decuria
decùria s. f. [dal lat. decuria, der. di decem «dieci»]. – Genericam., unità, gruppo, serie di dieci uomini (o più raram. di dieci cose). Il termine è soprattutto riferito a ordinamenti dell’antica [...] in origine di dieci senatori, e più tardi di trenta); ciascuno degli ordini in cui era divisa la magistratura giudiziaria. Raro con riferimento all’età comunale o a epoche successive, per indicare le amministrazioni municipali formate da decurioni ...
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decurionato
s. m. [dal lat. decurionatus -us]. – Con riferimento all’antica Roma, grado di decurione, come comandante di una decuria di cavalieri; ufficio di decurione, come membro di una decuria nel [...] senato o nella magistratura giudiziaria; carica di cui erano investiti i membri dei consigli dei municipî e delle colonie. Dal tardo medioevo fino ai sec. 18° e 19°, il termine è passato a indicare il corpo municipale deliberante incaricato di ...
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ordinario
ordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, [...] il processo ha ripreso il suo corso o.; tutto procede col ritmo o.; esercitare le funzioni o. del proprio ufficio; la magistratura o., i tribunali o.; giurisdizione o.; seduta o., che si fa periodicamente in giorni stabiliti (e, sempre in contrapp. a ...
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sostituto
s. m. [dal lat. substitutus, part. pass. di substituĕre «sostituire»]. – 1. a. (f. -a) Chi sostituisce un’altra persona, chi ne fa le veci e ne svolge le funzioni o la rappresenta: il medico [...] funzioni di accompagnatore al pianoforte dei cantanti durante le prove. Come grado e qualifica di funzione nella magistratura italiana, s. procuratore, magistrato che coadiuva, in via continua e ordinaria, il procuratore della Repubblica (s ...
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candidato
s. m. (f. -a) [dal lat. candidatus «vestito di bianco», secondo l’uso di Roma antica per coloro che aspiravano a una magistratura]. – Chi aspira o è proposto per una carica pubblica o un grado [...] accademico; chi si presenta a un esame o a un concorso: c. alla Camera, al Senato; la designazione dei c. (alle elezioni politiche, amministrative, regionali), fatta dai diversi partiti attraverso la presentazione ...
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stipendiopoli
(Stipendiopoli), s. f. inv. (iron.) Scandalo suscitato dal malcostume di sperperare denaro pubblico in stipendi e consulenze. ◆ E se qualcuno si aspettava che un’inchiesta giornalistica [...] governo Prodi che ha pensato a un tetto ai salari dei manager pubblici, toccava allo Stato, tanto che la magistratura ha aperto un dossier sulla cosiddetta «stipendiopoli». (Elena Polidori, Repubblica, 26 gennaio 2007, p. 27, Economia).
Composto dal ...
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arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto [...] perché distribuita ad arbitrio dei funzionarî. b. Pena arbitraria, oppure aggravamento di pena parimenti rimesso all’arbitrio del giudice. c. I cinque o i dieci dell’a., suprema magistratura (soppressa da papa Giulio II) del comune di Perugia. ...
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tribunato
s. m. [dal lat. tribunatus -us, der. di tribunus «tribuno»]. – 1. In Roma antica, ufficio, dignità, carica di tribuno; collegio dei tribuni; il periodo di permanenza nella carica: il t. della [...] il t. militare, ecc.; aspirare al t.; collega di t.; durante il t. di Tiberio Gracco. 2. Nella Roma medievale, magistratura cittadina creata nel 1344 dopo una sommossa capeggiata da Cola di Rienzo. 3. Nella Repubblica romana, una delle due assemblee ...
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aggiunto
agg. e s. m. [part. pass. di aggiungere]. – 1. Di persona che coadiuva o sostituisce un’altra nel suo ufficio: segretario a.; capostazione a.; come sost., a. giudiziario, era uno dei gradi della [...] magistratura italiana che si conseguiva dopo due anni dall’ingresso in carriera, in seguito ad esame pratico; a. del sindaco, assessore o consigliere comunale delegato dal sindaco a rappresentarlo e a esercitare le sue funzioni in un consiglio di ...
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parlamentarismo
s. m. [der. di parlamentare1, sull’esempio del fr. parlementarisme]. – In genere, il sistema parlamentare moderno. In senso stretto, il sistema costituzionale che, pur basato sulla separazione [...] poteri (il legislativo, affidato al Parlamento, l’esecutivo, affidato al Governo, il giudiziario, affidato alla magistratura), istituzionalizza il primato del potere legislativo sugli altri due. Con connotazione polemica, la degenerazione, il cattivo ...
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Con riferimento soprattutto al mondo antico e medievale, ufficio di magistrato, ossia carica pubblica, individuale o collegiale, solitamente a carattere elettivo e di durata limitata nel tempo. Nell’uso moderno, il complesso degli organi dello...
La magistratura
Antonella Meniconi
Al momento dell’unificazione l’assetto della magistratura del Regno sabaudo era palesemente riconducibile al modello francese, così come scaturito dall’esperienza napoleonica e poi ripreso e adattato, sia...