orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] in qua ella sta in orecchi come la lepre (Machiavelli); cominciò a stare in orecchi, per sentire se il chirurgo arrivava (Manzoni); essere tutt’orecchi, concentrare tutta la propria attenzione in ciò che viene detto: di’ pure, sono tutt’orecchi; fare ...
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gamba
s. f. [lat. tardo camba e gamba, dal gr. καμπή «curvatura, articolazione»]. – 1. a. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, compreso tra il ginocchio e il piede, sostenuto da due ossa lunghe: [...] ): si affondava nel fango fino a mezza g.; attraversò l’orto, camminando fino a mezza g. tra l’erbacce di cui era popolato (Manzoni); avere buona g. (o buone g.), essere di buona g., di g. buona, essere un buon camminatore; esser di g. lesta, svelto ...
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canizie
canìzie s. f. [dal lat. canities, der. di canus «grigio, canuto»]. – 1. Incanutimento, imbiancamento dei capelli e dei peli in genere, che si osserva comunemente nell’età avanzata ma che può [...] (c. precoce, spesso ereditaria e familiare). 2. Capigliatura bianca, capelli canuti: con le mani alzate sopra una c. vituperosa (Manzoni); estens., spec. in quanto segno dell’età senile, della vecchiezza: rispettare la c.; fu di conforto alla sua c ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] passare nel numero dei più, morire; e con lo stesso sign.: seppero che l’uno e l’altro erano andati tra que’ più (Manzoni). 4. Locuzioni: a. Di più, con lo stesso sign. del semplice più (in funzione di avv., di agg., di sost. neutro): devi studiare ...
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regalare
v. tr. [prob. dallo spagn. regalar; v. regalo]. – Dare liberalmente, senza compenso o altra contropartita e con intenzione amichevole o affettuosa, cosa che è, o si ritiene, utile o gradita [...] un galantuomo una signorina che aveva dato un tal saggio di sé (Manzoni); non far pagare una somma dovuta, o, iperb., vendere qualche cosa : con intenzione di regalar generosamente don Abbondio (Manzoni); regalavano il suo bambino di vestitini e di ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso [...] sulla peste d’Atene del 430-429 a. C., imitata poi da Lucrezio, quella del Boccaccio sulla peste del 1348, quella del Manzoni sulla peste del 1630, e, in tempi recenti, quella di un’epidemia immaginaria, nel romanzo La peste (1947) di A. Camus. b ...
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andare2
andare2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. L’atto dell’andare, del muoversi: Non impedir lo suo fatale a. (Dante). b. Facoltà di camminare: nel suo nome s. Piero rendette l’a. al zoppo [...] popolare; un a. e venire, un viavai, un movimento continuo: un a. e venire di gente, così affollato, così incessante (Manzoni). Ant. e poet., aver poco andare a qualche cosa (dove però andare conserva in parte il suo valore verbale), mancar poco: S ...
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costeggiare
v. tr. [der. di costa] (io costéggio, ecc.). – 1. a. Navigare lungo le coste del mare o lungo le rive di un lago: costeggiammo l’isola con una barchetta; anche assol.: nel battello che costeggiava [...] di cappelletti, il qual doveva c. il confine, per tenere in suggezione i lanzichenecchi (Manzoni); Renzo ... costeggia gli scalini del duomo, rivede il forno delle grucce (Manzoni). c. fig. Di strada, filare di alberi e sim., che proceda lungo o ...
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benedetto
benedétto agg. [part. pass. di benedire]. – 1. a. Che ha avuto la benedizione divina: acqua b.; l’ulivo b., nella ricorrenza della Pasqua. b. estens. Che ha avuto la benedizione del cielo, [...] quanti pensieri mi dà quel b. ragazzo; o impazienza, disappunto, malumore e sim.: ah quando l’avrò passata quest’Adda b.! (Manzoni); quando arriva questo b. tram?; sono stufo di questi b. esami; sei davvero un benedett’uomo. E con più evidente valore ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] e sim.: vede presentarsi e venire avanti due logori e sudici vestiti rossi, due facce scomunicate, due monatti, in una parola (Manzoni). In parola, locuz. aggettivale usata in espressioni come la persona, l’individuo, l’oggetto, il fatto in p., e sim ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.