ciocco
ciòcco s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Pedale ingrossato di un albero; grosso pezzo di legno da ardere, ceppo: Il babbo mise un gran c. di quercia Su la brace (Pascoli). Locuzioni: restare, [...] rimanere come un c., restare intontito, inebetito: il colpo lo fece restare lì come un c.; dormire come un c., dormire sodo, profondamente. Di qui, fig., persona che non si muove, insensibile, tonta. ◆ ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] il capitale di una compagnia, il fondo di un monte di debito pubblico o di pietà, l’ammontare complessivo di un provento. d. Locuzioni: far corpo, detto di due o più cose, fare massa, costituire un tutto unico; a corpo, in corpo, in massa, in blocco ...
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godimento
godiménto s. m. [der. di godere]. – 1. a. Sentimento di soddisfazione e di intima contentezza, che si prova nel possesso, nella partecipazione o nella contemplazione di un bene fisico o spirituale, [...] di una proprietà; avere il g. dell’eredità, di una pensione, degli assegni straordinarî; avere in g., in usufrutto. In locuzioni tecniche: consumo di godimento, consumo attraverso il quale l’utilità di un bene economico scompare senza dar luogo alla ...
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lontano
agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel [...] , indicando il moto verso luogo: partire per l., cioè per luoghi lontani (e qui ha già quasi valore di sostantivo). b. Locuzioni fig.: è un uomo che vede l., sagace nel prevedere il corso e lo sviluppo degli eventi; mirare l., tendere a raggiungere ...
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cavolata
s. f. [der. di cavolo]. – Cibo a base di cavoli. Più com. nella locuz. fare una c., un’abbondante mangiata di cavoli; con altro senso, fig., commettere una balordaggine (dall’uso eufem. di cavolo [...] in locuzioni quali testa di cavolo e sim.); analogam., dire una c., una scempiaggine. ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] ., cavolo!; anche con il pron. che interr. o esclam.: che c. vuoi?, che c. fai?; un po’ di pazienza, che cavolo! 3. Locuzioni e modi prov.: c. riscaldato, cosa vecchia e che si vuol far passare per nuova (talora anche amicizia rotta e poi rinnovata o ...
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industriale
agg. e s. m. [der. di industria]. – 1. agg. a. Dell’industria, relativo all’industria in senso specifico (cioè nel sign. 2 b): il settore i. dell’economia; stabilimento i.; attività i.; produzione [...] es., le piante tessili, oleifere, aromatiche, zuccherine, da distilleria). f. In quantità i., e oggi più com. su scala i., locuzioni usate nel commercio e anche nel linguaggio com. con il senso di «in quantità notevole», soprattutto con riguardo alla ...
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fa1
fa1. – Terza persona sing. dell’indic. pres. del v. fare, nel sign. di «compiersi» riferito al passare del tempo, adoperato in locuzioni temporali come due ore fa, tre mesi fa, un anno fa, circa [...] due secoli fa e sim., equivalenti a «or sono due ore», «tre mesi prima di oggi», «or è un anno», ecc. (v. fare2, n. 8 b) ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] d. di ...; nessuno t’ha dato il d. d’intervenire nei miei affari; non so con quale d. leggi le mie lettere, ecc. c. Locuzioni: a diritto, a buon d., giustamente, per giusti motivi (contr. di a torto); a maggior d., tanto più; di diritto, per diritto ...
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gola
góla s. f. [lat. gŭla]. – 1. a. Termine generico con cui si designa soprattutto la faringe orale e la parte alta del tubo laringo-tracheale e dell’esofago: malattie della g., le affezioni morbose [...] mentono tutti per la g. (Boccaccio). Nel linguaggio giornalistico, g. profonda, chi rivela notizie riservate, informatore, spia. d. Locuzioni riferite alla gola come parte anteriore del collo: prendere per la g. (o alla g.), afferrare per il collo, e ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in