coro1
còro1 s. m. [dal lat. chorus, gr. χορός, con il sign. 1]. – 1. Nell’antica Grecia, gruppo di danzatori che accompagnavano con la danza il canto in onore di qualche dio; la danza stessa, e il luogo [...] di lui tutto un c. d’accuse; «Tua madre è morta», mi diceva un c. Sommesso immemorabile sereno (Penna). c. Locuzioni: in coro, insieme, con canto concorde: cantare, salmodiare in coro; spesso estens.: gridare, rispondere in coro, tutti insieme; fare ...
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prua
s. f. [lat. prōra (v. prora), prob. attraverso una variante dei dial. merid.]. – 1. a. L’estremità anteriore della nave, o di un’imbarcazione in genere (detta anche prora), ordinariamente diversa [...] quale l’aeromobile avanza e che coincide con la sua rotta; con questa accezione, prua ha, riferita all’aeromobile, le stesse locuzioni che ha prora con riferimento alla nave (prua alla bussola o prua bussola, p. magnetica, p. vera) e con gli stessi ...
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mica2
mica2 s. f. [dal lat. mica «briciola, ecc.» (v. la voce prec.) di locuzioni come mica auri «particella, pagliuzza d’oro», dove la parola è stata accostata al verbo micare «risplendere», con allusione [...] allo splendore madreperlaceo delle lamine di sfaldatura]. – Nome generico di un importante gruppo di minerali monoclini, fillosilicati di alluminio e metalli alcalini, contenenti talora magnesio, ferro, ...
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cavezza
cavézza s. f. [lat. capĭtium, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Fune che serve a tener legato per il capo il cavallo o altra bestia. Locuzioni fig.: tenere a c. una persona, tenerla a [...] freno, in rigida soggezione; levare la c. a uno, liberarlo dalla soggezione, farlo libero di sé; rompere o strappare la c., darsi a vita sfrenata. 2. ant. Fune per impiccare, capestro; fig., metter la ...
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or
ór avv. e s. f. – 1. avv. Troncamento dell’avv. ora, comune spec. in principio di frase e in determinate locuzioni (v. ora1). 2. s. f. Troncamento del sost. ora, solo nelle locuz. (ormai poco com.) [...] un’or di notte, due or di notte, un’ora, due ore dopo l’avemmaria, secondo l’antico uso di contare le ore dall’avemmaria (che suona mezz’ora dopo il tramonto del sole) ...
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ora1
óra1 (tronc. ór) avv. [lat. hōrā, abl. del sost. hora (v. ora2)]. – 1. a. In questo momento, nel tempo presente (è, in genere, sinon. di adesso): ora sono occupato, vieni più tardi; ora finalmente [...] in guardia. In espressioni enfatiche: ora sì che stiamo freschi; ora poi sta passando i limiti; che succede, ora? b. Locuzioni varie: per ora, per il momento, attualmente (serve in genere a limitare una situazione al tempo presente): per ora, basta ...
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pero
péro s. m. [lat. pĭrus]. – 1. a. Albero della famiglia rosacee (Pirus communis), coltivato per il frutto (v. pera), alto fino a 12 m, con foglie più arrotondate di quelle del melo, finemente dentate, [...] arbusto spinoso, comune nell’Europa centr. e orient. e nell’Asia occid., che, coltivato, può raggiungere i 18 m. b. Locuzioni tosc.: andare, salire sui p., o su per i p., parlare con ricercatezza, esprimersi con enfasi, comportarsi in modo affettato ...
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dubitativo
agg. [dal lat. tardo dubitativus, der. di dubitare «dubitare»]. – Che esprime dubbio: parlare, rispondere in modo d.; assolvere con formula d., per insufficienza di prove. In grammatica, particelle, [...] avverbî, locuzioni d., che esprimono dubbio, incertezza (ma, forse, probabilmente, può darsi e sim.). In sintassi, proposizioni d., le proposizioni interrogative indirette che sono introdotte dalla cong. se (per es.: «non so se potrò venire», «guarda ...
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campagna
s. f. [lat. tardo campanea, campania, propr. agg. neutro pl., der. di campus «campo»]. – 1. a. Estesa superficie di un terreno aperto, fuori del centro urbano; il termine è correntemente riferito [...] contrapp. agli abitanti dei centri urbani); andare, recarsi, essere in c., anche, in partic., come luogo di villeggiatura. Locuzioni: darsi, buttarsi alla c., darsi alla latitanza o al brigantaggio; battere la c., fare delle scorrerie (in questo sign ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] tubercolosi, dissenteria, ecc.), i cui agenti patogeni sono trasportati passivamente sui cibi dagli escrementi o da altri rifiuti. b. Locuzioni e modi prov. riferiti alla mosca comune: uno sciame di mosche; scacciare le m.; pigliare, acchiappare le m ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in