index
〈ìndeks〉 s. m., lat. [v. indice] (pl. invar. o, alla lat., indices 〈ìndičes〉). – Latinismo che, col sign. di «indice, elenco ordinato di parole», è abbastanza diffuso in alcune espressioni: index [...] , registra i nomi proprî che in esso ricorrono; index rerum «indice delle cose», repertorio analitico di fatti storici, locuzioni tecniche, concetti filosofici, ecc., anch’esso alla fine di un libro per agevolarne la consultazione; index verborum ...
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bonitario
bonitàrio agg. [der. della locuz. lat. in bonis (habere) «avere tra i (proprî) beni», espressione che nel diritto romano classico indicava la proprietà pretoria]. – Dominio b., o proprietà [...] b., locuzioni usate dai moderni storici del diritto romano per indicare la proprietà pretoria, tutelata cioè da azioni pretorie, in contrapp. al dominio quiritario, cioè la proprietà civile. ...
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indiano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Indianus]. – 1. Dell’India, regione peninsulare dell’Asia merid., attualmente stato federativo col nome di Unione Indiana (nome ufficiale Bhārat): la civiltà [...] corrente nell’uso com., mentre nel linguaggio più proprio e scientifico è in genere sostituita da Indiani d’America o Amerindî. b. Locuzioni fig.: camminare, disporsi in fila i., uno dietro l’altro; fare l’i., fare lo gnorri, non darsi per inteso di ...
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paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: [...] nella teologia cristiana per indicare la beatitudine dei giusti nella visione immediata di Dio, e con questo sign. ricorre anche in locuzioni dell’uso com. e fam.: le anime, gli spiriti, i beati, gli angeli del p.; la beatitudine del p.; pop., è ...
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scure
(ant. scura; letter. secure) s. f. [lat. secūris, corradicale di secare «tagliare»]. – Attrezzo simile all’accetta, ma più grande, costituito da un ferro a taglio curvilineo o rettilineo, infisso [...] e dei popoli da cui fu usata: lavorare di s.; abbattere un albero a colpi di s.; dirozzare un tronco con la scure. Locuzioni fig.: colpo di s., colpo decisivo, violento (a proposito di fatto o evento di cui si risente duramente l’effetto); è fatto ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità [...] stufo di qualche cosa, essere ai limiti della sopportazione); cime di rapa, l’infiorescenza della rapa, sinon. di broccoli di rapa. d. Locuzioni: in c. in c., proprio nella parte più alta o estrema; da c. a fondo, tutto quanto, dall’alto in basso, da ...
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bastardo
agg. [dal fr. ant. bastard (mod. bâtard), voce di origine incerta]. – 1. Termine generico per indicare un ibrido fra due razze, spec. di animali o di piante; frequente anche come s. m. (f. -a). [...] . Con questo sign. è in genere spreg., e spesso adoperato come ingiuria. b. Per estens., spurio, non schietto: parole, locuzioni b.; o degenere, corrotto: tempi b.; discendenti bastardi. 3. Nelle arti e nei mestieri, è riferito ad arnesi, strumenti ...
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bastare
v. intr. [prob. lat. *bastare «servire di sostegno», di origine incerta]. – 1. a. Essere sufficiente, così che non è necessario o non si richiede di più: basta la buona intenzione; basta un nonnulla [...] , ora basta; per ripigliare il discorso: basta, seguitiamo; per correggersi: il signor ..., basta, non lo voglio neanche nominare. 3. Locuzioni partic.: a. Basta che, purché: basta che tu lo chieda, te lo dànno subito; anche con l’infinito (e senza ...
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callo
s. m. [lat. callum e callus (al plur. sempre calli)]. – 1. a. Ispessimento circoscritto (con termine medico detto anche clavo o tiloma) o diffuso (callosità, durone) dello strato corneo dell’epidermide, [...] attività e nelle sue aspirazioni; fig., non lasciarsi pestare i c., non tollerare soprusi. b. Per estens., in locuzioni del linguaggio medico: c. cardiaco, cicatrice o zona sclerotica che si presenta nel miocardio, in conseguenza di processi morbosi ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in