gonfalone
gonfalóne (ant. confalóne) s. m. [dal fr. ant. gonfalon, che è dal franco *gundfano «bandiera di guerra»]. – 1. Antica denominazione dello stendardo del Comune medievale, e genericam. del vessillo [...] militare e delle varie insegne di magistrati cittadini, di corporazioni civili o di compagnie religiose. In senso fig., portare il g., essere il capo, il conduttore di un’impresa qualsiasi; tenere il g., avere il posto più alto, primeggiare; con ...
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gonfaloniere
gonfalonière (ant. confalonière e gonfalonièro) s. m. [der. di gonfalone]. – Propr., nell’uso ant., chi portava il gonfalone, cioè l’insegna, il vessillo di una milizia, di una corporazione, [...] nelle città toscane: g. di giustizia, istituito a Firenze nel 1289 come capitano di mille armati posti a difesa dei magistrati del popolo contro i magnati, e poi, con gli «Ordinamenti di Giustizia», messo a capo del collegio dei priori, per ...
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lucco
s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Lunga veste maschile in uso a Firenze nel sec. 14°: di panno o di damasco, di colore nero, rosso o paonazzo, chiuso al collo da grossi ganci o annodato con nastri, [...] o altri tessuti, d’inverno di pelliccia di vaio o di velluto; da principio fu veste riservata ai nobili, ai dottori, ai magistrati, ai priori e ai gonfalonieri, in seguito divenne di uso comune per ogni cittadino che avesse compiuti i 18 anni. ...
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arraffa-soldi
(arraffa soldi), agg. inv. Che mira soltanto a spillare denaro. ◆ In fondo al viale due pugili se le danno di santa ragione di fronte a una platea ben «selezionata». Un manager arraffa-soldi, [...] un (finto) medico in grado di ricucire volti distrutti. (Giornale, 9 agosto 2001, p. 16, Cronache) • Un «falso», secondo i magistrati, ma non l’unico perché la Anya è stata concepita da Domenico Crea grazie a un sistema di condizionamenti che hanno ...
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braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che [...] . b. Nel linguaggio giuridico e con riferimento al diritto intermedio: b. secolare, l’autorità del magistrato civile, e anche lo stesso magistrato, in contrapp. all’ecclesiastico; con senso più specifico, il potere di coazione riconosciuto in passato ...
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corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle [...] sue funzioni: entra la C.; la C. si ritira a deliberare; la C.!, annuncio dato dall’usciere quando entrano i magistrati. 5. Corti d’amore, nella lirica provenzale, immaginarî convegni di dame in cui si disputavano e si risolvevano controversie d ...
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paredro
pàredro (o parèdro) agg. e s. m. [dal gr. πάρεδρος, propr. «che siede accanto», comp. di παρά «presso» e ἕδρα «sedia»]. – 1. agg. Nella religione degli antichi Greci (e anche, per un uso estens. [...] altra divinità maggiore (per es., Igea ad Asclepio, Neriene a Marte, ecc.). 2. s. m. Nell’antica Atene, denominazione dei coadiutori dei primi tre dei nove arconti (eponimo, re, polemarco), scelti, in numero di due per ciascuno, da questi magistrati. ...
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auto-screditarsi
v. intr. pron. Screditare sé stessi; comportarsi in modo tale da perdere il credito di cui si gode, danneggiando la propria reputazione. ◆ Bisogna avere il coraggio di dirlo: ci sono [...] in giro degli stupidi che considerano una larga parte dei magistrati - la parte più esposta di essi - letteralmente come della gente di cui non fidarsi e basta, una corporazione pigra e supponente […] una categoria che negli anni si è auto-screditata ...
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lucumone
lucumóne s. m. [dal lat. lucŭmo -onis, voce di origine etrusca]. – 1. Magistrato supremo della confederazione etrusca, che deteneva il potere politico, militare e religioso, eletto tra i magistrati [...] supremi (detti anch’essi lucumoni) delle 12 città della confederazione; la carica scomparve verso la fine del sec. 5° a. C. con l’avvento di repubbliche aristocratiche. 2. fig., scherz., non com. Persona ...
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eccellente
eccellènte agg. [dal lat. excellens -entis, part. pres. di excellĕre «eccellere» e agg.]. – 1. Propr., superiore agli altri o alle altre cose dello stesso genere, per merito, qualità, bontà [...] (1971) di L. Sciascia e imperniato su una serie di omicidî avvenuti in Sicilia e aventi per oggetto alcuni alti magistrati («eccellenze»), si è venuto via via allontanando dal suo significato originale per essere riferito a chi, per svariati motivi ...
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Magistrati
Alberto Febbrajo
Caratteristiche della funzione giudiziaria
I magistrati svolgono un ruolo centrale in ogni sistema giuridico che abbia raggiunto un sufficiente grado di maturità e di autonomia funzionale rispetto al resto della...
Magistrati di città sabine e latine, tra cui Roma. A Roma gli edili non sono originarî, perché non sono in un primo tempo magistrati civici, ma funzionarî plebei. Originaria è l'edilità a Tusculo, dove si trova un collegio di tre edili, che...