Eurocamera
(eurocamera), s. f. inv. Parlamento europeo. ◆ Il Partito popolare europeo (Ppe) chiude il suo Consiglio politico di Marbella con la richiesta della presidenza della Eurocamera fino al 2002. [...] importantissimo perché permette di ambire alla presidenza di una Commissione ed avere molta più visibilità. (Alberto D’Argenzio, Manifesto, 15 giugno 2004, p. 7, Europa) • Si fa portavoce del malumore a sinistra Graham Watson, deciso nell’osteggiare ...
Leggi Tutto
euromediterraneo
agg. Relativo agli Stati che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. ◆ Avviato con la costituzione del centro per la promozione delle piccole e medie imprese nello spazio euromediterraneo, [...] ’ambito del quale si ricomincia a parlare anche del vagheggiato tunnel sottomarino tra Europa e Africa. (Ornella Tommasi, Manifesto, 6 novembre 2007, p. 12, Internazionale).
Composto dal confisso euro-1 aggiunto all’agg. mediterraneo.
Già attestato ...
Leggi Tutto
Eurotunnel
(eurotunnel), s. m. inv. Tunnel sottomarino che collega la Gran Bretagna al continente europeo. ◆ Cavi a fibra ottica per creare la rete europea. Loops per circondare il Nord della Francia, [...] ieri. Il tunnel sotto la Manica è un simbolo e una grande opera che ha fatto sognare. (Anna Maria Merlo, Manifesto, 9 aprile 2004, p. 9, Economia).
Dall’ingl. Eurotunnel.
Già attestato nella Repubblica dell’11 settembre 1987, Affari & Finanza ...
Leggi Tutto
strapaese
strapaéṡe s. m. [comp. di stra- e paese]. – Tendenza letteraria della prima metà del sec. 20° che si ispirò alle tradizioni schiettamente paesane, contro ogni forma di cosmopolitismo o esterofilia [...] e quindi in opposizione al movimento di stracittà; le sue origini si possono far risalire al manifesto nazionalista compilato da G. Papini (1904), ma assunse questo nome, e si affermò come polemica espressione di un gusto, solo nel primo dopoguerra; ...
Leggi Tutto
avviso1
avviṡo1 s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m’est à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur «mi sembra»]. – 1. a. Notizia, informazione, avvertimento, dati oralmente [...] lettore, a chi legge; a. economico o commerciale, breve annuncio stampato sui giornali (oggi più com. annuncio). Anche, manifesto, foglio contenente notizie o ordini distribuito o esposto al pubblico. b. In qualche caso, consiglio, ammonimento: è un ...
Leggi Tutto
deberlusconizzato
(de-berlusconizzato), p. pass. e agg. Privato di legami, condizionamenti o riferimenti relativi a Silvio Berlusconi, alla sua linea politica. ◆ «Mi dispiace constatare che l’amico [Massimo] [...] le divisioni dei poteri forti: Bankitalia, sistema bancario e perché no, visto che ci siamo, una Confindustria deberlusconizzata. (Manifesto, 27 gennaio 2004, p. 1, Prima pagina) • [Gennaro] Malgieri, che seppure impegnato a Viale Mazzini continua a ...
Leggi Tutto
decomunistizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza del comunismo; liberare dall’ideologia comunista. ◆ Come racconta il senatore dello Sdi, Giovanni Crema: «Nell’ultima riunione, Giuliano [Amato] ce lo [...] cultura di classe decomunistizzando la sinistra e portando a compimento, a scoppio ritardato, la svolta della Bolognina. (Alberto Burgio, Manifesto, 28 ottobre 2007, p. 2).
Derivato dal s. m. e f. comunista con l’aggiunta simultanea del prefisso de ...
Leggi Tutto
capimpianto
(capo impianto), s. m. Responsabile di un impianto. ◆ sull’accordo non si torna indietro. Si tratta di applicarlo correttamente. Martedì incontreremo i capi deposito e i capi impianto, spiega [...] ingannato, aggirato, lavorato sottobanco con la sola garanzia-speranza che il progetto andasse a buon fine. (Francesca Pilla, Manifesto, 10 febbraio 2008, p. 6, Politica e Società).
Composto dal confisso capo- aggiunto al s. m. impianto.
Già ...
Leggi Tutto
patibolo
patìbolo s. m. [dal lat. patibŭlum, der. di patere «essere aperto, manifesto» (originariamente, era il luogo su cui il condannato veniva legato e esposto al pubblico), raccostato a pati «patire»]. [...] – Qualsiasi strumento (croce, forca, ghigliottina) con cui viene giustiziato un condannato, oppure il palco sul quale lo strumento stesso è innalzato o su cui una condanna a morte viene eseguita (per es., ...
Leggi Tutto
desionizzato
p. pass. e agg. Progressivamente liberato dai condizionamenti del sionismo. ◆ Sapeva Daniel [Amit], che il problema ebraico c’era e non era tanto facilmente liquidabile. Tanto è vero - lo [...] ». L’ipotesi era la creazione di una comune patria socialista, fondata sul reciproco rispetto dei due popoli. (Luciana Castellina, Manifesto, 6 novembre 2007, p. 2).
Derivato dal toponimo Sion con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso ...
Leggi Tutto
Gruppo politico fondato, dopo la radiazione dal Partito comunista italiano (novembre 1969), da un gruppo di militanti (R. Rossanda, L. Pintor, A. Natoli e V. Parlato) appartenenti all’estrema sinistra del partito e raccolti inizialmente attorno...
In psicanalisi, si dice di fenomeno della coscienza, in quanto presupponga fenomeni inconsci e latenti: contenuto m. del sogno, il sogno così come viene raccontato da chi lo ha sognato, in contrapposizione a un contenuto latente, che può essere...