corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] una corporazione artigiana o il consiglio di un’Arte: ragunaronsi i c. delle Arti, e ciascuna fece un sindaco (Machiavelli); andare, recarsi, presentarsi in corpo, collegialmente, e per lo più in forma solenne. b. In senso più strettamente giuridico ...
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campare1
campare1 v. intr. e tr. [der. di campo; propr. «trovare, dare campo dove salvarsi»]. – 1. intr. (aus. essere) Salvarsi, trovare scampo da un pericolo, quindi anche sopravvivere: Se vuo’ campar [...] ?; l’ho campato io fino a vent’anni. c. ant. C. la vita, salvarla: per c. la vita, gli convenne fuggire travestito (Machiavelli); con altro senso, provvedere alla meglio al proprio sostentamento: per c. la vita, si adatta ai mestieri più pesanti. ...
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invilire
v. tr. e intr. [der. di vile] (io invilisco, tu invilisci, ecc.), non com. – 1. tr. a. Rendere vile, cioè pauroso o inetto: la violenza dell’attacco invilì il nemico; la presenza del pericolo [...] sminuire il valore di qualche cosa: i. un’istituzione; avendo dato reputazione a’ Svizzeri, ha invilito tutte le arme sua (Machiavelli). Raro in senso più materiale, i. una merce, un prodotto, abbassarne il prezzo. 2. intr. (aus. essere) o intr. pron ...
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appuntamento2
appuntaménto2 s. m. [calco del fr. appointement, propr. «regolazione di un affare» (da cui si sviluppano in ital. i sign. 1 e 2), «stipendio, retribuzione fissa» (da cui il sign. 3)]. – [...] 1. letter. Accordo, convenzione, patto: fare, prendere un a., accordarsi; non si è concluso con loro ancora a. alcuno (Machiavelli). 2. Incontro stabilito di comune accordo fra due o più persone in un giorno, ora e luogo determinati: a. d’affari, a. ...
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afforzare
v. tr. [der. di forza] (io affòrzo, ecc.), letter. – Rendere forte o più forte; rafforzare, fortificare: per merito delle avversità che mi afforzarono l’animo fin dai primi anni (I. Nievo); [...] a. il campo; a. una cittadella, una rocca. Rifl., rafforzarsi; raccogliersi in forze, fortificarsi: i cittadini si afforzavano per le case (Machiavelli). ...
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campeggiare
v. intr. e tr. [der. di campo] (io campéggio, ecc.; aus. avere). – 1. Essere accampato, stare in campo con l’esercito fronteggiando il nemico: c. davanti a una città; Ei campeggiò sul Reno [...] e sul Visurgi (Pascoli). Anticam. anche trans., stringere d’assedio: campeggiando Attila re degli Unni Aquileia (Machiavelli); o occupare un luogo con l’esercito: Parigi è un’ottima piazza d’armi, ed ei potrà campeggiarla quanto è lunga e larga a sua ...
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appuntare2
appuntare2 v. tr. [der. di punto2; propr. «segnare con un punto»; nei sign. 3 e 4, dal fr. ant. appointer «regolare un affare» (der. di point «punto»)]. – 1. Notare, segnare, prendere appunto: [...] . a. tr. Stabilire di comune accordo: restarono ... che il concilio si facesse in Vicenza, come già fu appuntato (Sarpi). b. intr. (aus. essere) Accordarsi: fu dato commissione agli oratori nostri di appuntare col viceré ad ogni modo (Machiavelli). ...
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teschio
tèschio s. m. [lat. *testŭlum, dim. di testu o testum «coperchio o vaso di terracotta» (cfr. testo2 e testa1)]. – Il complesso delle ossa della testa; è termine dell’uso com., e si dice quasi [...] mosso dalla sua efferata natura, fece del t. di Commundo una tazza, con la quale in memoria di quella vittoria beeva (Machiavelli); senti ... uscir del t., ove fuggìa la Luna, L’ùpupa (Foscolo); un t. sovrapposto a due tibie incrociate è il simbolo ...
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ripatriare
v. tr. e intr. (io ripàtrio, ecc.). – Variante di repatriare, forma ant. per rimpatriare: perché era di nazione ghibellino aveva in animo di r. gli usciti (Machiavelli); ripatriando io dall’Italia, [...] lo condussi meco (Foscolo). V. anche riparare2 e rempairare ...
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sergere
sergère (o sergière) s. m. [certamente connesso con il fr. ant. serjant, sergent: v. sergente], ant. – Voce di rara attestazione, e di non certo sign., comunem. interpretata come atto di omaggio, [...] di ostentato ossequio: Costor son ... Pien d’inchini e di sergeri (Poliziano); Non istima persona, Ancor che facci sergieri a colui, Che può portar miglior mantel che lui (Machiavelli). ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...