sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] francese, essere s. a qualche cosa, risentirne più o meno vivamente, provandone piacere o dolore: essere s. alle lodi, ai complimenti, provarne piacere, essere contento di riceverli; essere s. alle gentilezze, alle premure altrui, apprezzarle con ...
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rimunerare
(o remunerare) v. tr. [dal lat. remunerare (class. remunerari), der. di munus -nĕris «dono»: propr. «restituire il dono»] (io rimùnero, ecc.). – 1. Ricompensare di un beneficio o di un servigio [...] chi si è sacrificato per lei; potrò mai rimunerarti come meriti?; r. l’operosità, l’impegno, la diligenza; r. con lodi, con denari, ecc.; supplicò la dea che rimunerasse la pietà de’ figliuoli col maggior bene che possa cadere negli uomini (Leopardi ...
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mammalucco
(o mamelucco o mammelucco) s. m. [dall’arabo mamlūk, propr. «schiavo comperato»] (pl. -chi). – 1. Nome con cui furono chiamati gli appartenenti a quelle milizie turche e circasse, originariamente [...] che, fra il sec. 13° e il 16°, acquistarono grande potere politico in Egitto, e furono poi definitivamente sconfitte da Napoleone I: Lodi pur l’acqua del Nilo Il soldan de’ mammalucchi (Redi). 2. In senso fig., persona sciocca e goffa (in questo sign ...
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sic vos non vobis
(lat. «così voi non per voi»). – Parole iniziali di quattro versi (Sic vos non vobis nidificatis, aves; Sic vos non vobis vellera fertis, oves, ecc., «Così voi non per voi fate il nido, [...] gli onori») per rivendicare la paternità di altri due suoi versi, di cui il poetastro Batillo si era appropriato, ricevendone lodi da Augusto. Si ripetono talvolta a proposito di plagi letterarî e sim. o, più in generale, per esprimere la propria ...
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invanire
v. tr. e intr. [der. di vano] (io invanisco, tu invanisci, ecc.), non com. – 1. tr. a. Rendere vanitoso, fatuo, borioso: le lodi alla sua bellezza l’hanno invanita. b. ant. Rendere vano, cioè [...] inutile, inefficace e sim. 2. intr. (aus. essere) a. letter. Divenire vanitoso, compiacersi eccessivamente dei proprî meriti, concepire sproporzionata stima di sé stesso: le persone superficiali invaniscono ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] ore; fino alla riforma dell’ufficio introdotta dal concilio Vaticano II le parti erano otto, distinte in: o. maggiori (mattutino, lodi e vespro), così dette perché di sviluppo più ampio; o. minori (prima, terza, sesta, nona, compieta). Da questo sign ...
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sdegnare
v. tr. [lat. *disdignare (v. disdegnare)] (io sdégno, ecc.; v. degnare). – 1. Respingere, rifiutare o evitare cose o persone perché ritenute spregevoli, o contrarie alle proprie idee, o comunque [...] non degne di sé: s. l’adulazione, le lodi eccessive; s. i riconoscimenti pubblici; s. ogni forma di pubblicità; Sdegno il verso che suona e che non crea (Foscolo); Vedi che sdegna gli argomenti umani, Sì che remo non vuol, né altro velo Che l’ali sue ...
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sorgere
sórgere (ant. o poet. sùrgere) v. intr. [lat. sŭrgěre, sincope di subrĭgĕre, comp. di sub «sotto» e regĕre «reggere»; il sign. 1 c si specifica nel linguaggio marin. catalano, diffondendosi anche [...] .); sta sorgendo una nuova civiltà tecnologica; spuntare, mostrarsi appena: ahi! sugli estinti Non sorge fiore, ove non sia d’umane Lodi onorato e d’amoroso pianto (Foscolo); Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci Il ...
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sviscerato
agg. [der. di viscere, col pref. s- (nel sign. 4)]. – 1. non com. Privato dei visceri: un capretto, un fagiano sviscerato. 2. fig. Molto profondo e intenso, che viene proprio dal cuore, nell’espressione [...] s., ma poi li ha abbandonati. 3. estens. Espresso in forme e con parole enfatiche, esagerate e per lo più non sincere: lodi s.; espressioni s. di fedeltà, di lealtà; profondersi in s. complimenti; i ringraziamenti umili e s. di don Abbondio ... se gl ...
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serafino
s. m. (ant. e poet. sèrafo) [dal lat. crist. Serăphīm e Serăphīn, gr. Σεραϕίμ, dall’ebr. śĕrāfīn, plur., letteralm. «ardenti» (der. del verbo sāraf «ardere»)]. – 1. Nell’Antico Testamento, ognuno [...] degli esseri celestiali rappresentati con 6 ali, vicini al trono di Yahweh, che cantano con voce umana le lodi divine. Nella scala gerarchica discendente degli ordini angelici, secondo la distinzione dello Pseudo-Dionigi, i serafini sono gli angeli ...
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Comune della Lombardia (41,4 km2 con 44.928 ab. nel 2020), capoluogo di provincia, situato sulla destra dell’Adda. Importante l’industria casearia (formaggio lodigiano); assai sviluppati anche i settori meccanico, chimico-farmaceutico, tessile,...
LODI
MMaria Pia Alberzoni
Città e sede vescovile a circa 30 km a sud-est di Milano, in una posizione strategica per i collegamenti viari e fluviali in direzione del Po, Lodi cercò di contrastare Milano alleandosi con le città a lei tradizionalmente...