termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] italiano, era necessario che la Italia si riducessi nel t. che ell’è di presente ... et avessi sopportato d’ogni sorte ruina (Machiavelli); l’operazione è ormai a buon t., a buon punto; non com., in termine che ..., a tal punto che: oggi per opera ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] Imeneo col suon di sua zampogna Tempra lor danze (Poliziano); temperava l’oriuolo di Palagio ... uno Niccolò da San Friano (Machiavelli). d. ant. o poet. Fondere i suoni in un insieme armonico, accordare: la rota che tu sempiterni Desiderato, a sé ...
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il fine giustifica i mezzi
il fine giustìfica i mèżżi. – Frase con la quale si è voluto esprimere l’atteggiamento pratico caratteristico del machiavellismo e del gesuitismo, sebbene né il Machiavelli [...] né alcuno scrittore gesuita l’abbiano formulata in questa forma (si legge bensì nel Principe del Machiavelli, cap. XVIII: «nelle azioni di tutti gli uomini, e massime de’ Principi ... si guarda al fine ... I mezzi saranno sempre iudicati onorevoli e ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] m.; tenere la via del m. [tra farsi amare e farsi temere] non si può appunto perché la nostra natura non ce lo consente (Machiavelli). Con la prep. in forma per lo più una locuz. prep., con sign. affine a «tra, fra»: era in m. a due guardie; giocava ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] Talora con uso trans.: quando ei comperano uno vaso di terra o di vetro, lo suonano prima, per vedere se è buono (Machiavelli), lo battono con le nocche per giudicare, dal suono che rende, se è incrinato. c. letter. Risuonare, della voce o del canto ...
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testimone
testimòne s. m. e f. [rifacimento di testimonio, tratto dal plur. testimonî sentito come testimoni]. – 1. a. Persona che, assistendo, avendo assistito, o essendo comunque direttamente a conoscenza [...] autorità: alcuni non Florenzia, ma Fluenzia vogliono che la fusse nel principio detta ..., e ne adducono testimone Plinio (Machiavelli); o anche chi, oltre ad affermare e attestare esplicitamente una cosa, ne è prova e dimostrazione palese con la ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] parlò più verbo (Dante); eleggendo nel suo stato uomini savi, e solo a quelli debbe dare libero arbitrio a parlarli la verità (Machiavelli); in mezzo Pien di senno parlò queste parole (V. Monti); allor che il Nume in petto Le fea parlar di Troia il ...
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riscontro
riscóntro s. m. [der. di riscontrare]. – 1. tosc. e letter. Incontro, scontro: temo qualche brutto r.; in qualche r. fatto tra i cavalli leggieri erano piuttosto gli aragonesi rimasti superiori [...] r. nella realtà dei fatti; tutte le cose del mondo in ogni tempo hanno il proprio r. con gli antichi tempi (Machiavelli). Non com. la locuz. di riscontro, in contrapposizione, in corrispondenza simmetrica: di r. al palazzo c’era un’antica chiesa. b ...
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brigata
s. f. [der. di briga, nel sign. ant. di *«compagnia»]. – 1. a. Riunione di persone, amici o parenti, per passare il tempo allegramente: formare una lieta, un’allegra b.; una b. di vecchi amici, [...] rubiconda b. (Manzoni). b. ant. Il gruppo dei familiari o dei figli: dipoi piacevolmente con la sua b. desinava (Machiavelli). c. Con senso più generico, non com., moltitudine o gruppo di persone in genere: erano uomini, donne, fanciulli, a brigate ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a [...] ... combatterono molti anni insieme ... e le inimicizie loro, ancora che le non finissero per pace, si componevano per triegue (Machiavelli); tra i due rivali si accese una lotta accanita, che non ebbe mai tregua. Nel sign. proprio, e più spesso ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal...
Pittore (n. Firenze 1418 - m. forse Pisa 1479). Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità...