gobbo2
gòbbo2 s. m. [lat. *gŭbbus, variante di gibbus s. m. «gobba»], tosc. – 1. Gobba, protuberanza, spec. per indicare enfiatura o prominenza in parti del corpo che non siano la schiena o il petto: [...] estens., fare, formare un g., di superficie che in qualche parte si rigonfia: la giacca ti fa un g. qui dietro. 2. Locuzioni fig. o scherz., di uso per lo più region.: avere qualcuno (o qualcosa) sul g., essere costretti a sopportarlo, non potersene ...
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botte
bótte s. f. [lat. tardo bŭttis]. – 1. a. Recipiente in forma pressoché di doppio tronco di cono, costituito da doghe di legno opportunamente incurvate e mantenute strettamente a sesto da cerchiature, [...] nelle b.; rabboccare, spillare la b.; fig., perlopiù con valore spreg., è una b., pare una b., di persona assai grassa. Locuzioni fig. e proverbî: dare un colpo al cerchio e uno alla b., non prendere posizione fra due contendenti, dare ragione un po ...
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bottega
bottéga s. f. [lat. apothēca, dal gr. ἀποϑήκη «ripostiglio, magazzino»]. – 1. a. In origine, luogo destinato a riporvi oggetti di ogni sorta; quindi locale, generalmente a pianterreno sulla pubblica [...] , ma eseguita nella sua cerchia immediata: è una replica di b.; una Madonna della b. di Bellini; è un lavoro di bottega. c. Locuzioni: andare a b., aprire, chiudere la b.; stare di b., avere la bottega in un determinato luogo; essere a uscio e b ...
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goccia
góccia s. f. [der. di gocciare] (pl. -ce). – 1. a. Piccolissima quantità di liquido, di forma tondeggiante, che si distacca dalla massa del liquido stesso o si forma per lenta aggregazione di [...] si formano sulla superficie di un altro liquido più pesante in ambiente gassoso (per es., le gocce di grasso sull’acqua). Locuzioni e modi prov.: somigliarsi come due g. d’acqua, di persone o cose somigliantissime (calco del fr. se ressembler comme ...
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pruno
s. m. [lat. prūnus «susino»]. – 1. a. region. Prugno, susino, o anche susino selvatico, prùgnolo. b. Nella classificazione botanica, genere di piante rosacee prunoidee (lat. scient. Prunus), con [...] fastello di p. secchi; cadere sui p.; Allor porsi la mano un poco avante, E colsi un ramicel da un gran p. (Dante). Locuzioni fig. e frasi prov. (ormai ant.): stare sui p., sentirsi scomodo o a disagio, non trovare pace (cfr. il più com. stare sulle ...
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station-wagon
〈stèišën u̯ä′ġën〉 locuz. ingl. (propr. «veicolo da stazione di posta»; pl. station-wagons 〈... u̯ä′ġën∫〉), usata in ital. come s. f. – Modello di automobile più lungo e spazioso della normale [...] e di un capace bagagliaio, al quale si accede tramite un ampio portellone di carico (talora anche come agg., in locuzioni quali automobile in versione station-wagon; modello station-wagon); era detto, spec. nel passato, giardinetta o familiare. ...
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lanterna
lantèrna s. f. [lat. lanterna, dal gr. λαμπτήρ -ῆρος (der. di λάμπω «splendere»), raccostato a lucerna]. – 1. a. Apparecchio d’illuminazione, portatile o fissato a un sostegno, costituito da [...] veneziana, l. giapponese o cinese, più comunem. dette lampioncino alla veneziana, lampioncino giapponese o cinese (v. lampione). b. Locuzioni: far lume, trasparire come una l., di persona molto magra; mostrare o far vedere lucciole per lanterne (ant ...
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due
(ant. duo, dòi, duòi [talora anche declinati, con il femm. due, dòie, duòie]; ant. e pop. tosc. dua, e in posizione proclitica du’) agg. num. card. [lat. duo, femm. duae], invar. – 1. a. Numero formato [...] quantità: debbo dirti due parole in confidenza; vado a fare due passi; ho mangiato due bocconi in gran fretta. 3. Locuzioni usate come s. m.: a. Due pezzi, costume da spiaggia femminile in due pezzi (mutandine e reggiseno); anche abito femminile ...
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botto
bòtto s. m. [lo stesso etimo che botta1]. – 1. a. Battuta, colpo, botta: dare un b. in terra; ricevere un b. in testa. b. Rumore d’un colpo: si sentì il b. di lontano; il b. di un’arma da fuoco, [...] b. di squilla (Ariosto); settentr., il b., il tocco, l’una dopo mezzogiorno o dopo mezzanotte (anche, i due b., le due). 2. Locuzioni fig.: di b., tutto in un b., di colpo, immediatamente, tutt’a un tratto: tacque di b.; tutt’in un b. si ricordò; Non ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] terzo di Città, t. di S. Martino, t. di Camollia). c. agg. e s. m. Costituito di tre unità, solo in pochissime locuzioni: t. rima, la terzina come strofa di tre versi; in terzo, compiuto da, o con la partecipazione di, tre persone, nella locuz. messa ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in