mucchio
mùcchio s. m. [prob. lat. mūtŭlus «pietra sporgente»; v. mutulo]. – 1. a. Quantità di materiale o di oggetti ammassati disordinatamente uno sull’altro in forma all’incirca conica: un m. di grano, [...] fig., sottoporre a critiche indiscriminate, non fare distinzioni nel giudicare. Locuz. avv. a mucchi, in grande quantità. c. Nella logica formale, sofisma del m., o sofisma dell’acervo, v. sorite1. 2. In botanica, nome region. delle varie specie di ...
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falso1
falso1 agg. [lat. falsus, propr. part. pass. di fallĕre «ingannare»]. – 1. In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. [...] . Analogamente, in anatomia, f. coste, quelle che si congiungono allo sterno non direttamente ma per mezzo di cartilagini. d. In logica matematica, è detto falso uno dei due «valori di verità» (v. valore). e. Per altre locuz., come f. bordone, f ...
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canonico1
canònico1 agg. [dal lat. canonĭcus, gr. κανονικός, der. di κανών -όνος (v. canone)] (pl. m. -ci). – 1. Che corrisponde o è conforme a un determinato canone, a una norma fissata: stile, procedimento, [...] o dotata di proprietà interessanti: equazione c.; forma c. di un’equazione. In logica matematica, calcolo c., particolare tipo di calcolo logico che fornisce una delle realizzazioni del concetto generale di algoritmo. ◆ Avv. canonicaménte, secondo ...
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tricotomia1
tricotomìa1 s. f. [comp. del gr. τρίχα «in tre parti» e -tomia, sul modello di dicotomia; cfr. gr. τριχοτομέω «tagliare in tre parti»]. – Divisione in tre parti, in tre sezioni o elementi. [...] In partic.: 1. Nella logica filosofica, il procedimento per cui un concetto viene diviso non in due concetti più particolari (come nella dicotomia), bensì in tre. 2. In botanica, tipo di ramificazione a cima, nel quale l’asse principale reca tre rami ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] ) che si propone l’identificazione dell’edificio formale della matematica con un sistema logico (logica matematica) nella cui coerenza interna trovino giustificazione gli enti e gli asserti matematici, mentre alla ridefinizione della matematica ...
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petizione
petizióne s. f. [dal lat. petitio -onis, der. di petĕre «chiedere»]. – 1. a. In senso generico, spec. nell’uso ant. e letter., domanda, richiesta che ha per fine di ottenere qualche cosa: dove [...] sinon. di supplica. 2. In filosofia, p. di principio (spesso enunciata nella forma lat. petitio principii), espressione della logica (derivata dalla frase di Aristotele αἰτεῖσϑαι τὸ ἐν ἀρχῇ, propr. «assumere come vero ciò che è enunciato da principio ...
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matematizzare
matematiżżare v. tr. e intr. [der. di matematico, matematica, sull’esempio del fr. mathématiser e dell’ingl. (to) mathematize]. – Considerare, interpretare e valutare secondo principî, [...] Part. pres. matematiżżante, anche come agg. (nell’uso intr. del verbo): nella scienza moderna, o dichiaratamente empirica come in Bacone o, se matematizzante, come in Galileo e Cartesio, concepita sempre con la logica stessa dell’empirismo (Gentile). ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] di una proposizione, di un periodo, disporne gli elementi nell’ordine che si ritiene normale (per lo più per facilitare l’analisi logica); così, nel verso citato di Dante la costruzione diretta sarebbe «[Egli] mi cinse poi lo collo con le braccia». b ...
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normativo
agg. [dal fr. normatif, der. di norme «norma»]. – 1. a. Che stabilisce, o ha per fine di stabilire, norme, che mira ad assoggettare a regole (di comportamento, d’azione, di procedura, ecc.) [...] una norma o determinate norme; in partic., scienze n., quelle scienze dello spirito, come per es. l’etica, l’estetica, la logica, che hanno per scopo non di creare o imporre norme, bensì di esporle, chiarirle, spiegarne i rapporti (il termine ha sign ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] in testi di studio si fa riferimento a passi di un’opera già citati precedentemente. b. Nella retorica e nella logica, termine con cui già Aristotele (gr. τόπος) indica gli argomenti o temi generali applicabili a casi particolari di argomentazione: l ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
logica
Il termine designa l'insieme delle dottrine che presiedono al corretto uso dell'argomentazione e del linguaggio al fine di stabilire la verità o la falsità di un enunciato. Il termine l. non occorre nelle opere dantesche, ma occorre...