assorbire
v. tr. [dal lat. absorbēre, comp. di ab e sorbēre «sorbire», con mutamento di coniug.] (io assorbisco, tu assorbisci, ecc., o io assòrbo, ecc.; part. pass. assorbito, ant. assòrto). – 1. Attirare [...] non si curava di que’ vantaggi (Manzoni). d. Con accezioni partic. nel linguaggio econ.: a. mano d’opera, impiegarla: le grandi industrie assorbono tutta la mano d’opera disponibile nella regione; a. un prodotto, farne acquisto e consumo: il mercato ...
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fregare
v. tr. [lat. frĭcare] (io frégo, tu fréghi, ecc.). – 1. a. Passare più volte la mano o un oggetto condotto dalla mano sulla superficie d’un corpo, premendo con più o meno forza: f. il pavimento [...] con la spazzola; fregarsi gli occhi (per cacciare il sonno, o per accertarsi di essere bene sveglio, di vederci bene, davanti a cosa che susciti meraviglia o incredulità); fregarsi le mani, una contro ...
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limare
v. tr. [lat. līmare]. – 1. Passare la lima sulla superficie di un pezzo metallico, o di legno, o d’altro materiale, allo scopo di asportarne piccoli spessori o di appianarne le asperità. 2. fig. [...] dileggio o di beffa (dove lima è imperativo di limare), che si accompagna col gesto di sfregare il dito indice della mano destra sull’indice della sinistra, quasi a dire «róditi dalla stizza»; fare lima lima, fare il gesto ora descritto, anche senza ...
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valigia
valìgia (ant. o merid. valige) s. f. [cfr. lat. mediev. valisia, di etimo incerto] (pl. -gie o ge). – 1. Contenitore per riporvi il vestiario e altri oggetti personali da portare con sé in viaggio, [...] non staccato, e munito di un manico (o di due maniglie che si uniscono in modo da poter essere afferrate con una mano sola), talora, se poco voluminoso, con tracolla (i modelli più grandi sono dotati, a volte, di due rotelle, per il trascinamento a ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] la locuz. in segno di (meno frequente come segno di), per dimostrare, per significare: gli ha posato una mano sulla spalla in s. di protezione; mi tese la mano in segno di amicizia; le dedicò questo libro in s. di stima; la prego di accettare questo ...
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vallesano
valleṡano agg. e s. m. (f. -a). – Forma veneta corrispondente all’ital. valligiano con partic. riferimento, lungo la costa veneta, agli abitanti e lavoratori delle valli da pesca (sinon. quindi, [...] nell’ultimo caso, di vallante): voga alla vallesana, tipo di voga in cui il vogatore utilizza due remi incrociati, uno a destra, impugnato con la mano sinistra, e l’altro a sinistra, impugnato con la mano destra. ...
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unicum
〈ùnikum〉 s. neutro lat. (propr. «unico»), usato in ital. al masch. – 1. Esemplare unico in bibliografia, filatelia, numismatica, archeologia, ecc.: questo libro, questo francobollo, questa moneta [...] caratteristiche proprie, speciali, come l’illustrazione a mano, quando sia stampato su materiale scrittorio di pregio artistica; sia anche un esemplare che rechi correzioni o aggiunte di mano dell’autore, o postille di particolare valore. 2. estens. ...
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freno
fréno s. m. [lat. frenum, dal tema di frendĕre «digrignare i denti»]. – 1. a. Il morso che si mette in bocca al cavallo e a cui s’attaccano le redini per reggerlo e guidarlo; in questa accezione [...] della bicicletta, dell’automobile, del tram, del treno; f. a mano, a pedale (negli autoveicoli, detti anche, rispettivam., f. di inferocita. Quindi anche governo: Voi cui fortuna ha posto in mano il f. De le belle contrade (Petrarca); o ritegno ...
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iterativo
agg. [dal lat. tardo iterativus, der. di iterare «ripetere»: v. iterare]. – In generale, che contiene o esprime ripetizione, che si attua mediante operazioni ripetute, e sim. In partic.: 1. [...] si parla di locuzioni i. per indicare locuzioni, di varia natura, in cui si ha la ripetizione della parola, come a mano a mano, mogio mogio, lemme lemme; in alcuni casi con specifico valore di ripetizione (batti e batti o batti e ribatti), oppure di ...
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manico
mànico s. m. [lat. *manĭcum, der. di manus «mano»] (pl. -ci, meno com. -chi). – 1. Parte di un oggetto o di uno strumento che si prende con la mano, di forma diversa a seconda che serva a sollevare [...] e trasportare l’oggetto stesso (m. della valigia, del secchio, del paniere; anfora con due m.), o ad impugnarlo per l’uso (m. del martello, della vanga, della piccozza; m. della scopa; m. dell’ombrello); ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati Tetrapodi, la m. corrisponde al...
mano [al plurale anche la forma mano]
Lucia Onder
Il termine ricorre frequentemente in senso proprio, per la parte estrema del braccio: cfr. Vn XXII 4 io mi ricopria con porre le mani spesso a li miei occhi; Rime CIV 20 'n su la man si posa...