volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, [...] un nostro padre predicatore ha preso il v., non si può prevedere su che ramo potrà andarsi a posare (Manzoni). b. In locuzioni avv.: a (o al) volo, con grande rapidità e prontezza: capire, intendere a v.; è un’ottima occasione, e bisogna afferrarla ...
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prode
pròde agg. e s. m. e f. [lat. tardo prōde, agg. invar. tratto da prodest, prodesse «giovare»]. – 1. agg. Valoroso, coraggioso, intrepido: uomini, soldati p.; un p. guerriero; i più p. cavalieri; [...] a onta e ’l prode a danno (Guittone); a prode e a piacere di coloro che non sanno e disiderano di sapere (Novellino). Locuzioni: esser p., far prode, esser giovevole, e quindi giovare, far bene: non si deono le margarite gittare innanzi a li porci ...
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contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe [...] argomentazione dei c., argomentazione logica indicata anche con l’espressione parzialmente latina ragionamento «a contrario»: v. a contrario. 5. Locuzioni avv.: al c., per c., all’opposto, invece: credevo che sarebbe venuto, al c. non s’ è fatto vivo ...
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fraseologia
fraṡeologìa s. f. [comp. del gr. ϕράσις -εως «frase» e -logia]. – L’insieme delle frasi (nel senso di locuzioni o espressioni caratteristiche, idiomatiche) proprie di una determinata lingua [...] o di una determinata sezione del lessico, relativa a una particolare attività umana: f. italiana, francese; un dizionario ricco di f.; la f. alpinistica, aviatoria, ecc.; anche, raccolta ragionata di tali ...
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collo1
còllo1 s. m. [lat. cŏllum]. – 1. a. Nell’uomo e in altri vertebrati, la parte superiore, ristretta, del tronco, su cui s’articola la testa, e che racchiude organi importantissimi ed essenziali [...] al c. d’una persona, correre ad abbracciarla, abbracciarla con impeto; tirare il c. a un pollo, per ammazzarlo. b. Locuzioni fig.: allungare il c., cercare di vedere, curiosare; far allungare il c., far aspettare molto, spec. a tavola o in genere ...
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banale
agg. [dal fr. banal «appartenente al signore», poi «comune a tutto il villaggio», e di qui il sign. moderno; der. di ban «bando»]. – 1. Privo di originalità o di particolare interesse, quindi [...] a modi, espressioni, tecniche, ecc., privi di originalità o di eccezionalità in quanto ormai noti ed estesi nell’uso comune: parole, locuzioni b.; un b. procedimento; o a fatti di poco conto, di scarso rilievo, insignificanti per sé stessi: per un b ...
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fraseologico
fraṡeològico agg. [der. di fraseologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la fraseologia o fa parte della fraseologia di una lingua: locuzioni, espressioni f.; dizionario fraseologico. In partic., [...] verbi f., o con funzione f., verbi che non hanno nella frase considerata un proprio contenuto semantico, ma servono ad arricchire e colorire l’espressione: in italiano, hanno spesso questa funzione i verbi ...
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fico2
fico2 (ant. o settentr. figo) s. m. [lat. fīcus] (pl. -chi e -ghi). – 1. In botanica, genere di piante delle moracee (lat. scient. Ficus), con alcune centinaia di specie, alberi o arbusti epifiti [...] o essiccato (fichi secchi): cogliere i f., un cesto di fichi; mangiare noci e f. secchi. La parola si usa in varie locuzioni fam., come salvare o serbare la pancia ai f., evitare i pericoli, avendo cara la pelle (con altro senso, salvare la pancia ...
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sedia
sèdia (ant. sièda) s. f. [der. del v. sedere]. – 1. a. Mobile su cui può sedersi una sola persona (detto anche, spec. nell’uso tosc., seggiola), costituito da un piano orizzontale (sedile) appoggiato [...] punti del corpo (tempie, polsi, caviglie) elettrodi che vengono portati a differenze di potenziale di alcune migliaia di volt. Locuzioni: condannare alla s. elettrica; finire sulla s. elettrica. c. In usi traslati, è meno com. di seggio (parola di ...
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assimilato
agg. e s. m. [part. pass. di assimilare]. – 1. agg. Reso simile o considerato come simile: militari e assimilati, cioè considerati come tali. In linguistica, di fonemi che sono il risultato [...] di un’assimilazione: consonanti a., pronuncia a.; o di parole e locuzioni adattate al sistema grammaticale e fonetico di un idioma diverso dal loro originario: forestierismi, dialettalismi a. (es. falesia, campiello) e non a. (es. falaise, campielo). ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in