fottere
fóttere v. tr. [lat. *fŭttĕre, class. fŭtuĕre] (io fótto, ecc.), volg. – Possedere sessualmente; avere rapporti sessuali con qualcuno: Dormirem tutti due senza pensieri; Perché ’l fotter a tutti [...] fottuto lui); anche bocciare, vincere: all’esame lo hanno fottuto; il candidato è stato fottuto dai suoi nemici nel partito. Locuzioni: mandare qualcuno a farsi f., andare a farsi f., mandare, andare a quel paese; fottersene di qualcuno, di qualche ...
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acquaio2
acquàio2 s. m. [lat. aquarium]. – Impianto destinato alla lavatura delle stoviglie e ad altri usi di cucina, costituito da una vaschetta fornita di acqua corrente e scarico a chiusura idraulica, [...] , spesso prolungata lateralmente con una tavoletta dello stesso materiale che serve da sgocciolatoio: il buco, la gola dell’acquaio. Locuzioni fig.: andarsene per il buco dell’a., andare via senza che altri quasi se ne accorga; parere, essere come ...
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isointensita
iṡointensità s. f. [comp. di iso- e intensità]. – Nel linguaggio tecn. e scient., uguaglianza di intensità: linea di i., linea congiungente punti di un diagramma oppure di una carta geografica [...] (per es., l’inquinamento radioattivo) o la misura di una certa grandezza presenta lo stesso valore; è locuz. generica, spesso sostituita da locuzioni specifiche per determinati fenomeni o grandezze, quali linea isodinamica, linea isofona, ecc. ...
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crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è [...] (Pulci); con la bocca c. larga feroce (D’Annunzio). b. Restìo, indocile: Per essere al dover le genti crude (Dante). 4. Locuzioni: nudo e c., schietto, senza fronzoli: te lo dico nudo e c.; questa è la verità nuda e c.; anche, poverissimo: tornando ...
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bussola1
bùssola1 s. f. [lat. tardo buxis -ĭdis, gr. πυξίς -ίδος «scatola di bosso»]. – 1. Carrozzino a due ruote, tirato da un uomo; portantina chiusa: fa allestir subito una b., entraci e fatti portare [...] ’uso region. è conservato anche il senso originario di scatola, vasetto, barattolo e sim. (cfr. bossolo nel sign. 1). 5. ant. Locuzioni fig. (prob. connesse con il sign. 1): di prima b., di prim’ordine, di quinta b., di ordine o qualità inferiore (in ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] macchina, tempo macchina), errore di m., ecc., o chiedere l’uso della m., i risultati dati dalla m., e sim. h. In locuzioni partic., con sign. generico, che si precisa di volta in volta nel contesto: lavoro fatto a m., in contrapp. al lavoro fatto a ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] da lui; non ci fu m. di ottenere altro; quando avrai m. di scrivergli, salutalo da parte mia. 5. Modo di dire, locuzione linguistica particolare, parola o frase tipica di una persona o di un idioma, espressione metaforica di largo uso, e sim.: è un ...
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li
lì avv. [lat. ĭllīc ‹illìk›]. – 1. In quel luogo, in quel posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla o da chi ascolta, e con più esattezza dell’avv. là; è inoltre usato largamente [...] ora lì (oppure ora lì ora là); da qui a lì ci vorrà mezz’ora di cammino; c’è tanto quanto di qui a lì. 2. Locuzioni: esser lì, con varî sign.: siamo di nuovo lì, siamo alle solite; se non è mezzogiorno, siamo lì, poco ci manca; e similmente: se non ...
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allitterazione
allitterazióne s. f. [dal lat. uman. allitteratio -onis, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono [...] fenomeno che non interessa soltanto l’arte retorica ma appartiene anche alla lingua comune, in cui ha dato origine a varie locuzioni di uso corrente (bello e buono, tosto o tardi, senza capo né coda). Come artificio retorico, è frequente presso gli ...
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contatore
contatóre s. m. [der. di contare]. – 1. (f. -trice) non com. a. Chi conta: sei un c. poco abile. Nell’industria grafica o cartotecnica, operatore addetto al conteggio a mano dei fogli bianchi [...] o dei prodotti finiti. b. Chi racconta, in locuzioni quali c. di frottole, di favole e sim. 2. Apparecchio che conta il numero di operazioni di una macchina o il numero di oggetti che passano attraverso o davanti ad esso; c. meccanico o ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in