fiasco
s. m. [dal germ. flaskun; cfr. lat. mediev. flasco -onis] (pl. -chi). – 1. Recipiente di vetro per vino, o altri liquidi, di forma ovale col collo lungo munito di bordo ringrossato, a pareti sottili, [...] o di ovatta, sulla brace viva (oggi, in luogo del fiasco, è spesso usato un recipiente di coccio, di forma simile, detto fagioliera). Locuzioni prov. (ormai ant.): è come fare (o vestire, o gonfiare) un f., è cosa da nulla; Giusto faceva i f. e la ...
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fiata
s. f. [dal fr. ant. fiée, che è il lat. *vicata, der. di vicis «vece»; v. vicata], ant. – 1. Volta (in senso temporale): una f., due f., molte f., spesse f. (anche al sing. spessa f.), infinite [...] f.; Per più fïate li occhi ci sospinse Quella lettura (Dante); in quella f., in quel tempo, in quella circostanza. In locuzioni avv.: tal f., talvolta; alle f., alle volte; tutta f., v. tuttafiata. 2. Periodo di tempo, in espressioni come (per) lunga ...
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fiato
s. m. [lat. flatus -us, der. di flare «soffiare»]. – 1. a. Aria che esce dai polmoni durante il movimento di espirazione: avere il f. buono, cattivo; f. che sa di vino, di sigaro; gli puzza il [...] fiato alle trombe, suonarle; anche in senso fig., annunciare clamorosamente qualche cosa, dare ordine d’iniziare un lavoro, un’impresa e sim. Locuzioni avv.: in un f., in un attimo: arrivò in un f. in cima alle scale; d’un f., senza riprendere fiato ...
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pollaio
pollàio s. m. [der. di pollo]. – 1. Luogo cintato e coperto, piccolo fabbricato rurale, o parte di un fabbricato, dove si allevano polli, galline ed eventualmente altri volatili di cortile, o [...] radunano per dormire; anche l’insieme dei polli e delle galline: gli schiamazzi del p., l’uggiolare del cane (Verga). Locuzioni: essere pulito come un bastone da p., per antifrasi, essere molto sporco; saccheggiare, fare strage del p., mangiare molti ...
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gigante
s. m. e agg. [dal lat. gigas -antis, gr. γίγας -αντος]. – 1. s. m. a. Nella mitologia antica e nella Bibbia, oltre che nelle fiabe popolari, nome di esseri di statura e forza straordinaria a [...] ambiziosa grandiosità, ma deboli nella struttura tanto da rischiare il crollo totale di fronte a improvvise difficoltà. d. Locuzioni: lotta, guerra di giganti, condotta con sforzi grandissimi dai varî contendenti; avanzare, avvicinarsi a passi di g ...
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cuffia
cùffia (pop. scùffia) s. f. [lat. tardo cŏfea (in glosse cufia), prob. di origine germ.]. – 1. a. Copricapo leggero di lana, stoffa o tela, che scende fino al collo e viene assicurato sotto il [...] °-16°, rimase più tardi nell’uso come copricapo femminile per la notte; oggi è usata talvolta per i bambini lattanti. Locuzioni fig.: uscire, salvarsi per il rotto della c., cavarsela, da un pericolo, da una situazione imbrogliata, con poco danno. b ...
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home
〈hóum〉 s. ingl. [ant. hām, affine al ted. Heim], usato in ital. al femm. – 1. Propriam. casa, focolare domestico (cioè la casa considerata non come edificio, ma come dimora e quindi sede di ricordi [...] e affetti familiari). In alcune locuzioni la parola ha assunto il sign. più ampio di comunità, stato, patria: Home Fleet 〈... flìit〉, la flotta inglese dislocata nelle basi del Mare del Nord e nella Manica, incaricata di difendere, in caso di guerra, ...
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paracadute
s. m. [comp. di para-1 e caduta, calco del fr. parachute], invar. – 1. a. In aeronautica, dispositivo che ha lo scopo di ridurre la velocità di caduta di un grave ad esso vincolato, usato [...] ; p. ausiliario o p. pilota, lo stesso che calottino estrattore (v. sopra); per il p. da pendio, v. parapendio. b. Locuzioni: lanciare, lanciarsi col p.; fare esercitazioni di lancio con paracadute. In senso fig., fare da p. a qualcuno, impedire che ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene [...] al lat. class. homo novus «uomo nuovo», che presso gli antichi Romani indicava chi giungeva alle alte cariche dello stato per primo della sua famiglia, senza cioè appartenere già alla nobiltà (era un homo ...
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bisogno
biṡógno s. m. [lat. mediev. bisonium, di origine germanica, prob. dal franco *bisunnia «cura»]. – 1. Con valore generico, indica mancanza di qualche cosa: b. urgente, vivo, prepotente, sfrenato, [...] soldi per eventuali b.; spec. con il possessivo: i miei b., i tuoi b., quanto occorre a me, a te, ecc. (v. anche fabbisogno). 5. Locuzioni: c’è b., occorre: c’è b. di quattro testimoni; che b. c’era di svegliarmi?; c’è b. di aggiungere altro?; fare b ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in