controstomaco
controstòmaco (o 'cóntro stòmaco') avv. e s. m. [comp. di contro- e stomaco], invar. – 1. avv. Con nausea, con ripugnanza: bere, mangiare c. (più spesso in grafia staccata); fig., di malavoglia, [...] malvolentieri: sono lavori che faccio sempre controstomaco. 2. Come s. m. (sempre in grafia unita), ripugnanza dello stomaco a ricevere qualche sostanza: questa medicina mi fa venire il c. (oggi più com. ...
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stentato
agg. [part. pass. di stentare]. – 1. a. Guadagnato, ottenuto con stento, a costo di grandi fatiche e difficoltà: un pane s.; una promozione s., ottenuta a malapena con voti appena sufficienti; [...] un lavoro s., eseguito faticosamente, di malavoglia, con risultati non soddisfacenti. b. Pieno di stenti, di privazioni, di sofferenze: una vita, un’esistenza stentata. 2. a. Faticoso, lento, non sciolto: camminare con passo s., avere un incedere ...
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sganciare
v. tr. [der. di gancio, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sgàncio, ecc.). – 1. a. Liberare un oggetto o una struttura dal gancio o dai ganci a cui sono sospesi o da cui sono trattenuti; staccare [...] fig., fam. Sborsare una somma di denaro, a titolo di regalo, di prestito, oppure di rimborso, d’indennità, per lo più di malavoglia, e dopo molte e insistenti richieste (e spesso in frasi negative): ce n’è voluto per far s. un biglietto da cento euro ...
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sputare
v. intr. e tr. [lat. spūtare, der. di spūtum: v. sputo]. – 1. intr. (aus. avere) Espellere con forza dalla bocca un getto di saliva, anche misto a catarro e muco: è proibito s. per terra; s. [...] locuz. fig. essere qualcuno (il padre, il nonno, ecc.) nato (e) sputato (o anche assol., sputato), somigliare perfettamente: quel ragazzo è il padre nato e sputato!; è proprio sputata alla madre!; questo è proprio un Malavoglia nato sputato! (Verga). ...
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fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] f.; lasciare f. (una persona, un animale, un oggetto); andare, scappare, cacciare f. (ma cacciar f. i quattrini, sborsarli di malavoglia o perché costretti); c’è f. un tale che cerca di te; vieni f., se hai coraggio!; pleonastico: uscir f., cavar f ...
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svolgere
svòlgere (ant. svòlvere) v. tr. [der. di volgere (o rispettivam. volvere), col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come volgere). – 1. Spiegare, distendere, disfare ciò che era avvolto o involtato: [...] anche con riferimento al luogo e al tempo in cui è ambientata un’opera letteraria, teatrale, cinematografica: l’azione dei «Malavoglia» si svolge ad Aci Trezza, un piccolo centro di pescatori della Sicilia; la scena si svolge a Parigi sul finire del ...
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circostante
(ant. circonstante) agg. e s. m. [dal lat. circumstans -antis, part. pres. di circumstare «stare intorno»]. – 1. a. agg. Che sta intorno e vicino: l’aria c., i popoli c.; soprattutto di luoghi: [...] di luogo (per es., «vado in ufficio»), di tempo («tornerò domani», opp. «giovedì»), di modo («lo faccio di malavoglia» o «malvolentieri»), ecc. Corrispondono a quelli che nella grammatica tradizionale sono detti complementi circostanziali. ...
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zio
s. m. [dal gr. ϑεῖος, lat. tardo thius]. – 1. Il fratello del padre o della madre, rispetto ai nipoti (ma anche il marito della zia, cioè lo zio acquisito, così come la zia può essere la moglie dello [...] ; in questi casi spesso si tronca in zi’ (in origine, propriam., accorciamento di sire): lo zio Crocifisso, personaggio dei Malavoglia del Verga; lo zi’ prete. 3. In varî usi scherz.: z. Sam, nomignolo dato alla personificazione del governo degli ...
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masticare
v. tr. [lat. tardo masticare, dal gr. μαστιχάω] (io màstico, tu màstichi, ecc.). – 1. a. Schiacciare, triturare il cibo tra i denti prima di inghiottirlo (v. masticazione): m. un pezzo di carne; [...] una forte stizza repressa; m. male un’impostazione, un rifiuto, ecc., o assol. masticarla male, accettare di malavoglia, conservandone stizza e risentimento. d. non com. Ripensare a una cosa, rimeditarla (più com. rimasticare, ruminare): masticava ...
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Romanzo (1881) di G. Verga, primo del ciclo "I vinti", che avrebbe dovuto comprenderne altri quattro, ma dei quali non fu scritto che il secondo, Mastro don Gesualdo.
Malavoglia è il soprannome di una famiglia di poveri pescatori siciliani,...