velare2
velare2 v. tr. [lat. vēlare, der. di velum «velo»] (io vélo, ecc.). – 1. Coprire con un velo, cioè, in genere, con un tessuto leggero e rado, oppure un panno che nasconda l’oggetto alla vista, [...] era velato da uno strato di nebbia; un bianco polverio che per tutto si posa, per tutto si solleva, e tutto vela e annebbia (Manzoni); e nel rifl.: il sole brillava a tratti in mezzo al cielo, e si velava poi dietro nubi leggere (C. Levi). Con sign ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] fallo: e ad alta voce, disse: «ho mancato; capisco che ho mancato; ma cosa dovevo fare, in un frangente di quella sorte?» (Manzoni). c. Trascurare, omettere, cessare (di fare qualche cosa): le stelle e i pianeti non mancano di nascere e di tramontare ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi [...] ., riferito al cibo che si ingerisce, fare mal pro, riuscire amaro: a Renzo quel poco mangiare era andato in tanto veleno (Manzoni). b. non com. Odore pestifero, fetore: ogni passo che fanno nell’andito, senton crescere un tanfo, un veleno, una peste ...
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ritenere
ritenére v. tr. [dal lat. retinere, comp. di re- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. non com. Tenere di nuovo. 2. a. non com. Trattenere, rattenere, contenere: r. il passo, il respiro, [...] ritenni (Boccaccio); discorsi, che lui tirò in lungo, ritenendo più d’una volta la compagnia che voleva andarsene (Manzoni); riferito a istinti, impulsi, sentimenti, frenarli, controllarli: poniam che di necessitate Surga ogne amor che dentro a voi ...
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tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] : t. al negozio dalla banca; per una di quelle stradicciole, tornava bel bello dalla passeggiata verso casa ... don Abbondio (Manzoni). Usato assol.: vado fin qui all’angolo e torno subito; alle nove, papà non era ancora tornato; il direttore è ...
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raddrizzare
(raro raddirizzare) v. tr. [der. di drizzare, dirizzare, col pref. ra-]. – 1. a. Far tornare diritto, eliminando deformazioni, angolosità, curvature: r. un chiodo, un tubo, una lamiera. b. [...] le idee storte; r. la testa a uno; tutti cervelli che avevan bisogno, più o meno, d’esser raddirizzati e guidati (Manzoni); r. una faccenda, una lite, avviarla a soluzione soddisfacente; il suo intervento è servito a r. le sorti della trattativa, che ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] (o da capo a piè; ma più com. dalla testa ai piedi), per tutta la persona: essere squadrati da c. a piedi (Manzoni); era fradicio da c. a piè. b. Alcune frasi accennano a movimenti del capo che sono espressione di un sentimento, e possono perciò ...
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aria
ària s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. ἀήρ]. – 1. Miscuglio gassoso di azoto (per i 4/5) e di ossigeno (per circa 1/5), con piccole quantità di altri gas, che costituisce [...] dalla polizia): noi siamo amici del convento: e io ci sono stato in certi momenti che fuori non era troppo buon’a. per me (Manzoni); non mi pare sia a., non mi pare opportuno, non credo sia il caso. Con altro uso fig., la particolare atmosfera che si ...
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ritto
agg. e s. m. [variante di retto1, con influenza di diritto1]. – 1. agg. a. Di persona, dritto in piedi, in posizione eretta: stava r. in mezzo alla stanza; si piantò r. davanti a lui; non restare [...] a man r. o a manritta (più com. a mandritta), a mano destra; e sostantivato: Da ritta, da manca, guerrieri venir (Manzoni); anche per indicare la mano destra in senso proprio: trovarono sopra un letto un uomo disteso supino, che avea nella ritta una ...
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sconcertare v. tr. [der. di concertare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sconcèrto, ecc.). – Mettere sottosopra, mettere in subbuglio: la panna di quella torta mi ha sconcertato lo stomaco. Più com. in [...] : la sua strana reazione mi ha lasciato sconcertato; aveva un’aria, una faccia, un’espressione sconcertata; non com., di cosa, disordinato, dissestato: le cagioni comuni della miseria avevan ... dato il tracollo a patrimoni già sconcertati (Manzoni). ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.