onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. [...] di fuori (Boccaccio). b. Come cong. conclusiva (in principio di periodo), per cui, cosicché, laonde: Onde che il duca deliberò non dipendere più dalle arme e fortuna d’altri (Machiavelli); onde per tutto Degli esanimi corpi ardean le pire (V. Monti). ...
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commentare
(ant. comentare) v. tr. [dal lat. commentari «avere nello spirito, riflettere», poi «commentare», der. di mens mentis «mente, memoria», col pref. con-] (io comménto, ecc.). – 1. Illustrare [...] le parole di qualcuno; c. benevolmente, con malignità; chi comenta questo suo assalto in un modo, e chi in un altro (Machiavelli); il suo comportamento è stato molto commentato, se n’è parlato molto (e per lo più s’intende con giudizî contrastanti, o ...
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dappoco
dappòco agg. [comp. di da e poco], invar. – Che è buono a poco, che ha scarse capacità o attitudini: persona, gente dappoco; poco com. l’uso sostantivato: sei un d., è una dappoco; e raro o ant. [...] il plur. in -chi: i violenti, gl’ignoranti, i dappochi, gli oziosi, i vili (Machiavelli). Staccato, ha altro senso: cosa da poco, di poco conto o ritenuta facile a farsi e sim. (v. poco). ...
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copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. [...] di fare o di servirsi di una cosa, nelle frasi dare, avere copia: né si dette c. al nimico di venire a giornata (Machiavelli); far c. di una cosa, darla con generosità e abbondanza; far c. di sé, concedersi con facilità, anche detto di donna: da quel ...
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tepidezza
tepidézza (o tiepidézza) s. f. [der. di tepido: v. tiepido]. – Il fatto, la condizione di essere tiepido: la t. dell’aria, del clima, dell’acqua. Spesso, in senso fig., mancanza di entusiasmo, [...] (Dante), degli accidiosi; la quale tepidezza nasce, parte per paura degli avversarii ..., parte dalla incredulità degli uomini (Machiavelli); anche freddezza di modi, per mancanza di cordialità o eccessivo ritegno: Tito, preso il suo Gisippo e molto ...
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rapacita
rapacità s. f. [dal lat. rapacĭtas -atis]. – Il fatto, la caratteristica e la qualità di essere rapace: la r. del lupo, dell’aquila; regioni impoverite dalla r. degli invasori; la r. del fisco; [...] l’amministratore era odiato per la sua r.; ai popoli nuoce molto più l’avarizia de’ suoi cittadini che la r. degli nimici; perché di questa si spera qualche volta vedere il fine, dell’altra non mai (Machiavelli). ...
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sopperire
v. intr. [adattamento del lat. supplere: v. supplire] (io sopperisco, tu sopperisci, ecc.; aus. avere). – Far fronte a un bisogno, provvedere a una necessità: non riesco più a s. alle esigenze [...] fatto ricorso a nuove tasse. Anche come sinon. di supplire, nel suo sign. generico: dove manca il timore di Dio, conviene o che quel regno rovini o che sia sostenuto dal timore d’uno principe che sopperisca a’ defetti della religione (Machiavelli). ...
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sgominare
v. tr. [prob. lat. *excombinare, comp. di ex- e combinare «unire, mettere insieme» (v. combinare)] (io sgòmino, ecc.). – 1. ant. Mettere in disordine, scompigliare: e’ ti pare a te una favola [...] avendo a s. tutta la casa? (Machiavelli). 2. Far fuggire, far ritirare in disordine, sbaragliare: s. i nemici, l’esercito nemico; anche fig.: è riuscito a s. tutti i rivali, gli avversarî. ...
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sopportare
v. tr. [lat. supportare (comp. di sub «sotto» e portare «portare»); il sign. fig. nasce nel lat. cristiano] (io soppòrto, ecc.). – 1. Reggere su di sé, sostenere: questi pilastri sopportano [...] sopporto che in casa mia si facciano maldicenze; parlerò in quel modo largo che la materia per sé medesima sopporta (Machiavelli). c. Tollerare la presenza, la compagnia di una persona vincendo, per motivi di convenienza, di dovere, di opportunità e ...
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rigorosita
rigorosità s. f. [der. di rigoroso]. – Qualità di ciò che è rigoroso, cioè fatto o applicato con rigore: r. di un ordine, di un provvedimento; r. di metodo; r. logica di un ragionamento; meno [...] com. riferito a persona, l’essere rigoroso. In senso più concr., atto, comportamento caratterizzato da aspra severità: conosceva le r. passate averli generato qualche odio (Machiavelli). ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...