precipite
precìpite agg. [dal lat. praeceps -cipĭtis, comp. di prae- «pre-» e caput «capo»], letter. – 1. a. Propriam., di persona che cade con il capo all’ingiù, o che comunque precipiti dall’alto: [...] avea salvo (Machiavelli); se ... da montano sasso Dare al vento precipiti le membra, Lor suadesse affanno (Leopardi); le anime veggono Lucifero scender p. dal cielo (F. De Sanctis). b. Per estens., di cosa che cade o di acqua che scende con impeto ...
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lutto
s. m. [lat. lūctus -us, der. del tema di lugere «piangere, essere in lutto»]. – 1. a. Sentimento di profondo dolore che si prova per la morte di persona cara, soprattutto di un parente, o in genere [...] già cogliendo i frutti (Petrarca). Anche, male, sciagura in genere, in quanto causa di dolore: Ben dee da lui [Lucifero] procedere ogne lutto (Dante). 3. Con sign. particolare, in psicanalisi, elaborazione del l., processo messo in moto dalla perdita ...
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vello
vèllo s. m. [dal lat. vellus (-ĕris); forse incrociato con vĭllus «villo»]. – 1. a. Il mantello degli animali produttori di lana, che, in zootecnia, si distingue in aperto, semiaperto o chiuso, [...] poscia Tra ’l folto pelo e le gelate croste (Dante), di Virgilio che scende appigliandosi ai peli dei fianchi di Lucifero. 3. poet. Chioma, capelli: Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta (Dante), rientrerò in Firenze con i capelli ...
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storcere
stòrcere v. tr. [lat. extŏrquēre «strappare a forza, slogare» (v. estorcere), con mutamento di coniug.] (coniug. come torcere). – 1. Piegare con forza o in modo non regolare, non sistematico, [...] il dolore o per sfuggire a una stretta: Vedi come si storce, e non fa motto! (Dante), detto di Bruto nella bocca di Lucifero; si storceva [Lucia], ma era tenuta da tutte le parti (Manzoni). 3. In senso fig.: a. Interpretare in modo non legittimo, non ...
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velluto1
velluto1 agg. [lat. tardo vĭllūtus, der. di villus «pelo»], letter. – 1. Coperto di fitto pelo; peloso, villoso: [Virgilio] appigliò sé a le v. coste [di Lucifero] (Dante); queste mie v. cosce [...] Son di virilità, di robustezza Indizio (T. Tasso); Vedea ... la possa Dei muscoli gonfiarsi nelle braccia vellute (D’Annunzio). 2. estens. a. poet. Riferito a piante e organi vegetali, ricoperto in superficie ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei [...] due corpi celesti distinti, denominati dai Greci ῎Εσπερος e Φοσϕόρος; i Latini indicavano con i nomi di Espero e Lucifero le apparizioni serali e rispettivam. mattutine del pianeta. Nel sistema aristotelico-tolemaico, cielo di V., il terzo dei cieli ...
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gattita
gattità s. f. L'essenza del gatto, nelle qualità che gli vengono attribuite da sempre, come indipendenza, eleganza, misteriosità. ◆ [...] ma da solo la notte lotta nelle tenebre, / rischia con [...] sogno, non sono un peluche, mi comunicava fulminandomi con lo sguardo un po' sinistramente somigliante a quello del gatto Lucifero delle sorellastre di Cenerentola. (Vivian Lamarque, Corriere della sera, 10 febbraio 2013, p. 17).
Derivato dal s. m ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono [...] , pur avendone il nome, ma pianeti, come, per es., il pianeta Venere, chiamato stella Espero, s. mattutina, s. vespertina e Lucifero (s. mattutina è anche epiteto della Madonna nelle litanie lauretane). Del tutto improprio è il nome di s. cadenti ...
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Il principe e il più bello degli angeli, che promosse la loro ribellione. Sconfitto dall’arcangelo Michele, fu precipitato nell’inferno, dove divenne il capo dei demoni. È identificabile quindi con Satana (➔).