servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] . usata un tempo per esprimere un invito a pranzo: all’indomani, a mezzogiorno, restassero serviti di venir da lui (Manzoni). Con sign. partic., nel poker, sono servito, dichiarazione del giocatore che non intende richiedere altre carte, o perché ha ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] buono a convincerlo; ogni tanto pozze, da volerci del buono e del b. a levarne i piedi, non che le scarpe (Manzoni). 8. Con funzione avverbiale: bel bello, piano piano, lemme lemme: per una di queste stradicciole, tornava bel bello dalla passeggiata ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] dando luogo a nol (scritto anche no ’l): nol posso negar, donna, e nol nego (Petrarca); Nol concede il mestissimo rito (Manzoni). 1. Riferito a un verbo: a. Se questo è espresso, la negazione si premette di regola alla forma verbale: non voglio, non ...
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povero
pòvero agg. [lat. pop. pauper -a -um per il lat. class. pauper -ĕris, comp. di paucus «poco» e parĕre «procacciare, produrre»: propr. «che produce poco» (detto prob., in origine, della terra)]. [...] p. ragazzo!; p. vecchietto!; p. orfani!; p. innocente!; p. bestia!; va, va, p. untorello, ... non sarai tu quello che spianti Milano (Manzoni); anche per commiserare sé stessi: p. me!, p. noi! (pop. tosc. pover’a me!, pover’a noi!). Nell’uso fam., un ...
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lui
pron. pers. m. sing. [lat. volg. *ĭllui, dativo di ille (per il classico illi), sull’analogia di cui]. – 1. Forma forte della declinazione del pron. di 3a pers. sing. egli, riferita in genere a persona, [...] s’era fatta lui stesso, o piuttosto quel nuovo lui, che cresciuto terribilmente a un tratto, sorgeva come a giudicare l’antico» (Manzoni). Nell’uso burocr. il di lui padre, i di lui parenti e sim., forme pedantesche, ormai disus., per il padre di lui ...
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bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, [...] vedi; ero ben stufo; vorrei ben vedere; c’è b. a questo mondo de’ birboni, de’ prepotenti, degli uomini senza timor di Dio (Manzoni), è proprio vero che ci sono. c. Certo, sicuramente: credo b. che ci pagherà; spero b. che non ti sia offeso. d. Pure ...
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risoluto
agg. [part. pass. di risolvere]. – 1. letter. raro. Sciolto, rilassato: le membra ... Ch’or risolute, e dal calore aduste, Giacciono a sé medesme inutil peso (T. Tasso). 2. a. Di persona che [...] sappiate dunque, e tenete per fermo che son r. di prima morire che far più nulla contro la sua santa legge (Manzoni); riferito alle facoltà spirituali o intellettuali: aveva l’animo r. a non sfuggire il pericolo; prov., r. pensier non vuol consiglio ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] . di: ci vogliono di gran quattrini; s’è sciupato di gran roba; Agnese specialmente faceva di gran chiacchiere con la padrona (Manzoni). E col significato più partic. di «numeroso»: Grande Armata (v. armata, n. 3); gran guardia (v. guardia1, n. 2 b ...
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risuonare
(o risonare) v. intr. [dal lat. resonare, comp. di re- e sonare «suonare»] (io risuòno, ecc.; fuori d’accento, sia -uo- che -o-; aus. avere o essere). – 1. Suonare di nuovo: nel suo ufficio [...] , sentimenti: mi risuonano nel cuore le sue ultime parole; un «no» imperioso che risonò nella sua mente, fece svanire quel disegno (Manzoni); della fama, ecc., in usi letter. o elevati, echeggiare: la fama dei Romani risuonò in tutto il mondo. b. Con ...
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avanzare1
avanzare1 v. intr. e tr. [lat. *abantiare, der. di abante: v. avanti]. – 1. intr. (aus. avere e essere) a. Andare avanti, procedere: a. di un passo; avanzammo per qualche miglio; a. con cautela, [...] . 2. Con la particella pron.: a. Farsi avanti: Quinci spunta per l’aria un vessillo; Quindi un altro s’avanza spiegato (Manzoni); o approssimarsi, farsi vicino: Ode un córso appressar ch’ognor s’avanza (T. Tasso); anche in senso temporale: s’avanzava ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.