passo1
passo1 agg. [lat. passus, part. pass. di pandĕre «stendere»; quindi, propr., «steso a seccare, ad appassire»]. – Appassito, secco. Oggi vivo solo nella locuz. uva p. (v. uva, n. 1 c), ma anticam., [...] e nell’uso letter., riferito anche ad altri frutti (per es., fichi p.), a erbe, foglie, fiori: neppure una gocciola di rugiada sulle foglie p. e cascanti (Manzoni); silentemente Si sfogliarono due tre rose p. (D’Annunzio). ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] : convien però che il lettore sappia qualcosa di più preciso ...; e, per informarlo di tutto, dobbiam tornare un p. indietro (Manzoni). Volgere i p. a un luogo, letter., dirigervisi: volgemmo i nostri p. ad una scala (Dante). d. Sala, o corridoio ...
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premura
s. f. [der. di premere]. – 1. Cura, sollecitudine verso persona, cosa, affare o problema che sta molto a cuore: sarà mia p., nostra p.; mi farò p. di comunicarle la data della riunione; darsi, [...] dovere; tanti bei precetti di fortezza e di carità, di p. operosa per gli altri, di sacrifizio illimitato di sé (Manzoni). Con senso concr., atto di attenzione affettuosa con cui tale sollecitudine si manifesta; spesso al plur.: la ringrazio delle p ...
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restringere
restrìngere (tosc. ristrìngere; ant. tosc. o letter. ristrìgnere) v. tr. e intr. pron. [dal lat. restringĕre, comp. di re- e stringĕre «stringere»] (coniug. come stringere, ma il part. pass. [...] sì che le era scappato, avesse potuto significar tanto, ora cercava se ci fosse maniera di riprenderlo, di restringerne il senso (Manzoni). ◆ Part. pres. restringènte, anche come agg. o s. m., usato di solito come sinon. di astringente. ◆ Part. pass ...
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fattibile
fattìbile agg. [der. di fare, part. pass. fatto]. – Che si può fare: mi sembra una cosa f. benché non facile; compiacere ad essa in tutto ciò che fosse f. (Manzoni); sostantivato con valore [...] neutro: ho fatto tutto il f. per aiutarti ...
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accartocciare
v. tr. [der. di cartoccio] (io accartòccio, ecc.). – Avvolgere a forma di cartoccio: a. un foglio, una pagina; più com. l’intr. pron.: una spalliera ... coperta di vacchetta, con grosse [...] delle quali, cadute da gran tempo, lasciavano in libertà gli angoli della copertura che s’accartocciavano qua e là (Manzoni). ◆ Part. pass. accartocciato, anche con valore di agg.: foglie accartocciate, pagine con i margini accartocciati. In araldica ...
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conscio
cònscio agg. e s. m. [dal lat. conscius, comp. di con- e del tema di scire «sapere»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Consapevole, che ha conoscenza di una cosa: Compagna del suo gemito, Conscia [...] de’ suoi misteri (Manzoni); spesso all’ore tarde, assiso Sul c. letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai ... (Leopardi); in partic., di persona che ha coscienza dei proprî atti, delle proprie qualità e sim.: è conscia della propria ...
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novissimo
novìssimo agg. [superl. di nuovo, con sign. ricalcato sul lat. novissimus], letter. – Ultimo: Le n. fronde invola il verno (Zanella); il n. dì, il giorno del giudizio finale; la n. tromba, [...] Vi aspetto al n. bando (Carducci), quello del giudizio finale; anche, ultimo in una scala di valori: Il n. d’ogni mortal (Manzoni), l’infimo degli uomini. Come s. m. pl., i quattro Novissimi, nella teologia cattolica, le cose ultime (gr. ἔσχατα; lat ...
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imperfetto
imperfètto agg. [dal lat. imperfectus, comp. di in-2 e perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere»]. – 1. a. Non finito, incompiuto: lasciare un’opera i.; avrei lasciato i. qualunque affare, [...] e sarei tornato subito a casa mia (Manzoni); anche, mancante di qualche parte che dovrebbe avere per essere perfetto, cioè intero, compiuto: dimostrazione, argomentazione imperfetta. b. Che ha qualche difetto o manchevolezza, e non raggiunge perciò ...
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tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio [...] sign. ancora più generico, sopruso, prepotenza: come se non bastassero le tirannie che gli hanno fatte ieri (Manzoni). In usi fig., riferito a situazioni e fatti che comunque costringono, imponendo dei limiti, obbligando a determinati comportamenti ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.