due
(ant. duo, dòi, duòi [talora anche declinati, con il femm. due, dòie, duòie]; ant. e pop. tosc. dua, e in posizione proclitica du’) agg. num. card. [lat. duo, femm. duae], invar. – 1. a. Numero formato [...] quantità: debbo dirti due parole in confidenza; vado a fare due passi; ho mangiato due bocconi in gran fretta. 3. Locuzioni usate come s. m.: a. Due pezzi, costume da spiaggia femminile in due pezzi (mutandine e reggiseno); anche abito femminile ...
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botto
bòtto s. m. [lo stesso etimo che botta1]. – 1. a. Battuta, colpo, botta: dare un b. in terra; ricevere un b. in testa. b. Rumore d’un colpo: si sentì il b. di lontano; il b. di un’arma da fuoco, [...] b. di squilla (Ariosto); settentr., il b., il tocco, l’una dopo mezzogiorno o dopo mezzanotte (anche, i due b., le due). 2. Locuzioni fig.: di b., tutto in un b., di colpo, immediatamente, tutt’a un tratto: tacque di b.; tutt’in un b. si ricordò; Non ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] terzo di Città, t. di S. Martino, t. di Camollia). c. agg. e s. m. Costituito di tre unità, solo in pochissime locuzioni: t. rima, la terzina come strofa di tre versi; in terzo, compiuto da, o con la partecipazione di, tre persone, nella locuz. messa ...
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ciocco
ciòcco s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Pedale ingrossato di un albero; grosso pezzo di legno da ardere, ceppo: Il babbo mise un gran c. di quercia Su la brace (Pascoli). Locuzioni: restare, [...] rimanere come un c., restare intontito, inebetito: il colpo lo fece restare lì come un c.; dormire come un c., dormire sodo, profondamente. Di qui, fig., persona che non si muove, insensibile, tonta. ◆ ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] il capitale di una compagnia, il fondo di un monte di debito pubblico o di pietà, l’ammontare complessivo di un provento. d. Locuzioni: far corpo, detto di due o più cose, fare massa, costituire un tutto unico; a corpo, in corpo, in massa, in blocco ...
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godimento
godiménto s. m. [der. di godere]. – 1. a. Sentimento di soddisfazione e di intima contentezza, che si prova nel possesso, nella partecipazione o nella contemplazione di un bene fisico o spirituale, [...] di una proprietà; avere il g. dell’eredità, di una pensione, degli assegni straordinarî; avere in g., in usufrutto. In locuzioni tecniche: consumo di godimento, consumo attraverso il quale l’utilità di un bene economico scompare senza dar luogo alla ...
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lontano
agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel [...] , indicando il moto verso luogo: partire per l., cioè per luoghi lontani (e qui ha già quasi valore di sostantivo). b. Locuzioni fig.: è un uomo che vede l., sagace nel prevedere il corso e lo sviluppo degli eventi; mirare l., tendere a raggiungere ...
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cavolata
s. f. [der. di cavolo]. – Cibo a base di cavoli. Più com. nella locuz. fare una c., un’abbondante mangiata di cavoli; con altro senso, fig., commettere una balordaggine (dall’uso eufem. di cavolo [...] in locuzioni quali testa di cavolo e sim.); analogam., dire una c., una scempiaggine. ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] ., cavolo!; anche con il pron. che interr. o esclam.: che c. vuoi?, che c. fai?; un po’ di pazienza, che cavolo! 3. Locuzioni e modi prov.: c. riscaldato, cosa vecchia e che si vuol far passare per nuova (talora anche amicizia rotta e poi rinnovata o ...
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industriale
agg. e s. m. [der. di industria]. – 1. agg. a. Dell’industria, relativo all’industria in senso specifico (cioè nel sign. 2 b): il settore i. dell’economia; stabilimento i.; attività i.; produzione [...] es., le piante tessili, oleifere, aromatiche, zuccherine, da distilleria). f. In quantità i., e oggi più com. su scala i., locuzioni usate nel commercio e anche nel linguaggio com. con il senso di «in quantità notevole», soprattutto con riguardo alla ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in