piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] nel numero dei più, morire; e con lo stesso sign.: seppero che l’uno e l’altro erano andati tra que’ più (Manzoni). 4. Locuzioni: a. Di più, con lo stesso sign. del semplice più (in funzione di avv., di agg., di sost. neutro): devi studiare di più ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] di corpo (anche semplicem. andare), defecare; andarci di mezzo, rimetterci, risentire danno dell’operato altrui; con sign. sim. andarne, in locuzioni come ne va la vita, c’è pericolo della vita, ne va del mio onore, è impegnato, corre rischio il mio ...
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familiare
(meno com. famigliare) agg. e s. m. e f. [dal lat. familiaris, der. di familia «famiglia»]. – 1. agg. Della famiglia: faccende, cure f.; rapporti f.; l’orizzonte f. è un assassino – un assassino [...] per ricavare un grande bagagliaio posteriore al quale si accede da apposita portiera (talora anche come agg., in locuzioni quali vettura f. o nella versione f., carrozzeria f., ecc.). b. Nel linguaggio dello spettacolo, rappresentazione, per lo ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] momento opportuno: ogni cosa va fatta a tempo e l.; e analogam.: glielo dirò quando mi parrà tempo e luogo. b. Locuzioni partic., in cui spesso al senso di posto si accompagna o si sostituisce quello di occasione, opportunità, agio, possibilità e sim ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] quanto costituisce un estratto dalla partitura del brano eseguito): leggere, seguire la p.; portare la p. con sé. 7. Locuzioni: a. Avere parte in qualche cosa, parteciparvi insieme con altri, oppure averci a che fare, entrarci in qualche modo: avere ...
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breve1
brève1 (ant. briève) agg. [lat. brĕvis]. – 1. a. Di poca durata, detto del tempo o di un fatto che si estenda nel tempo: la vita è b., o ha b. durata; una gioia, una felicità b., una b. illusione; [...] film b., una b. scenetta comica; e in genere, di poche parole: una b. risposta, periodi b.; per estens., di stile o locuzioni, conciso, stringato: modi di dire b. ed efficaci; anche della persona stessa che parla o scrive: cerca di essere b., di non ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] ; è un gran chiacchierone; sei proprio una gran bestia; è una gran bellezza, non c’è che dire. Similmente davanti a locuzioni, dove ha funzione avverbiale e dà all’aggettivo valore superlativo: è un gran brav’uomo, è una gran bella signora; ha una ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] il mare, o altro è dire altro è f. (tosc., dal f. al dire c’è che ire); chi più fa meno fa. b. Locuzioni: f. e disfare, spadroneggiare (limitatamente a frasi come avere facoltà di f. e disfare; quando c’era lui, faceva e disfaceva a suo piacimento ...
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penna
pénna s. f. [lat. pĭnna «piuma, ala» incrociato con pĕnna «ala»; le due parole si confondono spesso nella tradizione manoscritta]. – 1. a. In zoologia, ciascuno degli organi cutanei caratteristici [...] p. del contorno o penne propr. dette); p. maestre, nel linguaggio com., le remiganti principali, o primarie (ma quasi esclusivam. in locuzioni fig.: v. oltre); penne a piumino (o, con uso collettivo, il piumino), quelle prive di amuli e le cui barbe ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] nel linguaggio liturgico, dal sec. 7°, al mercoledì delle ceneri, perché con quel giorno si faceva cominciare il digiuno quaresimale. f. Locuzioni e usi fig.: fare capo, andare a finire, sboccare: è una strada che fa c. alla piazza del Municipio; non ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in