studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] per architetto, per medico); s. i principî della termodinamica, un teorema, le equazioni di 3° grado, il pensiero di Kant; s. Dante, Manzoni; s. (e anche s., o imparare, a memoria, come esercizio) un canto di Leopardi; s. le lingue straniere, e s. l ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] c’è una fontana; c’è un ponte che attraversa il fiume; spesso, in simili circostanze, l’annunzio d’una cosa la fa essere (Manzoni). b. In qualche caso, equivale a «essere vero» o serve in genere ad attestare la realtà di un fatto o del suo modo di ...
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radunare
(ant. ragunare e raunare) v. tr. [comp. di r- e adunare]. – 1. Riunire insieme, raccogliere in uno stesso luogo cose o animali o persone sparse (con senso più generico e intonazione più familiare [...] trentamila volumi stampati, e quattordicimila manoscritti (Manzoni, con riferimento alla biblioteca di Federico un radunarsi di donne, un metter le mani ne’ capelli (Manzoni). Talora di cose, raccogliersi insieme: tutto quello che ciascun uomo ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] , di pulcino, essere pauroso; don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone (Manzoni); e in funzione attributiva, come epiteto: Riccardo Cuor di Leone, Riccardo I re d’Inghilterra (1157-1199). g. Nel linguaggio sport ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] s. ai pettegolezzi del paese; ellitticamente: i dì nell’ozio Chiuse in sì breve sponda, Segno d’immensa invidia E di pietà profonda (Manzoni). b. Scopo a cui si mira, oggetto a cui è rivolta la mente o la volontà: I’ rivolsi i pensier’ tutti ad un ...
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manzonianomanżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). [...] come sost., seguace delle teorie linguistiche del Manzoni: Né io sono per anche un manzoniano Che tiri quattro paghe per il lesso (Carducci). ◆ Avv. manżonianaménte, secondo le teorie linguistiche del Manzoni: le libertà di uno stile manzonianamente ...
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rimanere
rimanére v. intr. [lat. remanēre, comp. di re- e manēre «restare»] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi o rimaṡi, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. [...] : Lucia rimase lì, e lo guardò con un volto ch’esprimeva più maraviglia che fiducia in una promessa tanto magnifica (Manzoni); a quella risposta inaspettata rimasi; cose da far rimanere di stucco. Così, anche, rimanerci, cadere in modo inatteso in un ...
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sicuro
(ant. securo) agg. [lat. secūrus «tranquillo, senza preoccupazioni» (comp. di se-, che indica separazione o privazione, e cura «preoccupazione»)]. – 1. a. Riferito a persona, che non corre alcun [...] o rischio: qui sarete s.; lì non mi sento abbastanza s.; Così udresti ciascun che sicuro Vede lungi le armate coorti (Manzoni); con compl. indicante il pericolo da cui si è lontani: gli abitanti della costa si rifugiavano sulle montagne per essere s ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] (Leopardi); Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L’assalse il sovvenir (Manzoni). Più spesso, restare, soffermarsi in un luogo, quindi non muoversi, non proseguire, non allontanarsi: E io, temendo no ’l più ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] eran tutti smaniosi d’aver nell’unghie l’uccisore, o vivo o m. (Manzoni); vile!, tu uccidi un uomo m., frase prov. (v. maramaldo). In il fiotto m. e lento frangersi sulle ghiaie del lido (Manzoni); nel linguaggio marin., mare m. (o mare vecchio), il ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.