flare
‹flèë› s. ingl. [voce di etimo sconosciuto] (pl. flares ‹flèë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Propriam., guizzo di luce, aumento improvviso di splendore. In astronomia, termine di uso internazionale [...] aumenta fulmineamente, per riportarsi subito a valori normali. 2. Negli strumenti ottici, effetto della riflessione della luce sulla superficie delle lenti, degli specchi, ecc. che costituiscono lo strumento (per es., un obiettivo fotografico ...
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torbidita
torbidità s. f. [der. di torbido]. – Sinon. di torbidezza, usato soprattutto nel linguaggio tecnico, meno com. nell’uso corrente. 1. T. di una soluzione, il rapporto (misurato con il nefelometro) [...] ottica, cioè come rapporto (misurato con il torbidimetro) fra l’intensità della luce trasmessa nella stessa direzione della luce incidente e l’intensità della luce incidente. 2. In meteorologia, t. atmosferica, la duplice causa alla quale si ...
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luminare1
luminare1 s. m. [dal lat. lumĭnar o luminare (der. di lumen -mĭnis «lume») «finestra, apertura che dà luce» e nel lat. tardo (sempre al plur., luminaria) «luce; astro; lampada, fiaccola» e [...] ; i l. della Chiesa, i suoi dottori; talora iron., spec. nella locuz. un gran luminare. 2. In archeologia, apertura scavata verticalmente nel tufo delle catacombe per dare aria e luce ai cubicoli. 3. ant. e raro. Lume; illuminazione; luminaria. ...
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eclissare
(ant. o pop. ecclissare) v. tr. [der. di eclissi]. – 1. a. Produrre un’eclissi: la Luna eclissò il Sole; la Terra eclissava la Luna. b. fig. Nascondere, non lasciar scoprire: Cecina per e. [...] la vergogna ne’ danni pubblici, deliberò ingarbugliare ogni cosa (B. Davanzati). 2. estens. a. Offuscare con la propria luce un’altra luce meno viva: la Luna piena eclissava tutt’intorno le stelle. b. fig. Superare di molto, vincere al confronto: la ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] correzione che bisogna apportare all’istante dell’osservazione della posizione di un astro, per tener conto del tempo che la luce impiega per giungere dall’astro all’osservatore; e. del tempo, la correzione che bisogna apportare al tempo solare medio ...
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lustrare1
lustrare1 v. tr. e intr. [lat. lustrare «rischiarare, illuminare», der. di un *lustrum «illuminazione», a sua volta der. di lux «luce» e forse identico a lustrum «purificazione» (v. lustro2)]. [...] – 1. tr., ant. o poet. Illuminare, rischiarare con la propria luce: li quali, come mattutine stelle, scintillan di nuova luce, questo luogo lustrando (Boccaccio); o Febo, che ’l gran mondo lustri (Ariosto). Anche in senso fig., raro, illustrare, ...
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lustro1
lustro1 agg. e s. m. [der. di lustrare1]. – 1. agg. Che ha la superficie lucente (di propria natura o perché lustrato); è in genere sinon. di lucido, da cui oggi tende a essere sostituito nella [...] della vampa (Pascoli); con un l. di gioia maligna negli occhi e nei denti (Pirandello). c. Punto luminoso che brilla di luce riflessa su qualche oggetto. In pittura, il massimo chiaro, che viene espresso con un tocco di colore chiaro, puro, e spesso ...
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veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per [...] quando fu in veduta della porta (Rovani); facoltà o forza visiva: Oh abbondante grazia ond’io presunsi Ficcar lo viso per la luce etterna, Tanto che la v. vi consunsi! (Dante). Spazio o distanza a cui è possibile giungere con l’occhio, campo visivo ...
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oscuro
agg. [dal lat. obscurus]. – 1. a. Privo o scarso di luce, non illuminato (è in genere il contrario di chiaro): un cielo o. e nuvoloso; vicoli o.; in un o. corridoio; una stanza molto o. (più com. [...] è assai più com. scuro, mentre oscuro si usa quando, oltre alla cupezza del colore, è inclusa anche l’idea di mancanza di luce: o. nubi avanzavano nel cielo; Que’ duo bei lumi assai più che ’l sol chiari Chi pensò mai veder far terra o.? (Petrarca ...
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velocita
velocità s. f. [dal lat. velocĭtas -atis, der. di velox -ocis «veloce»]. – 1. La rapidità di movimento di un corpo, tanto maggiore quanto maggiore è il cammino percorso in un dato tempo, valutabile [...] per la sua distanza dall’asse del moto; ecc. Per la v. della luce, v. luce, n. 1 a; per la v. del suono, v. suono, n. armoniche, che nel caso il mezzo presenti il fenomeno della dispersione della luce (v. dispersione, n. 1 d) sono diverse tra loro e ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente luminosa naturale, dalla l. artificiale,...
Sigla di L’Unione Cinematografica Educativa, organo tecnico cinematografico istituito nel 1924 con la denominazione di Istituto nazionale L., per la propaganda politica e la diffusione della cultura attraverso la cinematografia (cinegiornali...