maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] Come agg., stato m., corpo di stato m., capo di stato m. (v. stato maggiore); caporal m., maresciallo m., sergente m., aiutante m. (v. i singoli sost.). b. Come s. m., primo grado della gerarchia degli ufficiali superiori delle forze armate terrestri ...
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minorita
minorità s. f. [der. di minore; nel sign. 3, dall’ingl. minority, fr. minorité]. – 1. Età minore, condizione di minorenne (in senso giuridico o nel senso più com.): in considerazione dellam. [...] , e quindi anche di dipendenza, di soggezione (politica, sociale, psicologica): popolo che vive in stato di m.; sulla considerazione che l’ignoranza del leggere e dello scrivere non importa m. mentale (B. Croce); tanto tempo che sono stato tenuto in ...
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maglia1
màglia1 s. f. [dal provenz. malha, che è il lat. macŭla «macchia1» e «lacuna, buco (in un tessuto a rete)»]. – 1. a. Intreccio di filati di lana, seta, cotone, ecc. legati assieme in anse più [...] proteggere l’intero corpo o parti di esso: Ai sergenti chiedea l’elmo e la maglia Delirando al pensier della battaglia (Grossi); in partic., m. a grano d’orzo, maglia ad anelli in cui la piccolissima ribaditura che chiude ogni anello, bloccandone tra ...
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minuto2
minuto2 s. m. [dal lat. tardo minutum «particella», neutro sostantivato dell’agg. minutus: v. la voce prec.]. – 1. a. Unità di misura di tempo e di angoli, pari alla 60a parte dell’ora o, rispettivam., [...] dal contesto, si precisa m. di grado): mancano cinque m. a mezzogiorno; osservare un m. di raccoglimento; ci sono circa venti m. di cammino; a minuti, lo stesso che tra pochi m.; la lancetta delle ore e quella dei m., negli orologi; quando segua ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] fare il gesto di inviarlo accostando le dita alle labbra); m. augurî, felicitazioni e sim.; e per contro m. un sacco di accidenti, di maledizioni. Con accezione partic., inviare, elevare, detto dell’uomo che rivolge alla divinità una preghiera o un ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] suo pregio, per la sua straordinaria bellezza, importanza o rarità: le m. del creato, della natura, dell’arte; l’ho accompagnato a vedere tutte le m. della città; le m. della scienza (cioè le cose meravigliose scoperte o inventate dalla scienza). In ...
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melico2
mèlico2 agg. [dal lat. melĭcus, gr. μελικός, der. di μέλος: v. melos] (pl. m. -ci). – Relativo al melos, soprattutto nella locuz. poesia m., o assol. melica s. f. (v. melica1), con riferimento [...] ; in genere quindi sinon. di lirico, nel suo sign. originario. Analogam., i poeti m., dell’antica Grecia, più raram. di letterature posteriori; spesso sostantivato: i m. greci. ◆ Avv. melicaménte, non com., in conformità con lo stile e la tecnica ...
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membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza [...] timpanica o del timpano, la particolare formazione che trasmette all’orecchio medio le vibrazioni provenienti dall’esterno; m. basilare, struttura dell’orecchio interno che costituisce la parete posteriore del dotto cocleare e riproduce le vibrazioni ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili [...] del legno, del marmo. 3. In senso fig., condizione che altera il benessere psichico di una persona apportandovi turbamento, angoscia, sofferenza: m. dello spirito; la gelosia e l’invidia sono due brutte malattie. Nell’uso fam., fare, farne, farsi una ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] moda. Al sing. e seguito da una specificazione: la m. delle gonne lunghe, corte; la m. di portare i baffi, di farsi crescere la barba; la m. dei capelli corti, lunghi, arricciati; la m. della parrucca, della crinolina. d. Alla moda, locuz. avv. e agg ...
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m-learning
<èm lë'ëniṅ> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Abbreviazione di m[obile] learning. L’insieme dei modelli e delle soluzioni di e-learning basati sull’utilizzo di uno o più dispositivi portatili come risposta alle...