palustre
agg. [dal lat. paluster e palustris, der. di palus «palude»]. – 1. Di palude, che è proprio delle paludi, che ha i caratteri proprî della palude: luoghi p., zone p.; in valle ima e p. (Petrarca); [...] p., le acque stagnanti delle paludi; aria, clima p.; febbre p. (o febbre delle paludi), nome usato in passato per la malaria, frequente appunto nelle regioni paludose. 2. Che cresce, o vive nelle paludi: erba, canna, uccello p.; S’udiva nell’aria un ...
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ditteri
dìtteri s. m. pl. [lat. scient. Diptera, dal gr. δίπτερος «a due ali», comp. di δι- «due» e πτερόν «ala»]. – Ordine di insetti comprendente un grandissimo numero di specie, di piccole o medie [...] altri insetti, vermi, molluschi, vertebrati e perfino l’uomo); gli adulti sono capaci di danneggiare, talora gravemente, i prodotti di piante coltivate, e di trasmettere i germi di terribili malattie: malaria, febbre gialla, malattia del sonno, ecc. ...
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endemia
endemìa s. f. [dal fr. endémie, der. del gr. ἔνδημον (νόσημα) «(malattia) che è nel popolo», comp. di ἐν «in» e δῆμος «popolo, regione»]. – Costante permanenza, in una determinata popolazione [...] o regione, di una malattia che tende a presentarsi sporadicamente e con una certa regolarità (per es., il gozzo semplice in molte regioni montagnose, la malaria in zone tropicali, ecc.). ...
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terai
terài s. m. [dall’indostano tarāī «fondo paludoso», attraverso l’ingl. terai]. – La regione indiana compresa tra la pianura alluvionale del fiume Indo e il piede della catena himalaiana: ricca [...] di risorgive, è per lo più paludosa e coperta da densa vegetazione di tipo tropicale (bambù, liane, ecc.), popolata da molte specie animali (tigri, serpenti, bufali, cinghiali, ecc.), ma inospitale per l’uomo a causa della malaria. ...
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killer
‹kìlë› s. ingl. [der. di (to) kill «uccidere, ammazzare»] (pl. killers ‹kìlë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Sicario, persona che assassina su commissione, per conto cioè di un mandante; più [...] a fare uso delle armi. Nel linguaggio giornalistico, anche con funzione appositiva, chi o che provoca la morte, assassino: in Africa la malaria è un k. spietato; squalo, zanzara killer. 2. In usi estens. e fig., e spesso con funzione appositiva: a ...
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DDT
〈diddittì〉 s. m. – Abbreviazione comunem. usata per indicare l’insetticida dicloro difeniltricloroetano, impiegato nella lotta contro gli insetti vettori di alcune malattie infettive (malaria, tifo, [...] ecc.) e contro alcuni parassiti agricoli e domestici, fino a quando nel 1972 ne è stato proibito l’uso essendosi riscontrato che i tessuti degli organismi (sia animali sia vegetali) lo concentrano in dosi ...
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maremmano
agg. e s. m. [der. di maremma]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Che appartiene o si riferisce a una maremma, e particolarm. alla Maremma toscana: il tipico paesaggio m.; febbre m., in passato, la [...] malaria. Come sost., abitante, nativo della Maremma: la tradizionale fierezza dei Maremmani. 2. agg. Razza m.: a. Razza di suini (detta anche macchiaiola, perché vive allo stato brado nei boschi), allevata nella Maremma toscana e laziale, ...
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oocinete
oocinète s. m. [comp. di oo- e gr. κινητός «mobile»]. – In zoologia, lo zigote mobile di alcuni sporozoi, come quello del plasmodio della malaria, che dalla cavità dell’intestino medio dell’anofele [...] migra attraverso la mucosa, si fissa nella sottomucosa e si trasforma in oocisti ...
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oocisti
(o ovocisti) s. f. [comp. di oo- (o ovo-) e cisti]. – In zoologia, stadio di sviluppo, caratteristico di molti sporozoi e spec. del plasmodio della malaria, costituito da una cisti in cui si [...] compie la moltiplicazione dello zigote per divisione multipla con formazione di sporozoiti ...
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Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La m. era diffusa nel mondo già in epoche...