istante2
istante2 s. m. [dal lat. instans -antis, propr. neutro sostantivato del part. pres. di instare «stare sopra, incalzare» (v. instante)]. – Frazione minima di tempo, momento brevissimo, attimo [...] un’operazione che si fa in un i.; ricordava i pochi i. di felicità goduti; non si può rimanere un i. tranquilli! Locuzioni: a ogni i., a ogni momento, con frequenza continua; all’i., sull’i., immediatamente, senza indugio. Nel linguaggio scient., il ...
Leggi Tutto
ornato2
ornato2 s. m. [dal lat. ornatus -us, der. di ornare «ornare»]. – 1. In architettura, l’insieme degli elementi o motivi geometrici, stilizzati o naturalistici, che, sulle strutture di un edificio, [...] che riguarda in partic. la rappresentazione grafica dei varî elementi e motivi ornamentali architettonici; anche semplicem. ornato, in locuzioni come scuola, corso di o., professore di o., e sim. Ufficiali dell’o., denominazione con cui erano anticam ...
Leggi Tutto
istanza
(ant. instanza o istànzia o instànzia) s. f. [dal lat. instantia «insistenza», der. di instare «stare sopra, insistere, incalzare»]. – 1. a. letter. Insistenza nel chiedere, nel pregare, e la [...] e con instanzia domandandolo della cagione de’ suoi pensieri (Boccaccio); al plur.: fare le maggiori i.; cedette alle sue istanze. Locuzioni: a i. o per i. di qualcuno, per sua richiesta: a i. del magistrato, sono stati presentati i documenti; e ...
Leggi Tutto
carro
s. m. [lat. carrus o carrum, voce di origine gallica]. – 1. Veicolo composto essenzialmente da un piano destinato a sostenere un carico e da ruote che ne permettono la trazione con sforzo minimo [...] usi. Accanto al plur. regolare carri, si aveva anticam. le carra: tutte le carra di quel contado venivano cariche (Cellini). Locuzioni fig. e prov.: mettere il c. innanzi ai buoi, fare prima quel che andrebbe fatto dopo, agire prematuramente o alla ...
Leggi Tutto
volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, [...] un nostro padre predicatore ha preso il v., non si può prevedere su che ramo potrà andarsi a posare (Manzoni). b. In locuzioni avv.: a (o al) volo, con grande rapidità e prontezza: capire, intendere a v.; è un’ottima occasione, e bisogna afferrarla ...
Leggi Tutto
prode
pròde agg. e s. m. e f. [lat. tardo prōde, agg. invar. tratto da prodest, prodesse «giovare»]. – 1. agg. Valoroso, coraggioso, intrepido: uomini, soldati p.; un p. guerriero; i più p. cavalieri; [...] a onta e ’l prode a danno (Guittone); a prode e a piacere di coloro che non sanno e disiderano di sapere (Novellino). Locuzioni: esser p., far prode, esser giovevole, e quindi giovare, far bene: non si deono le margarite gittare innanzi a li porci ...
Leggi Tutto
contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe [...] argomentazione dei c., argomentazione logica indicata anche con l’espressione parzialmente latina ragionamento «a contrario»: v. a contrario. 5. Locuzioni avv.: al c., per c., all’opposto, invece: credevo che sarebbe venuto, al c. non s’ è fatto vivo ...
Leggi Tutto
fraseologia
fraṡeologìa s. f. [comp. del gr. ϕράσις -εως «frase» e -logia]. – L’insieme delle frasi (nel senso di locuzioni o espressioni caratteristiche, idiomatiche) proprie di una determinata lingua [...] o di una determinata sezione del lessico, relativa a una particolare attività umana: f. italiana, francese; un dizionario ricco di f.; la f. alpinistica, aviatoria, ecc.; anche, raccolta ragionata di tali ...
Leggi Tutto
collo1
còllo1 s. m. [lat. cŏllum]. – 1. a. Nell’uomo e in altri vertebrati, la parte superiore, ristretta, del tronco, su cui s’articola la testa, e che racchiude organi importantissimi ed essenziali [...] al c. d’una persona, correre ad abbracciarla, abbracciarla con impeto; tirare il c. a un pollo, per ammazzarlo. b. Locuzioni fig.: allungare il c., cercare di vedere, curiosare; far allungare il c., far aspettare molto, spec. a tavola o in genere ...
Leggi Tutto
banale
agg. [dal fr. banal «appartenente al signore», poi «comune a tutto il villaggio», e di qui il sign. moderno; der. di ban «bando»]. – 1. Privo di originalità o di particolare interesse, quindi [...] a modi, espressioni, tecniche, ecc., privi di originalità o di eccezionalità in quanto ormai noti ed estesi nell’uso comune: parole, locuzioni b.; un b. procedimento; o a fatti di poco conto, di scarso rilievo, insignificanti per sé stessi: per un b ...
Leggi Tutto
Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in