filo-magistrati
agg. inv. Favorevole alla magistratura. ◆ Molti segnali indicano che il consenso al Polo, e in particolare a Forza Italia, è oggi più consistente di qualche tempo fa. Giova a questo schieramento [...] della Cdl. Tutta schierata Forza Italia in difesa del premier. D’accordo la Lega. Qualche tentennamento tra l’ala filo-magistrati di An ([Domenico] Fisichella, [Mirko] Tremaglia). L’Udc attestato sulla linea che il lodo deve comprendere solo i cinque ...
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toga
tòga s. f. [dal lat. toga, affine a tegĕre «coprire»]. – 1. a. Abito maschile dei Romani antichi, costituito da un telo di lana o di lino, che si indossava sopra la tunica facendo ricadere un lembo [...] 16 anni di età; t. pretesta o pretestata, orlata di una fascia porpora, usata dai giovani fino a 16 anni, e dai più alti magistrati; t. candida, indossata da chi si candidava a cariche elettive; t. scura o bruna, indossata in segno di lutto. b. Nella ...
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antimagistrati
(anti-magistrati), agg. Che si contrappone all’operato dei magistrati. ◆ Il numero uno della Quercia giudica discutibile il comportamento dei «vincitori» di quel voto, che «il giorno dopo, [...] » [Enrico Letta intervistato da Nino Bertoloni Meli]. (Messaggero, 8 maggio 2003, p. 7, Primo piano).
Derivato dal s. m. magistrato con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 17 luglio 1992, p. 1, Prima pagina (Massimo Riva ...
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console
cònsole (ant. cònsolo) s. m. [dal lat. consul -ŭlis, di etimo incerto]. – 1. Nell’antica Roma ognuno dei due supremi magistrati creati, con potere annuale, all’inizio della Repubblica, insigniti [...] anche durante l’Impero, vi ebbero funzioni più limitate, relative alla sola competenza giurisdizionale. 2. Nel medioevo: a. Ognuno dei magistrati, in numero da due a dodici, i quali nel corso del sec. 11° riuscirono, con accordi o con la violenza ...
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comizio
comìzio s. m. [dal lat. comitium, comp. di com- (= cum) e -itium dal tema di ire «andare»; cfr. coire «andare insieme, unirsi»]. – 1. In Roma antica: a. Luogo (alle pendici del Campidoglio, all’angolo [...] divisi per curie. b. Al plur. (in lat. comitia), assemblea del popolo intero, tenuta sotto la direzione di particolari magistrati; secondo che il popolo vi partecipasse diviso per curie, centurie, tribù, si avevano i c. curiati (che investivano del ...
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tribuno
agg. [dal lat. tribunus, der. di tribus «tribù», formatosi come agg. nella locuz. magistratus tribunus «magistrato della tribù»]. – 1. Nell’antica Roma, denominazione di varî magistrati, funzionarî [...] tuttavia molto ampio; l’istituto, ufficialmente riconosciuto nel sec. 3° a. C. così che i tribuni divennero dei veri e proprî magistrati, decadde con l’Impero fino a esaurirsi nel sec. 3° d. C. b. T. militari, ufficiali superiori della legione romana ...
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magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario [...] censore, oltre al dittatore) e m. minori (tra cui l’edile curule e il questore). b. La carica stessa di cui il magistrato (o l’organo collegiale) era investito; magistratura: assumere il m.; deporre il m.; che i grandi di avere la parte negli altri ...
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magistratura
s. f. [der. di magistrato]. – 1. Genericam., e con riferimento soprattutto al mondo antico e medievale, ufficio di magistrato, ossia carica pubblica, individuale o collegiale, solitamente [...] ’ordine giudiziario, presieduto dal capo dello Stato. b. L’insieme dei funzionarî aventi funzioni giurisdizionali, ossia l’ordine dei magistrati (che si distinguono in giudicanti e inquirenti): fare parte della m.; l’alta m., i maggiori gradi della ...
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concorsificio
s. m. (iron. spreg.) Fabbrica di concorsi: progressione nella carriera considerata come frutto di un concorso continuo. ◆ Il «concorsificio» viene bocciato dal presidente dell’Associazione [...] non si discute più di separarle, ma c’è una chiara indicazione per una netta distinzione delle funzioni. Il giovane magistrato non dovrà più scegliere subito che mestiere fare e durante la sua vita potrà passare da una funzione all’altra rispettando ...
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pangiudiziario
agg. Che ritiene che la giustizia sia in grado di risolvere tutti i problemi e le contraddizioni della società. ◆ All’ondata pangiudiziaria degli anni Novanta (un’epoca in cui molti magistrati [...] » che governa. […] Gli umori del Paese nel frattempo stanno cambiando. Dopo una fase in cui la filosofia pangiudiziaria dei magistrati trovava molti consensi, la società sembra divisa fra coloro per cui i procuratori hanno sempre ragione e quelli per ...
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Magistrati
Alberto Febbrajo
Caratteristiche della funzione giudiziaria
I magistrati svolgono un ruolo centrale in ogni sistema giuridico che abbia raggiunto un sufficiente grado di maturità e di autonomia funzionale rispetto al resto della...
Magistrati di città sabine e latine, tra cui Roma. A Roma gli edili non sono originarî, perché non sono in un primo tempo magistrati civici, ma funzionarî plebei. Originaria è l'edilità a Tusculo, dove si trova un collegio di tre edili, che...