crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è [...] (Pulci); con la bocca c. larga feroce (D’Annunzio). b. Restìo, indocile: Per essere al dover le genti crude (Dante). 4. Locuzioni: nudo e c., schietto, senza fronzoli: te lo dico nudo e c.; questa è la verità nuda e c.; anche, poverissimo: tornando ...
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bussola1
bùssola1 s. f. [lat. tardo buxis -ĭdis, gr. πυξίς -ίδος «scatola di bosso»]. – 1. Carrozzino a due ruote, tirato da un uomo; portantina chiusa: fa allestir subito una b., entraci e fatti portare [...] ’uso region. è conservato anche il senso originario di scatola, vasetto, barattolo e sim. (cfr. bossolo nel sign. 1). 5. ant. Locuzioni fig. (prob. connesse con il sign. 1): di prima b., di prim’ordine, di quinta b., di ordine o qualità inferiore (in ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] macchina, tempo macchina), errore di m., ecc., o chiedere l’uso della m., i risultati dati dalla m., e sim. h. In locuzioni partic., con sign. generico, che si precisa di volta in volta nel contesto: lavoro fatto a m., in contrapp. al lavoro fatto a ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] da lui; non ci fu m. di ottenere altro; quando avrai m. di scrivergli, salutalo da parte mia. 5. Modo di dire, locuzione linguistica particolare, parola o frase tipica di una persona o di un idioma, espressione metaforica di largo uso, e sim.: è un ...
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li
lì avv. [lat. ĭllīc ‹illìk›]. – 1. In quel luogo, in quel posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla o da chi ascolta, e con più esattezza dell’avv. là; è inoltre usato largamente [...] ora lì (oppure ora lì ora là); da qui a lì ci vorrà mezz’ora di cammino; c’è tanto quanto di qui a lì. 2. Locuzioni: esser lì, con varî sign.: siamo di nuovo lì, siamo alle solite; se non è mezzogiorno, siamo lì, poco ci manca; e similmente: se non ...
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allitterazione
allitterazióne s. f. [dal lat. uman. allitteratio -onis, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono [...] fenomeno che non interessa soltanto l’arte retorica ma appartiene anche alla lingua comune, in cui ha dato origine a varie locuzioni di uso corrente (bello e buono, tosto o tardi, senza capo né coda). Come artificio retorico, è frequente presso gli ...
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contatore
contatóre s. m. [der. di contare]. – 1. (f. -trice) non com. a. Chi conta: sei un c. poco abile. Nell’industria grafica o cartotecnica, operatore addetto al conteggio a mano dei fogli bianchi [...] o dei prodotti finiti. b. Chi racconta, in locuzioni quali c. di frottole, di favole e sim. 2. Apparecchio che conta il numero di operazioni di una macchina o il numero di oggetti che passano attraverso o davanti ad esso; c. meccanico o ...
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snodo
snòdo s. m. [der. di snodare]. – 1. Denominazione di varî dispositivi vincolari tra due corpi rigidi, che consentono spostamenti rotatorî o traslatorî di ampiezza più o meno grande. Nelle costruzioni [...] a queste i contraccolpi trasmessi dallo scalpello; è costituito da due pezzi metallici collegati fra loro come due maglie di una catena. 3. Termine di uso frequente, ma improprio, per svincolo, in locuzioni come snodo stradale, s. autostradale. ...
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asino
àsino s. m. (f. -a) [lat. asĭnus, der. da un vocabolo preindoeuropeo affine al sumerico anśu «asino», come il gr. ὄνος «asino»]. – 1. Quadrupede da soma e da basto, detto anche ciuco o somaro: [...] , v. schiena, n. 1 b. 2. Come simbolo dell’ignoranza, della zotichezza e della caparbietà ha dato origine a una larga serie di locuzioni e di modi di dire: essere, parere un a., essere un a. calzato e vestito, di persona rozza e ignorante; e come ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] e intagli o fori calibrati (per es., le chiavi di tipo Yale e le cosiddette chiavi per «cilindro europeo»). b. Locuzioni: buco della ch., il cannello bucato della chiave femmina o anche il foro attraverso cui s’introduce la chiave nella toppa ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in