avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] ha delle buone qualità; ha del tonto, ha l’aria di essere tonto; i signori ... han tutti un po’ del matto (Manzoni), hanno in sé un po’ di pazzia; anche assomigliare, ricordare in qualche particolare: mio fratello ha parecchio del nonno. e. Locuzioni ...
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dentro
déntro avv. e prep. [lat. de ĭntro]. – 1. avv. Nella parte interna, interiormente (contr. di fuori): aspettami d.; stare, rimanere d.; guardare d.; entrare d.; vieni d.!; con ellissi del verbo: [...] . [don Abbondio, dopo l’incontro con i bravi], s’intenderà meglio, quando avrem detto qualche cosa del suo naturale (Manzoni); covare d., meditare nel segreto dei proprî pensieri; tenere d., custodire gelosamente (un segreto o sim.), non volere o non ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] vecchi, le donne, i bambini; chi resta in ufficio durante il mese d’agosto?; un’esitazione tra il fuggire e il r. (Manzoni); r. indietro, rispetto ad altre persone o ad altri veicoli che procedono più rapidamente (e, in senso fig., in un’attività: r ...
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predicare
v. tr. [dal lat. praedicare «far noto, celebrare, lodare», e, nel lat. tardo, eccles., «predicare»] (io prèdico, tu prèdichi, ecc.). – 1. a. Annunciare, dichiarare pubblicamente la legge divina: [...] predicato del compl. oggetto: quel suo cugino Carlo, che una fama, già fin d’allora antica e universale, predicava santo (Manzoni). 3. ant. Perorare: disonesto le pareva che essa, a guisa d’una ruffiana, predicasse per lo figliuolo (Boccaccio); anche ...
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crescere
créscere v. intr. e tr. [lat. crēscĕre] (io crésco, tu crésci, ecc.; pass. rem. crébbi, crescésti, ecc.; part. pass. cresciuto). – 1. intr. (aus. essere) Diventare più grande, per naturale e [...] del satellite nel periodo di passaggio dal novilunio al plenilunio; Renzo s’accorgeva anche lui d’un ronzio crescente nella strada (Manzoni); lo seguii a passo svelto, con un senso di crescente angoscia (Domenico Starnone). Per l’uso come s. f. e m ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] lui; ha superato la prova in g. della sua tenacia; per un riguardo a: mi son fermata di più, appunto in g. vostra (Manzoni); tenendo conto di: gli perdono tutto, in g. della sua ingenuità. Raro e ant., in g. d’esempio, per esempio (modellato sul lat ...
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passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), [...] anche lui in quell’opinione o in quella p. comune, che la scarsezza del pane fosse cagionata dagl’incettatori e da’ fornai (Manzoni). 4. a. Nell’uso com., sentimento intenso e violento (per lo più di attrazione o repulsione verso un oggetto o una ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] era neente (Dante); cose da levarsi l’allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici è un sollievo (Manzoni). 2. a. In principio di periodo, si usa per indicare passaggio ad altro argomento, o per sollecitare il ritorno all’argomento ...
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stracco
agg. [dal longob. *strak «stanco»] (pl. m. -chi). – 1. a. Molto stanco, sfinito dalla stanchezza, privo di energie: mi sentivo s. per la faticosa salita; entrò un forestiero s. a bere un moka [...] una guardia appoggiata al moschetto, con una cert’aria s. e trascurata (Manzoni); le sue bracciate si sono fatte s. e incerte (I. Calvino); rimasta qualche s. e confusa tradizione del fatto? (Manzoni). ◆ Avv. straccaménte, in modo stracco; fiaccamente ...
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grazioso
grazióso agg. [dal lat. gratiosus, der. di gratia «grazia»]. – 1. a. Che ha in sé grazia, che piace per la sua grazia: un bambino g.; una g. ragazza; un viso molto g.; è graziosa quando sorride, [...] nostra g. regina; il g. rescritto e sim.; c’è stato di mezzo quel decreto g., per la nascita del serenissimo infante (Manzoni). c. Con valore passivo, dato per grazia, liberalmente, gratuito: troppo è più quel ch’io ne ’nvolo ... Che quel che vèn da ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.