carbone
carbóne s. m. [lat. carbo -onis]. – 1. Sostanza costituita in prevalenza da carbonio, formatasi naturalmente o ottenuta artificialmente da materiali di origine animale e vegetale. C. naturali [...] il carbon fossile: locomotiva a c.; oppure il carbon coke, da solo o in miscela: stufa, cucina, termosifone a c., ecc. b. Locuzioni: fare c., fare provvista di carbone, in una nave o locomotiva; nero come il c., nerissimo, o molto sudicio; anche fig ...
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baccellaio
baccellàio s. m. [der. di baccello], tosc. – 1. Campo di baccelli, cioè di fave. Locuzioni fig., fam.: padrone del b., chi è capo di un’azienda e sim.; restare padrone del b., restare unico [...] padrone di tutto, o restar solo in campo, e sim. 2. (f. -a) Venditore di baccelli ...
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vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, [...] vis polemica, e sim.; v. anche vis comica ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] nel retto uso, che non esprimono quindi con proprietà il concetto: vocabolo i.; modo di dire i.; per estens., riferito a chi scrive: è uno scrittore efficace ma spesso improprio. b. Con sign. più generico ...
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insaputa
s. f. [der. di sapere, col pref. in-2, ricalcato sul fr. à l’insu de ..., à mon insu, ecc.]. – Propr., non consapevolezza (cfr. saputa); si usa solo nelle locuz. all’i. di qualcuno, all’i. di [...] genitori; oppure a mia, a nostra i., ecc., senza che io, che noi lo sapessimo, di nascosto da me, da noi, ecc. Tali locuzioni sono riferite di solito a persone che operano o a fatti che avvengono senza che ne siano prima messi al corrente coloro che ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, [...] letterario). b. In sede linguistica e lessicografica, si definiscono letterarî, o di uso letterario, quei vocaboli, o locuzioni, o costrutti che, senza appartenere alla terminologia scientifica o tecnica, si discostano dall’uso comune e popolare e ...
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gergo
gèrgo (ant. gergóne) s. m. [dal fr. ant. jergon, jargon, che in origine significava «cinguettio»] (pl. -ghi). – 1. Forma di linguaggio propria di certi gruppi sociali (sette religiose o politiche, [...] ambienti o categorie di persone che, per ragioni tecniche o scientifiche o per affettazione, comprende parole e locuzioni esclusive a questi ambienti o categorie: g. medico, politico, diplomatico, burocratico, teatrale; g. studentesco; il g. degli ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), [...] posti; l. gemelli, due letti della stessa forma e grandezza che si possono separare e accostare a volontà. b. Frasi e locuzioni: andare a l. (e per indicare più celerità o piacere, cacciarsi, ficcarsi a l.; entrare nel l.); più genericam., andare a ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] dell’uso ant. un plur. che conserva la forma neutra del latino: L’Agnel di Dio che le peccata tolle (Dante). b. Locuzioni e frasi prov.: chi è senza p. scagli la prima pietra, frase del Vangelo (Giovanni 8, 7: qui sine peccato est vestrum, primus ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in