tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] legno o lastra di bronzo o di marmo su cui, nell’antica Roma, venivano scritti o incisi atti ufficiali (di collegi e magistrati, di municipî e imperiali, o senatoconsulti e leggi varie, calendarî, liste, ecc.), e che venivano poi affisse o esposte in ...
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tavolaccino
s. m. [der. di tavolaccio], ant. – A Firenze e Perugia, nell’età comunale, nome dato ai messi di alcuni magistrati, così chiamati perché nelle cerimonie pubbliche e solenni portavano il tavolaccio, [...] grande scudo rettangolare di legno sul quale erano dipinte le insegne del comune ...
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rabat
⟨rabà⟩ s. m., fr. [der. di rabattre «ripiegare»]. – 1. Colletto di lino o di pizzo, talvolta pieghettato, rovesciato sul davanti e separato nel mezzo, diffuso soprattutto nel sec. 17°, fino all’inizio [...] il plastron e lo jabot: attualmente, resta in uso nell’abito del clero protestante e in quello degli accademici o dei magistrati; nella moda femm., baverina. 2. In legatoria, tipo di legatura in cui parte della coperta sporge da un piatto ed è ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto [...] di Carlo III d’Angiò Durazzo; gli Otto di pratica, nello stato fiorentino di Lorenzo de’ Medici (1449-1492), gli otto magistrati della Signoria preposti dal 1480 alla difesa e alla politica estera, trasformati poi nel 1532 in organo di giustizia ...
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scriba
s. m. [dal lat. scriba, der. di scribĕre «scrivere»] (pl. -i). – 1. a. letter. ant. Scrivano, amanuense; talvolta, trascrittore: Ché a sé torce tutta la mia cura Quella materia ond’io son fatto [...] dello stato addetto a lavori di scrittura e di copiatura di atti e documenti, per lo più alle dipendenze di magistrati e funzionarî, e, dopo l’affermazione del cristianesimo, monaco dedito alla trascrizione di codici per conto del vescovato o del ...
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inamovibilita
inamovibilità s. f. [der. di inamovibile]. – Garanzia particolare di cui godono alcuni funzionarî (per es., i magistrati, i professori universitarî) e, in passato, anche i titolari di benefìci [...] ecclesiastici perpetui, per cui essi non possono essere privati della carica o trasferiti ad altra sede se non con il loro consenso o per cause tassative di indegnità e di incapacità e previo giudizio ...
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prefetto
prefètto s. m. [dal lat. praefectus, propr. «preposto, messo a capo» (der. di praeficĕre, comp. di prae «avanti» e facĕre «fare»)]. – 1. Nell’antica Roma, funzionario o ufficiale investito di [...] funzioni giurisdizionali per delega di magistrati superiori: p. dell’urbe (praefectus urbi), creato dal re o dai consoli in caso di loro assenza dal territorio della città e incaricato di sostituirli, spec. nella giurisdizione: prefetti del pretorio ...
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veto
vèto s. m. [1a pers. sing. dell’indic. pres. del verbo lat. vetare «vietare»; propr., «vieto, mi oppongo»] (pl. -i o invar.). – 1. Opposizione preclusiva di un soggetto a un atto legislativo, giudiziario [...] diritto di veto. In partic.: a. Nel diritto pubblico romano, l’opposizione a una decisione di un magistrato, come prerogativa dei magistrati stessi e, con sfera più ampia, dei tribuni (v. intercessione). b. In diritto ecclesiastico, l’opposizione di ...
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carica
càrica s. f. [der. di caricare]. – 1. a. ant. L’operazione del caricare, del porre un peso sopra persona, cosa o veicolo: si fece, nella c. delle navi, molte avanie (Sassetti); anche sinon. di [...] al lavoratore subordinato in relazione all’ufficio ricoperto; anche la speciale indennità, ora soppressa, che veniva corrisposta ai magistrati giudiziarî e amministrativi e agli avvocati dello stato. 3. a. Operazione mediante la quale si fornisce una ...
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principiare
v. tr. e intr. [der. di principio] (io princìpio, ecc.). – 1. tr. Cominciare, avviare: p. un lavoro, un viaggio, un discorso; il pittore principiò il quadro, ma non riuscì a finirlo; costruito [...] principiò col dire che non avrebbe mai ceduto, e invece poi ...; p. a leggere, a scrivere, a lavorare; i magistrati ... principiarono a dare un po’ più orecchio agli avvisi, alle proposte della Sanità (Manzoni); se principia a chiacchierare, poi non ...
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Magistrati
Alberto Febbrajo
Caratteristiche della funzione giudiziaria
I magistrati svolgono un ruolo centrale in ogni sistema giuridico che abbia raggiunto un sufficiente grado di maturità e di autonomia funzionale rispetto al resto della...
Magistrati di città sabine e latine, tra cui Roma. A Roma gli edili non sono originarî, perché non sono in un primo tempo magistrati civici, ma funzionarî plebei. Originaria è l'edilità a Tusculo, dove si trova un collegio di tre edili, che...