sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] era tutta una montatura; ellitticamente: hai saputo del povero Giuseppe?, alludendo a una disgrazia, a un incidente, a una malattia, alla morte; anticam. nella forma impers. passiva: la mattina seguente fu saputo per tutta la contrada che questa cosa ...
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grippe
s. f. (ant. m.) [dal fr. grippe ‹ġrip› (femm.), con sign. sviluppatosi per traslato (o per incrocio con il russo chrip «raucedine, rantolo») da quello originario di «concezione o fantasia improvvisa», [...] der. di gripper «afferrare»]. – Nome frequente in passato, oggi raro, dell’influenza (malattia): ho avuto il g. (D’Azeglio); corre epidemia di g. da queste parti? (Silone). ...
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sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una [...] . 4. In veterinaria, mal del s., denominazione pop. (accanto a quelle di asciuttarella e stornarella) della agalassia contagiosa, malattia di capre e di pecore; tale denominazione è prob. dovuta alla credenza dei pastori che l’infezione possa essere ...
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strascico
stràscico s. m. [der. di strascicare] (pl. -chi). – 1. L’azione, il fatto di strascicare. Solo in poche espressioni: reti a strascico, reti da pesca che, come la tartana, la sciabica, la sfogliara, [...] e rispettati, soliti a andare in giro con uno s. di bravi, andavano ora quasi soli (Manzoni). d. fig. Postumi di una malattia, serie di conseguenze che malanni fisici e altri fatti spiacevoli e molesti lasciano dietro a sé per un tempo più o meno ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] divenuti inespressivi, non parleranno più al cuore d’altri. Nel linguaggio medico, si dice clinicamente muta una malattia che non presenta sintomi rilevabili all’esame clinico. d. In locuz. particolari: personaggi m., nelle rappresentazioni teatrali ...
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patimento
patiménto s. m. [der. di patire1]. – Il fatto di patire: il p. del freddo, della fame, delle più orribili pene. Più com., e per lo più al plur., dolore, sofferenza in senso generico, soprattutto [...] prolungati: p. fisici, morali; soffrire, sopportare i più atroci p., ogni sorta di patimenti; i lunghi p. della malattia; quel sollievo dai p. che sovente precede la morte (Bacchelli); o anche stento, privazione, tribolazione: aveva il volto segnato ...
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sparuto
agg. [forma ant. del part. pass. di sparire]. – 1. Che si mostra smunto, deperito ed emaciato, soprattutto nel volto, di solito come conseguenza di uno stato di sofferenza o di tensione psico-fisica: [...] che visetto s.!; un bambino s., dall’aspetto s.; dopo la malattia è ricomparso, magro e sparuto. 2. a. In usi fig., che è in numero esiguo, quantitativamente irrilevante (con tono di compatimento o leggermente spreg.): un gruppo s.; una s. schiera di ...
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criptococcosi
criptococcòṡi s. f. [der. di criptococco]. – Rara malattia infettiva dell’uomo e degli animali, provocata da un criptococco (Cryptococcus neoformans); è detta anche debariomicosi. ...
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radiochemioterapia
(radio-chemioterapia), s. f. Combinazione di metodiche radiologiche e chemioterapiche per la cura dei tumori; per metonimia, il reparto clinico dove si pratica. ◆ I giudici del riesame [...] un donatore sano. Queste cellule permettono di rigenerare il sistema immunitario di un paziente leucemico, già compromesso dalla malattia e dalla radio-chemioterapia a cui deve sottoporsi prima del trapianto. (Claudio Bordignon, Stampa, 12 marzo 2008 ...
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Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la sua transitorietà, il suo andamento evolutivo...
malattia
Stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la sua transitorietà, il suo andamento...