ala
(ant. àlia) s. f. [lat. ala] (pl. ali, ant. o poet. ale, ant. àlie). – 1. a. Nome delle appendici mobili a forma espansa che, in numero di due negli uccelli e di due o quattro in molti insetti, servono [...] preparato come vivanda, corrispondente al quarto superiore dalla parte dell’ala: un’a. di pollo, di piccione. c. Locuzioni e usi fig.: alzare le a., metter superbia, assumere un atteggiamento d’indipendenza (contr. abbassare le a.); i pulcini ...
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fondo2
fóndo2 s. m. [lat. fŭndus]. – 1. a. La parte inferiore di una cosa, e spec. di un recipiente o d’altra cavità: il f. della bottiglia, della botte, di un bicchiere; bere, vuotare un fiasco fino [...] dal f. del cuore; con riferimento all’indole: avere un f. di bontà; è burbero, ma nel f. non è cattivo. b. Locuzioni fig.: conoscere a f. (una persona, un argomento, ecc.), pienamente, intimamente; studiare a f., profondamente; andare in f. a una ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] . O indica passaggio nel discorso, nella trattazione: vennero poi a discutere di ...; più spesso con sostantivi o con locuzioni equivalenti: veniamo ora all’argomento principale; verremo anche a questo; v. al fatto, alla conclusione, al dunque, all ...
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dentro
déntro avv. e prep. [lat. de ĭntro]. – 1. avv. Nella parte interna, interiormente (contr. di fuori): aspettami d.; stare, rimanere d.; guardare d.; entrare d.; vieni d.!; con ellissi del verbo: [...] . Usato talora come sost., il d., la parte interna (di un vestito, di un recipiente o altro contenitore, ecc.). Locuzioni con sign. particolare: mettere d. qualcuno, metterlo in carcere; andar d., essere incarcerato; è stato d. sei mesi (in ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi [...] a colpire con grande potenza di taglio. Nel sec. 18° la spada viene gradatamente sostituita dalla sciabola nell’armamento militare. a. Locuzioni partic. e usi fig.: sguainare, snudare la s., trarre la spada dal fodero, e in senso fig. dare inizio a ...
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cerchio
cérchio (ant. cérco) s. m. [lat. cĭrcŭlus; la forma cerco è il lat. cĭrcus]. – 1. La superficie piana racchiusa da una circonferenza, luogo dei punti del piano aventi distanza minore o uguale [...] dei ripiani circolari in cui è distinta la voragine dell’inferno, restringentisi a mano a mano che si scende. c. Locuzioni: a cerchio, in forma di cerchio: piegato, ritorto a c.; in cerchio, in giro, in tondo: mettere, disporre, sedere, ballare ...
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lega2
léga2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Materiale metallico ottenuto per solidificazione di una miscela fusa costituita da un metallo cui vengono aggiunti uno o più elementi (anche [...] e con riferimento ai componenti, è detta l. rossa quella di oro e di rame, e l. bianca quella di oro e di argento. 2. Locuzioni di uso com.: metallo di buona l., di cattiva l., secondo che le proporzioni dei componenti siano giuste o meno; di bassa l ...
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fatica
s. f. [lat. *fatiga, der. di fatigare «affaticare»]. – 1. Sforzo materiale che si fa per compiere un lavoro o svolgere una qualsiasi attività, e di cui si sente il peso e poi la stanchezza: f. [...] 3. fig. Difficoltà: durare f., stentare, detto anche di cose: durò f. a crederci; dura f. a entrarci; durerà f. a bastare per tutti. Locuzioni avv.: a f. (o a gran f.), con molta pena e difficoltà: il malato cammina a f., respira a f.; è una macchina ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] , posta dopo il nome del sovrano, attribuisce a Dio e al popolo l’origine del suo diritto di regnare. Ha sign. meno solenne in locuzioni del linguaggio com.: io non ho la g. di essere, di avere, di sapere, ecc.; domani, per g. di Dio, è vacanza; fam ...
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consacrare
(meno com. consecrare, ant. e region. consagrare, consegrare) v. tr. [dal lat. consacrare, consecrare, comp. di con- e sacer «sacro»]. – 1. Rendere sacro mediante un solenne rito religioso: [...] un alto ministero: c. sacerdote, c. vescovo; c. imperatore, re, ecc. b. fig. Rendere legittimo, convalidare: parole, locuzioni consacrate dall’uso; diritti consacrati dalla tradizione. 4. ant. Incantare con cerimonie magiche. ◆ Part. pass. consacrato ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in