diffrazione
diffrazióne s. f. [dal lat. mod. diffractio -onis, der. del lat. diffractus, part. pass. di diffringĕre (v. diffrangere), termine coniato dal fisico F. M. Grimaldi nel 1665]. – 1. In fisica, [...] consistente nel fatto che, se vi sono ostacoli sul cammino di un fascio luminoso (corpi opachi, diaframmi forati, ecc.), la luce si ripartisce al di là dell’ostacolo pervenendo anche in punti «in ombra», nei quali essa non potrebbe pervenire se la ...
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diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. [...] estranee (d. per trasparenza o d. di volume), viene rinviato in tutte le direzioni. D. atmosferica, riflessione che la luce degli astri subisce da parte del pulviscolo atmosferico nell’attraversare l’atmosfera stessa. e. In fluidodinamica, d. di un ...
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diffusore
diffuṡóre s. m. e agg. [dal lat. diffusor -oris]. – 1. Chi diffonde, o ciò che diffonde. Come agg., centro d., nella diffusione della luce per trasparenza, ciascuna delle particelle estranee [...] o delle discontinuità presenti in un mezzo (per es., aria polverulenta) che rinviano la luce in tutte le direzioni; in fotografia, filtro d. (o filtro flou), filtro costituito da una speciale lente addizionale oppure da un reticolo su una lastra di ...
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pigmento
pigménto s. m. [dal lat. pigmentum, der. del tema di pingĕre «tingere, dipingere»]. – 1. Nome generico di sostanze colorate insolubili che, disperse in mezzi acquosi o oleosi, sono capaci di [...] pigmento, tipo di carta fotografica, poco usata, a base di gelatina bicromata che viene resa insolubile dall’azione della luce; lo sviluppo avviene in acqua calda, la quale elimina il pigmento non impressionato. 2. In biologia, sostanza organica di ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] di persone o cose, che irrompe con impeto, con forza travolgente: un’o. di popolo tumultuante irruppe nella piazza; un’o. di luce entrò nella stanza; l’o. dell’affetto, del sentimento, delle passioni; abbandonarsi all’o. dei ricordi; si sentì l’animo ...
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padellone
padellóne s. m. [accr. di padella]. – 1. Apparecchio illuminante, di tipo semplice e di forma varia (detto anche padella), che emette una luce diffusa e uniforme in tutte le direzioni; munito [...] a terra o su appositi treppiedi, ed è generalmente usato nei teatri per illuminare fondali, panorami, retroscena, nonché come luce di servizio durante le prove. Nel gergo del cinema, nome degli aggregati di lampade, verticali o orizzontali, per l ...
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oblo
oblò s. m. [dal fr. hublot, prob. der. del medio oland. huve «cuffia»]. – 1. a. Piccola apertura circolare praticata sui fianchi e sulle sovrastrutture di una nave per dare luce e aria ai locali [...] interni: nel suo vano è installato un portellino di chiusura (portellino di murata o di luce) di robusto cristallo, che può essere fisso (se di forma lenticolare e collocato spec. sul ponte di coperta, è chiamato talvolta occhio di bue) oppure, ...
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coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] alla vista: l’eclissi era al colmo e la luna copriva ormai quasi l’intero disco del sole; poet., offuscare una luce superandola d’intensità: Come stella che ’l sol copre col raggio (Petrarca). Riferito a persona: ecco lo scocciatore! coprimi, che non ...
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presentificarsi
v. intr. pron. Rendersi presente; mostrarsi, manifestarsi. ◆ Nel saggio di Cristina Grazioli si parla di assenza/presenza come dispositivi della drammaturgia della luce in riferimento [...] ’uomo che cammina nel colore) e da Samuel Beckett che ci permettono di capire come funziona la drammaturgia della luce che “consente all’assenza di presentificarsi come esperienza dell’oltre”. (Valentina Valentini, Alfabeta2.it, 22 marzo 2014) • È il ...
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rilievo
rilièvo s. m. [der. di rilevare]. – 1. a. Il fatto di rilevare, cioè di sporgere, di aggettare da una superficie, e, per estens., lo spicco di un oggetto che, per nettezza di contorni, per effetto [...] o per vivacità di colore, si staglia su uno sfondo: i poggi intorno avevano un moderato r.; la luce del sole dà vivo r. agli oggetti; sul far dell’alba gli alberi a poco a poco prendevano r. e consistenza; il vestito aderente metteva in r. le sue ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente luminosa naturale, dalla l. artificiale,...
Sigla di L’Unione Cinematografica Educativa, organo tecnico cinematografico istituito nel 1924 con la denominazione di Istituto nazionale L., per la propaganda politica e la diffusione della cultura attraverso la cinematografia (cinegiornali...