gryllus campestris), [...] da pinguino; purché a monsignore non venga il g. di far qualche pubblicità, qualche scena inutile, e mettermici dentro anche me (Manzoni); ant., prendere o pigliare il g. (o i g.), imbronciarsi. 3. fig., tosc. Il pallino nel gioco delle bocce e del ...
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sparso
agg. [part. pass. di spargere]. – 1. a. Messo, collocato, o che comunque si trova qua e là: riordinare le schede s. sulla scrivania; case s. sulla collina; agenti di polizia s. un po’ dappertutto; [...] Petrarca); avere i capelli s. sulle spalle, sciolti, non raccolti (con costruzione poetica: Sparsa le trecce morbide Sull’affannoso petto, Manzoni). c. letter. Cosparso: colline ridenti s. di case; avanti giorno, le strade eran di nuovo s. di crocchi ...
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minuto1
minuto1 agg. e s. m. [lat. minūtus, propr. part. pass. di minuĕre «far più piccolo, diminuire»]. – 1. agg. a. Molto piccolo, di dimensioni minime (soprattutto in confronto ad altre cose della [...] i fatti per m. (ant. per la minuta); lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto (Manzoni); guardare le cose per m. (o per il m.), con sottigliezza eccessiva. b. Al minuto, in piccole quantità, al dettaglio, nell’espressione ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] dovete dunque sapere che, in quel convento, c’era un nostro padre, il quale era un santo, e si chiamava il padre Macario (Manzoni); bisogna s. che in quel tempo la vita era molto dura; costruito con il verbo avere, con tono più sostenuto: avete da s ...
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strascicare
v. tr. [alteraz. di trascinare, strascinare] (io stràscico, tu stràscichi, ecc.). – Tirarsi dietro qualche cosa senza sollevarla da terra (lo stesso, quindi che strascinare e trascinare, [...] in altri casi nei quali è più com. trascinare: s. la sedia; metton mano ai sacchi, li strascicano, li rovesciano (Manzoni); la donna strascicava una valigia (Pavese); il bambino si divertiva a farsi s., o a strascicarsi, sul pavimento. In senso fig ...
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spartire
v. tr. [der. di partire «dividere», col pref. s- (nel sign. 6)] (io spartisco, tu spartisci, ecc.). – 1. Dividere, e spec. dividere in parti, per distribuirle: s. la preda, il bottino; s. il [...] avere con esso alcun rapporto: la cosa era come tra due potentati, i quali non abbiano nulla da s. tra loro (Manzoni). 2. tosc. S. una parola, scambiare poche parole con qualcuno, chiacchierare: i vecchi Spartendo tra due passi una parola (Pascoli ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] carta quella conversazione, con parole mute, fatte d’inchiostro ... son di parere che [il lettore] non se ne curi molto (Manzoni); che non trova espressione: immensa doglia muta Nel cor tremante (Alfieri); un m. dolore; m. ammirazione; una m. ma ...
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scontare
v. tr. [der. di conto, col pref. s- (nel sign. 4), propr. «detrarre dal conto»] (io scónto, ecc.). – 1. Detrarre da un conto, da un importo: sulla spesa totale posso scontarvi il dieci per cento; [...] , prima o poi, dovranno s. le atrocità commesse durante l’occupazione; anche del male commesso da altri: Ermengarda, secondo il Manzoni, scontò con la propria sofferenza le colpe della sua dinastia e del suo popolo; Cristo ha scontato sulla croce il ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.