tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] t. lavoro che non so dove mettere le mani; si faceva tant’olio, che ogni povero veniva a prenderne, secondo il suo bisogno (Manzoni); non c’è t. stoffa da bastare per un vestito. d. Con sign. più partic., in numero o in quantità sufficiente: era così ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] mi hai detto; ha promesso che mi darà quello che mi spetta; non lo gridi, perché già quel che e stato è stato (Manzoni). In varî tipi di prop. incidentali, come quel che è peggio, quel che è più difficile, cosa ancora peggiore, ancora più difficile ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] occhi, con franchezza e sicurezza, o a scopo d’investigazione: l’oste guardava in viso a lui, come per aspettar ordini (Manzoni); e in tono di minaccia e di severità: guardami, se scherzo!; guardami bene, questa è l’ultima volta che ...; fig., g ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] (cfr. sopra t. la parte di uno): bisognerebbe che tutti i preti fossero come vossignoria, che tenessero un po’ dalla parte de’ poveri (Manzoni); ant. anche t. con uno: tutta l’isola si divise, e chi tenea con l’uno e chi con l’altro (Boccaccio); pop ...
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fesso1
fésso1 agg. e s. m. [part. pass. di fendere; lat. fĭssus, part. pass. di findĕre]. – 1. agg. a. Spaccato, diviso con un taglio: Dinanzi a me sen va piangendo Alì, Fesso nel volto dal mento al [...] malaticcia, e così nel prov. dura più una conca f. che una sana); porta invece un altro fiasco, perché questo è f. (Manzoni), vuoto, come se perdesse da un’incrinatura. b. estens. Suono f., quello che dà un vaso fesso, battendolo; voce f., stridula e ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] ’è di nuovo?; ne va della vita, del mio onore; e con valore enfatico: tra buoni amici, con due parole s’accomodano di gran cose (Manzoni); tosc. ne so di molto io! E similmente in frasi esclamative: farmi di queste cose!; di quelle parole, a me! 6. a ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] il s.: c’è qui vicino la casa del vicario di provvisione; andiamo a far giustizia, e a dare il s. (Manzoni). 9. In astronomia, Sacchi di Carbone (ingl. Coal Sacks), denominazione di due grandi macchie ovali, nella costellazione della Croce del Sud ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] per architetto, per medico); s. i principî della termodinamica, un teorema, le equazioni di 3° grado, il pensiero di Kant; s. Dante, Manzoni; s. (e anche s., o imparare, a memoria, come esercizio) un canto di Leopardi; s. le lingue straniere, e s. l ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] c’è una fontana; c’è un ponte che attraversa il fiume; spesso, in simili circostanze, l’annunzio d’una cosa la fa essere (Manzoni). b. In qualche caso, equivale a «essere vero» o serve in genere ad attestare la realtà di un fatto o del suo modo di ...
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radunare
(ant. ragunare e raunare) v. tr. [comp. di r- e adunare]. – 1. Riunire insieme, raccogliere in uno stesso luogo cose o animali o persone sparse (con senso più generico e intonazione più familiare [...] trentamila volumi stampati, e quattordicimila manoscritti (Manzoni, con riferimento alla biblioteca di Federico un radunarsi di donne, un metter le mani ne’ capelli (Manzoni). Talora di cose, raccogliersi insieme: tutto quello che ciascun uomo ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.