lisciare (ant. o region. allisciare) [der. di liscio] (io lìscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere liscio, piano: l. il legno con la pialla] ≈ levigare, (lett.) polire, spianare. 2. a. [fare carezze, spec. [...] a un animale: l. il pelo al gatto] ≈ accarezzare, carezzare. b. [passare le mani o il pettine tra i capelli per metterli in ordine] ≈ pettinare, ravviare. ↔ arruffare, spettinare. ● Espressioni: fig., lisciare il pelo (a qualcuno) 1. [lodare in modo ...
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unghiato agg. [der. di unghia]. - [fornito di unghie lunghe e forti: E 'l ventre largo, e unghiate le mani (Dante)] ≈ (non com.) unghiuto, Ⓣ (zool.) ungulato. ...
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fatto² s. m. [part. pass. di fare]. - 1. a. [ciò che accade o è accaduto: un f. di cronaca] ≈ (non com.) accadimento, avvenimento, caso, circostanza, episodio, evento. ● Espressioni: cogliere sul fatto [...] [sorprendere qualcuno mentre compie un atto illecito] ≈ cogliere con le mani nel sacco (o in flagrante); fatto d'armi → □; fatto di sangue → □. b. [ciò che è reale ed empirico: f. naturali; f. storici] ≈ dato, evento, fenomeno. ↔ congettura, ipotesi, ...
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unticcio /un'titʃ:o/ [come agg., der. di unto¹, come sost., di unto²]. - ■ agg. (pl. f. -ce) [leggermente unto: posate, mani u.] ≈ [→ UNTO¹ agg.]. ■ s. m., solo al sing. [materia che unge e insudicia, [...] sgradevole a vedersi e al tatto: c'è dell'u. sulla piastra] ≈ [→ UNTUME] ...
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polidattilia /polidat:i'lia/ s. f. [comp. di poli- e -dattilia; cfr. il gr. polydáktylos "dalle molte dita"]. - (med., anat.) [malformazione congenita consistente nella presenza di più di cinque dita nelle [...] mani o nei piedi] ≈ iperdattilia, pluridattilia, polidattilismo. ...
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fermo¹ /'fermo/ agg. [lat. firmus "stabile, saldo"]. - 1. [che non si muove, che non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare f. con le mani] ≈ ↑ immobile, (lett.) immoto, [di cosa ben [...] piantata] fisso, [detto di acqua] stagnante. ↓ inattivo. ↔ attivo, mobile, mosso, [detto di acqua] corrente. ▲ Locuz. prep.: fig., con polso fermo ≈ autoritariamente, energicamente, risolutamente. 2. (fig.) ...
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ferro /'fɛr:o/ s. m. [lat. ferrum]. - 1. a. (chim.) [metallo di colore bianco argenteo, lucente, duttile e malleabile, ossidabile con formazione di ruggine in presenza di umidità; usato in leghe come l'acciaio [...] metallica del corpo usata nell'antichità dai combattenti] ≈ armatura, corazza. b. [al plur., attrezzi usati per bloccare le mani a un detenuto] ≈ catene. ‖ ceppi, manette. c. [al plur., strumenti di lavoro in genere] ≈ arnesi, attrezzi, strumenti ...
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screpolare [der. di crepa, col pref. s- (nel sign. 5)] (io scrèpolo, ecc.). - ■ v. tr. [produrre in più punti delle fessure minute: l'esposizione al vento può s. le labbra] ≈ crettare, spaccare. ‖ scorticare, [...] spellare. ■ screpolarsi v. intr. pron. 1. [delle mani, delle labbra e sim., mostrare una pelle piena di piccole fessure] ≈ crettarsi, spaccarsi. ‖ escoriarsi, scorticarsi, spellarsi. 2. (estens.) [di muri e sim., rompersi superficialmente in crepe ...
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abluzione /ablu'tsjone/ s. f. [dal lat. ablutio -onis, der. di abluĕre "lavare"]. - 1. (non com.) [il lavare il corpo o una sua parte] ≈ (lett.) lavacro, lavaggio, (lett.) lavanda, lavatura, [mediante [...] immersione] bagno. ● Espressioni: lett., fare le abluzioni ≈ detergersi, lavarsi. 2. (etnol.) [lavaggio del corpo o di una sua parte a scopo purificatorio] ≈ (lett.) lavacro, [di mani e piedi, nel rito cattolico e orientale] lavanda. ...
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ché /ke/ cong. - 1. [con valore interrogativo: padre mio, c. non m'aiuti? (Dante)] ≈ perché, per quale motivo (o ragione). 2. [con valore causale: teneva le mani in tasca c. sentiva freddo] ≈ (lett.) dacché, [...] dal momento che, in quanto (che), perché, (lett.) perciocché, poiché ...
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Maní Centro del Messico (2500 ab. ca.), nello Stato dello Yucatán, 17 km a E di Ticul. Nei suoi pressi si trovano le rovine dell’omonima città maya, fondata dai Tutul Xiu nel 15° secolo. Dopo la distruzione di Mayapán, divenne centro del culto...
Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto di culto personale...