quartiere
quartière (ant. quartièro) s. m. [der. di quarto, sul modello del fr. quartier]. – 1. La quarta parte di determinati oggetti, elementi o strutture: a. In araldica, sinon. di quarto, nel sign. [...] , dare in affitto un q.; vendere, comprare un q. libero o occupato; furono alloggiate nel quartiere della fattoressa attiguo al chiostro (Manzoni). Nell’uso ant., anche come sinon. di alloggio: cercare, trovare tavola e q., vitto e alloggio. 4. a. L ...
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strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga [...] immaginato un disegno, che il conte duca te l’ha già indovinato, con quella sua testa, con quelle sue s. coperte (Manzoni). 3. Passaggio, varco per procedere o per entrare: farsi, aprirsi una s. nel bosco, nella neve, nel ghiaccio; una selva così ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] non è modificato gran f.; non aveva gran f. pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava (Manzoni); sul f., nell’atto stesso: un ladro còlto sul f.; in fatti, v. infatti; di fatti, v. difatti. Come locuz. prepositiva, in ...
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vagheggiare
v. tr. [der. di vago1] (io vaghéggio, ecc.). – 1. letter. a. Guardare intensamente, con diletto, compiacimento, ammirazione, amore, desiderio; contemplare accarezzando quasi con lo sguardo: [...] Cupido); Renzo, dopo essere stato qualche momento a v. quella decorosa vecchiezza,... mise da parte ogni pensiero d’andarsene (Manzoni); in usi estens., ammirare, corteggiare: le piace farsi v.; invidia de la bella amica Vagheggiata da molti (Parini ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] i suoi l’avevano tirata su bene; gli dava non solo da vivere ma di che mantenere e tirare su una numerosa famiglia (Manzoni). Nel rifl., tirarsi su, migliorare le proprie condizioni economiche o sociali: comprerò un mulo e potrò tirarmi su a fare il ...
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nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a [...] che i soldati è il loro mestiere di prender le fortezze? Non cercan altro; per loro, dare un assalto è come andare a n. (Manzoni); invitare a n., proporre a qualcuno di fare cosa che è più che contento e desideroso di fare; fare le n. coi funghi, e ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva [...] (che è comune spec. nella variante letter. imperio [v.]): Il rigido i., le fami durâr (Manzoni); lo sguardo aveva ripreso la solita espressione d’i. (Manzoni); con voce, con tono d’i., imperiosi. In economia, prezzi d’i., più comunem. d’imperio ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] molto garbata il far decidere un p. di cavalleria da un cappuccino (Manzoni); questo è il p.!, qui sta il p.!, è questo l’aspetto , ... s’era messa al p. di voler vendetta (Manzoni). 8. Con riferimento al diagramma rappresentativo di un fenomeno, ...
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punto3
punto3 avv. e agg. [dal sost. punto2, come rafforzativo di una negazione: non punto «neanche un punto, neanche in quantità minima»]. – 1. avv., tosc. e letter. a. Affatto, come rafforzativo di [...] (Dante); come un fiore appena sbocciato ... pronto a concedere le sue fragranze alla prim’aria che gli aliti punto d’intorno (Manzoni), e raddoppiato: per uno che abbia punto punto il dono della coerenza (Soffici). c. Sempre con il sign. di affatto ...
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lei
lèi pron. pers. f. sing. [lat. *ĭllaei, dativo pop. di illa (invece del classico illi) per analogia con cui e *illui: v. lui]. – 1. Forma forte della declinazione del pron. di 3a pers. sing. ella, [...] parlato): verrò io stesso da lei; faccia lei; se la cosa avesse a decidersi a ciarle, lei ci metterebbe in sacco (Manzoni); come compl. oggetto e di termine, può avere normalmente le forme deboli la, le (la farò avvertire; debbo dirle); come soggetto ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.