scarno agg. [part. pass., senza suff., di scarnare]. - 1. [molto magro, detto del corpo o di alcune sue parti: viso s.; mani s.] ≈ macilento, ossuto, (fam.) pelle e ossa, smunto, [di volto] scarnito. ↑ [...] scheletrico. ↔ grasso, paffuto, tondo. 2. (fig.) a. [che appare insufficiente nell'argomentazione e nella documentazione: un saggio critico s.; una relazione troppo s.] ≈ esiguo, gracile, magro, povero, ...
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capitare [lat. ✻capitare, der. di caput -pĭtis "capo"] (io càpito, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [trovarsi per caso o incidentalmente: sei capitato in un brutto momento] ≈ arrivare, giungere, presentarsi, [...] ≈ avere fortuna; fig., capitare male ≈ avere sfortuna. 2. [di cose, presentarsi per caso: m'è capitato fra le mani un vecchio libro] ≈ apparire, arrivare, presentarsi, ritrovarsi, trovarsi. ↑ materializzarsi. 3. [avvenire per caso: m'è capitato un ...
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pigliare [lat. ✻piliare, prob. der. di pilare "saccheggiare"] (io pìglio, ecc.), fam. - ■ v. tr. [impossessarsi di un oggetto o trattenere una persona con le mani: p. un bicchiere, un ladro] ≈ afferrare, [...] prendere, [con prontezza e decisione, solo riferito a un oggetto] (non com.) dare di piglio (a). ■ pigliarla v. pron. assol., fam. [avere una determinata reazione nei confronti di un fatto: non so come ...
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estremità s. f. [dal lat. extremĭtas -atis, der. di extremus "estremo"]. - 1. a. [punto o parte estremi, il luogo dove una cosa ha termine: l'e. delle dita, l'e. di una fune] ≈ apice, capo, cima, coda, [...] ] ≈ bordo, ciglio, orlo, lato, lembo, (non com.) scrimolo, (lett.) vivagno, [di stoffa e sim.] cimosa. ‖ confine, limite, margine. ↔ centro. 2. (fam., eufem.) [al plur., parti finali degli arti umani: sento freddo alle e.] ≈ mani, piedi. [⍈ FINE] ...
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lavanda¹ s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare "lavare"]. - 1. (lett., med.) [il lavare o il lavarsi il corpo o parti di esso] ≈ [→ LAVAGGIO (1)]. 2. (eccles.) [momento [...] della messa, all'offertorio, in cui il sacerdote si lava le mani] ≈ [→ LAVABO (1)]. ...
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lavorare [lat. laborare, der. di labor -oris "fatica, lavoro"] (io lavóro, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [impiegare le forze fisiche e della mente nell'esercizio di un mestiere, di una professione [...] . ‖ applicarsi. ↔ bighellonare, oziare, poltrire, (fam.) prendersela comoda, riposare, riposarsi, (fam.) stare (o starsene) con le mani in mano (o in panciolle). ● Espressioni: fam., lavorare come un negro (o un dannato) ≈ (fam.) ammazzarsi (di ...
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lavorio /lavo'rio/ s. m. [der. di lavorare]. - 1. [lavoro intenso e movimentato: c'era un gran l. in cucina] ≈ attività, daffare. ↑ fermento, trapestìo. ‖ lavoro. 2. (fig.) [attività occulta ai danni di [...] qualcuno: gran l. di mani; l. elettorale] ≈ intrigo, maneggio, manovra, traffico. ...
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trovare [forse lat. volg. ✻tropare (der. del lat. tropus "tropo"), propr. "esprimersi per mezzo di tropi"] (io tròvo, ant. truòvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [concludere positivamente la ricerca di qualcosa: [...] , dimagrito, invecchiato] ≈ riscontrare. b. [vedere qualcuno nel momento in cui sta compiendo qualcosa: li trovarono con le mani nel sacco] ≈ (fam.) beccare, cogliere, (fam.) incastrare, pescare, scoprire, sorprendere. c. (fig.) [avere una data idea ...
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capriola /kapri'ɔla/ s. f. [affine a capra, direttamente ("salto di capra") o indirettamente per l'incurvarsi nel salto]. - 1. [salto che si fa mettendo le mani o il capo a terra, slanciando le gambe in [...] aria e voltandosi su sé stessi] ≈ (non com.) capovolta. ‖ giravolta, piroetta, salto. 2. (estens.) [caduta in genere] ≈ capitombolo, ruzzolone. ● Espressioni (con uso fig.): fam., fare la capriola [cessare ...
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uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] affogare o il più formale annegare. Se l’asfissia è provocata senza immersione, soffocare. Se l’asfissia è indotta dalle mani strette intorno al collo, strozzare o il più formale strangolare. Se viene usato del veleno, avvelenare o, poet., attoscare ...
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Maní Centro del Messico (2500 ab. ca.), nello Stato dello Yucatán, 17 km a E di Ticul. Nei suoi pressi si trovano le rovine dell’omonima città maya, fondata dai Tutul Xiu nel 15° secolo. Dopo la distruzione di Mayapán, divenne centro del culto...
Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto di culto personale...