cena
céna s. f. [lat. cēna, che presso gli antichi Romani era il pasto più importante della giornata; aveva inizio nel tardo pomeriggio e poteva prolungarsi fino a notte alta]. – Pasto della sera, e [...] l’insieme delle vivande che lo formano: una c. frugale; una lauta c.; andare, mettersi a c.; che c’è da c. (o per c.)? Locuzioni: essere a c., cenare: ieri sono stato a c. da amici; invitare qualcuno a c.; la c. sarà servita alle nove; fare da c., ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] di monopolio (mantenuta, spesso, anche dopo che, nel 1974, il monopolio di vendita del sale è stato soppresso). b. Frasi e locuzioni di uso com., con riferimento ai varî impieghi alimentari: aggiungere il s. all’acqua della pasta; mettere il s. nell ...
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fluore
flüóre s. m. [dal lat. fluor -oris «flusso, scorrimento»; v. fluor]. – Termine usato anticam., in locuzioni come f. bianco (da cui l’espressione com. fiori bianchi), f. uterino, f. muliebre, per [...] indicare la leucorrea. Come forma originaria di fluoro, è ancora usata in mineralogia la locuz. spato fluore per il più com. spato fluoro, indicante la fluorite cristallizzata spatica (v. fluorite) ...
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cencio
céncio s. m. [forse affine al lat. cento -onis «centone, insieme di pezzi disparati»]. – 1. Sinon. di straccio in quasi tutti i suoi sign., di uso soprattutto tosc. ma largamente noto anche altrove. [...] , spec. tessile e della carta, e che pertanto sono oggetto di raccolta e di commercio. 2. È largamente usato in molte locuzioni fig. e più o meno spreg. (nelle quali si alterna spesso con straccio), per indicare abiti miseri o logori, roba di ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] a studiare) il modo per riformare alcune delle norme secondo le quali sono regolate le fondamentali istituzioni del Paese. d. Locuzioni avv.: di regola, normalmente, di solito, nella grande maggioranza dei casi: si prendano alcune carte, di r. tre ...
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breccia1
bréccia1 s. f. [dal fr. brèche, di origine germ.] (pl. -ce). – 1. a. Apertura attraverso i muri o terrapieni di un’opera fortificata, praticata mediante macchine, cannoni o mine, allo scopo [...] una b.; la b. di Porta Pia, quella aperta dai bersaglieri nelle Mura Aureliane per entrare in Roma nel 1870. b. Locuzioni: battere in breccia, concentrare il tiro delle artiglierie in un solo punto per aprire una breccia; in senso fig., demolire ...
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lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti [...] di Esopo, e in fiabe famose, come Cappuccetto rosso; e col suo valore simbolico compare anche in similitudini del Vangelo). Frasi e locuzioni fig.: mangia come un l.; avevo una fame da l.; si gettarono sui viveri come un branco di l. affamati; e lupo ...
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regolamento
regolaménto s. m. [der. di regolare2]. – 1. L’azione, l’operazione di regolare, il fatto di venire regolato, e il modo con cui si attua. Raro in riferimento a operazioni tecniche (in espressioni [...] destinazione o alla materia (r. scolastico, ospedaliero; r. di condominio; r. edilizio; r. stradale e di polizia stradale, ecc.). Locuzioni d’uso com.: rispettare, violare il r.; far osservare il r., e richiamare all’osservanza del r.; essere ligio ...
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cenere
cénere s. f. [lat. cĭnis -nĕris m., raro f.]. – 1. a. Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene quando si brucia una sostanza organica, vegetale, animale o fossile: c. di mare, residuo [...] la polvere grigia residuo della combustione di legna, carbone, carta: la c. del camino, la c. della sigaretta, ecc. Locuzioni: andare, ridursi in c., bruciare, essere arso dal fuoco; fig., ridurre in c., annientare, distruggere; prov., Bacco, tabacco ...
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aglio
àglio s. m. [lat. allium]. – 1. Nome delle varie piante erbacee del genere Allium, della famiglia delle liliacee (il genere comprende circa 350 specie, delle regioni temperate dell’emisfero settentr., [...] pianta ha caule alto fino a 70 cm, foglie lineari, fiori in ombrella, biancastri o rosei, spesso sostituiti in parte da bulbilli. Locuzioni dell’uso com.: testa o capo d’aglio, il bulbo; spicchi d’aglio, i bulbilli; una corona, una treccia, una resta ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in