meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] pensassi; in m. di un’ora, in m. di otto giorni; in m. d’un baleno, in men che non si dica, e sim., locuzioni che equivalgono a «in un attimo, rapidamente»; o con valore più generico, che viene determinato di volta in volta dalla frase in cui è usato ...
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locuzionelocuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, [...] fradicio, verde bottiglia), che ha una propria autonomia in seno al lessico allo stesso modo delle parole singole. Quando la locuzione è invariabile nei suoi elementi, si può giungere spesso all’unità grafica (in quanto che o inquantoché; capo d’anno ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] usi poet., ciò che suscita entusiasmo e ardore: Dammi, o ciel, che sia foco Agl’italici petti il sangue mio (Leopardi). c. Locuzioni: f. di paglia, entusiasmo o passione improvvisa e di breve durata; f. che cova sotto la cenere (o semplicem. f. che ...
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glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, [...] dotti (soprattutto alessandrini) che ne infiorarono le loro composizioni. Passò poi a indicare le spiegazioni di tali locuzioni, sia che si trovassero inserite in ampi repertorî (lessici), sia che costituissero semplici note interlineari (dette anche ...
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oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al [...] la rocca capitolina; penna d’oca, la penna dell’ala che, opportunamente temperata, era molto usata in passato per scrivere. c. Locuzioni e modi prov.: camminare a oca, con i piedi volti in dentro; andatura da oca, lo stesso, ma meno tecnico, della ...
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amore
amóre s. m. [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – 1. Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore [...] è privo di carità, quando cioè chi ne è affetto preferisce il bene proprio a Dio e non tiene conto del prossimo. Locuzioni: sentire, provare a. per qualcuno; avere, portare a. a uno; porre il proprio a. in qualcuno; levare l’a. a uno; conciliarsi ...
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concessivo
agg. [dal lat. tardo concessivus]. – 1. Che esprime concessione. In partic., in grammatica, proposizione c. (o, come s. f., una c., le c.), proposizione subordinata che esprime una circostanza [...] pur essendo molto audace non se la sentì di affrontare quel rischio); congiunzioni c., locuzioni c., le congiunzioni (benché, pure, quantunque, sebbene) e le locuzioni (per quanto, con tutto che, nonostante che e sim.) che introducono le proposizioni ...
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e
〈é〉 cong. [lat. ĕt]. – 1. La più comune fra le congiunzioni; ha funzione semplicem. aggiuntiva, serve cioè a unire due parti del discorso che nella proposizione compiono il medesimo ufficio (io e tu; [...] , ed ora. 2. Usi particolari: a. In correlazione con tra o fra: tra sé e sé; fra un albero e l’altro. b. In locuzioni con numerali, senza una vera e propria funzione congiuntiva: tutti e due, tutti e tre (anche tutt’e due, tutt’e tre), ecc.; e valore ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] (o s. falso) nome; parlare s. metafora; s. pretesto, s. titolo di ..., col pretesto, fingendo di. Con valore più generico, in locuzioni con le quali si indica il lato dal quale si considera un fatto, una questione: s. questo aspetto, s. ogni punto di ...
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canna
s. f. [lat. canna, dal gr. κάννα]. – 1. a. Pianta graminacea (Arundo donax), originaria del Mediterraneo, detta anche c. domestica o c. montana, che presenta fusti alti 2 o più metri, cavi negli [...] col nome di cannuccia. c. Nella classificazione botanica (lat. scient. Canna), è il nome dell’unico genere della famiglia cannacee. d. Locuzioni fig.: essere secco come una c., molto magro; tremare come una c., per freddo o per paura; povero in canna ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in