lavare
v. tr. [lat. lavare]. – 1. a. Rendere pulita e netta una cosa, togliendone il sudicio con l’acqua e con altre sostanze liquide: l. i panni sporchi, l. la biancheria, le lenzuola; l. i. piatti, [...] sangue l. i peccati di mille mondi (Segneri); analogam., l. l’onta, il disonore, o un’offesa, un affronto nel sangue. c. Locuzioni: l. il capo a qualcuno, e più com. dare una lavata di capo (v. lavata); lavarsene le mani (di una cosa), non volersene ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] roccia s’è staccato dalla montagna; è caduto un p. dell’intonaco; s’è mangiato un bel p. di torta, di formaggio. Locuzioni: andare, mandare in pezzi, in frantumi; fare in due, tre, quattro, ... mille pezzi, tagliare o spezzare in modo da ridurre in ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o [...] lo giustifichino, senza accento: se stesso, se medesimo (in ogni altro caso la grafia senz’accento è antiquata). 2. Locuzioni con sign. particolari: essere pieno di sé, essere vanitoso, presuntuoso, avere troppo alta stima delle proprie capacità, dei ...
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foderato
(ant. e poet. fodrato) agg. [part. pass. di foderare]. – Rivestito di fodera: una giacca f. di seta azzurra; un cappotto f. di cammello, di pelliccia; in araldica, attributo del padiglione o [...] del mantello con fodera di armellino, di vaio o di seta. Locuzioni fig.: essere ben foderato, scherz. o iron., essere ben fornito di denari; avere gli orecchi f. di prosciutto, non sentirci bene, o non voler sentire; meno com., avere gli occhi f., ...
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cento
cènto agg. num. card. [lat. cĕntum], invar. – 1. Numero, successivo al novantanove, pari a dieci volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 100, nella numerazione romana C): c. [...] di costo, o anche guadagnare molto; assol., il per c. o il percento, la percentuale (d’interesse, tasso, ecc.). Anche in locuzioni fam.: al c. per c., in massimo grado: è tradizionalista al c. per c.; nel novantanove per c. dei casi, quasi sempre ...
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farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, [...] granturco o f. gialla; f. di castagne o f. dolce; f. di riso; f. di fave; f. di patate o fecola; f. di mandorle, ecc. Locuzioni fig.: non è schietta f., di persona o discorso poco sinceri; non è f. del suo sacco, non è lavoro suo originale; non è f ...
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centone
centóne s. m. [dal lat. cento -onis «veste o coperta fatta di varî pezzi, di ritagli di vario colore cuciti insieme» ]. – 1. Componimento, tipico della tarda letteratura greca e latina, formato [...] di fantasia, pot-pourri, quodlibet, pasticcio. 3. estens., spreg. Componimento o discorso privo di unità e originalità, con idee, frasi, locuzioni prese o imitate qua e là da altri autori: il suo articolo è un c. di pensieri e osservazioni attinte da ...
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foglia
fòglia s. f. [lat. fŏlia, plur. del neutro folium «foglia, foglio», divenuto nel lat. tardo femm. sing.]. – 1. a. Organo fondamentale delle piante cormofite, di forma varia, per lo più appiattita [...] di cuore intagliato a trifoglio con punta aguzza anziché rotonda; f. di sega, fascia, banda o sbarra dentata a guisa di sega. e. Locuzioni varie: tremare come una f., per freddo o più spesso per paura; non si muove f., quando non c’è un alito di ...
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pubblico2
pùbblico2 (ant. o letter. pùblico) s. m. [uso sostantivato dell’agg.; cfr. il lat. publĭcum «dominio pubblico» e la locuz. in publĭco «in pubblico»] (pl., raro, -ci). – 1. ant. L’erario e il [...] dal p.; p. attento, distratto, vivace, rumoroso, impaziente; il rispettabile p., il colto p. (e l’inclita guarnigione), locuzioni stereotipe derivanti dalle parole con le quali un tempo nei prologhi delle rappresentazioni drammatiche l’attore o il ...
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berretta
berrétta s. f. [dal provenz. ant. berret, der. del lat. tardo birrum, sorta di mantello a cappuccio]. – 1. Copricapo di varia foggia, ora più comunem. detto berretto; il femm. resta in uso, [...] (è per lo più nera in Calabria, Sicilia, Sardegna, rossa in Campania, dove è detta berretta alla Masaniello o alla sorrentina). Locuzioni fig., disus.: far di b., far tanto di b., far di b. e di cappello, mostrare grandissimo rispetto, riconoscere l ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in