macilento
macilènto (non com. macilènte) agg. [dal lat. macilentus, der. di macies «magrezza»]. – Emaciato, smagrito per debolezza, malattia o altro: ridursi debole e m.; un vecchio m.; accostandomi [...] con la pupilla più attenta, lo vidi macilente e febbricitante (Foscolo) ...
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yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini [...] ultimo Shylock yiddishofono nella storia – decide di fingere d’averla avuta per regalare a Perla, la adorata moglie che una malattia si sta portando via, un’ultima stagione di serenità. (Elena Loewenthal, Stampa, 17 febbraio 2001, Tuttolibri, p. 5 ...
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macilenza
macilènza s. f. [der. di macilento]. – 1. L’essere emaciato, magrezza estrema. 2. In bachicoltura, malattia (detta anche gattina) in seguito alla quale i bachi sembrano rimpicciolire a causa [...] dello svuotamento dell’intestino e del consumo del corpo adiposo ...
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organopatia
organopatìa s. f. [comp. di organo e -patia], non com. – Nel linguaggio medico, qualunque malattia di un organo con alterazione della struttura e della funzionalità. ...
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allopatia
allopatìa s. f. [comp. di allo- e -patia, termine coniato (ted. Allopathie, S. Hahnemann, a. 1800 circa) in opposizione a omeopatia]. – Nel linguaggio medico, la terapia classica, che si fonderebbe [...] è peraltro nettamente superato dalla varietà dei meccanismi fisico-chimici degli odierni interventi farmacologici (che non sono limitati a rimedî capaci di provocare nell’individuo sano sintomi o fenomeni opposti a quelli della malattia da curare). ...
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pappataci
s. m. [comp. imperativale di pappare e tacere; propr. «mangia e taci!»]. – 1. non com. Chi, per amore di quieto vivere, o per pusillanimità, pensa a mangiare e a fare i proprî interessi senza [...] comune di una specie di dittero nematocero della famiglia psicodidi (lat. scient. Phlebotomus papatasii). Febbre da p., malattia benigna, determinata da un virus trasmesso all’uomo dalla puntura della femmina di tale dittero, caratterizzata da febbre ...
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incappucciamento2
incappucciaménto2 s. m. [der. di cappuccio1]. – In fitopatologia, malattia dei trifogli (spec. di quello pratense) dovuta a un’infezione batterica; è caratterizzata dal fogliame denso, [...] minuto, arricciato, con macchie nere, e dai numerosi germogli ascellari brevi e affastellati, per cui la pianta acquista aspetto cespuglioso simile a quello che ha il cavolo cappuccio a vegetazione inoltrata ...
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allossana
s. f. [comp. di all(antoina) e ossa(lico)]. – Composto organico, ureide dell’acido mesossalico, che si forma in vitro per ossidazione dell’acido urico; è capace di produrre il diabete in certi [...] animali, per cui si usa nello studio sperimentale di questa malattia. ...
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diagnosticare
v. tr. [der. di diagnostico] (io diagnòstico, tu diagnòstichi, ecc.). – Fare la diagnosi: d. una malattia, le origini di un male, ecc.; anche con sign. estens.: d. la natura di un male [...] sociale, d. le cause di una crisi economica ...
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diagnostico
diagnòstico agg. e s. m. [dal gr. διαγνωστικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Della diagnosi, relativo alla diagnosi: esame d.; ricerche, indagini, prove d.; prodotto, preparato d. (o assol. diagnostico [...] di elaborazione a prove tali da mettere in evidenza errori nel programma stesso. 2. s. m. (f. -a) Lo stesso, e oggi più com., che diagnosta. ◆ Avv. diagnosticaménte, per quanto riguarda la diagnosi: malattia diagnosticamente difficile da definire. ...
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Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la sua transitorietà, il suo andamento evolutivo...
malattia
Stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la sua transitorietà, il suo andamento...