deca
dèca s. f. [dal lat. tardo decas: v. decade]. – Decade; in partic., ciascuno dei gruppi di dieci libri in cui era divisa, nella tradizione manoscritta, l’opera storica di Tito Livio: Discorsi sopra [...] la prima deca di Tito Livio, titolo di un’opera (1519) di Niccolò Machiavelli. ...
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ratificare
v. tr. [dal lat. mediev. ratificare, der. della locuz. lat. ratum facĕre (propr. «rendere valido, confermato»: v. rato), sul modello dei verbi in -ficare] (io ratìfico, tu ratìfichi, ecc.). [...] proprio: r. le precedenti dichiarazioni, r. una confessione; arrivato in Casentino, la renunzia, ancora che mal volentieri, ratificò (Machiavelli), il duca d’Atene confermò la rinuncia, già espressa, a tutti i diritti che aveva sopra Firenze. ◆ Part ...
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semplicita
semplicità (ant. simplicità) s. f. [dal lat. simplicĭtas -atis, der. di simplex «semplice1»]. – 1. Qualità di ciò che è semplice: s. di un corpo, di un elemento; se la maggiore e minore velocità [...] mia madre e la tristizia del mio confessoro mi hanno condutto a fare quello che mai per me medesima arei fatto (Machiavelli); concr., non com., azione, parole da persona ingenua, sciocchezza: non era più il fanciullo di nove anni, che facea pompa di ...
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scerre
scérre v. tr. – Forma contratta, ant. e poet., per scegliere (da cui anche il fut. scerrò, ecc. e il condiz. scerrèi, ecc.): ogni repubblica e ogni regno debbe scerre i soldati de’ paesi suoi [...] (Machiavelli); a voi coniò le altere menti Acciò che possan ... Non fallibili scérre il vero e il bello (Parini). ...
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scettro
scèttro s. m. [dal lat. sceptrum, gr. σκῆπτρον, propr. «bastone», der. di σκήπτομαι «appoggiarsi»]. – Bastone di legno pregiato o di altro materiale prezioso, riccamente ornato, simbolo di autorità [...] : usurpare, riconquistare lo sc.; quel grande Che temprando lo sc. a’ regnatori, Gli allor ne sfronda (Foscolo, alludendo a N. Machiavelli e alla sua opera «Il principe»); voi, ... che combattendo cogli uomini e co’ dei, avete tolto a Giove i suoi ...
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complettere
complèttere v. tr. [dal lat. complectĕre, forma meno com. di complecti; v. complesso1], ant. – Comprendere, includere: complettendo i confederati (Machiavelli). ...
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staio
stàio (ant. staro) s. m. [lat. sextarius: v. sestario] (pl. gli stai, le stàia, ant. le stàiora, da cui si è avuto anche un sing. retroformato stàioro). – 1. a. Unità di misura di capacità per [...] . anche staiora: a costoro per queste due opere tanto egregie fu donato dal publico dua staiora di terra per ciascuno (Machiavelli). 3. Anticam., misura di superficie con valori variabili da luogo a luogo: ad Alessandria valeva 392,99 m2 (s. piccolo ...
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soprappagare
v. tr. [comp. di sopra- e pagare] (io soprappago, tu soprappaghi, ecc.), non com. – Pagare più del normale, più del giusto; strapagare: questa macchina, a diecimila euro, è soprappagata; [...] non vogliono ire alla guerra se non sono soprappagati (Machiavelli). ...
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posata1
posata1 s. f. [der. di posare]. – 1. ant. o raro. a. Il fatto di cessare da un’attività, di interrompere un lavoro, di fare una pausa in un movimento, in un cammino; quindi, in genere, sosta, [...] fermata, riposo: dicesi che ’l papa parte posdomani per la volta d’ Urbino, e farà una prima p. ad Agobio (Machiavelli); Ad affannosi e tardi passi alterna Brevi posate (Grossi). b. Il sostegno dove si posa un uccello o il luogo dove si posa e fa ...
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mariolo
marïòlo (letter. marïuòlo) s. m. (f. -a) [etimo incerto]. – Furfante, imbroglione, truffatore, ingannatore: il capo di tutta una banda di scrocchi, e mariuoli, che infesta da molti anni Londra [...] Più spesso usato con valore generico o con colorito scherz. (come birbante e sim.): mariolo sì, diceva don Ferrante [del Machiavelli], ma profondo (Manzoni); e in frasi esclam.: ah, mariolo, che cosa mi combini!; smetti di dar fastidio a tua sorella ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...