vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] mai vero che ..., non accadrà, non permetterò mai che ...; è vero che ..., vero è che ..., è bensì vero che ..., locuzioni di valore avversativo, che introducono frasi con cui si vuole temperare il già detto, oppure ammettere, affacciare o prevenire ...
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ante-
[dal lat. ante «prima, davanti»]. – Prefisso che, in parole derivate dal latino o formate modernamente (come anteporre, anteguerra, ecc.), indica precedenza nel tempo e più raramente nello spazio [...] (v. anche anti-2). Talora staccato, come parola a sé con funzione prepositiva (ante guerra), e nell’uso burocr. anche in locuzioni del tipo ante 1914, ante rivoluzione, ante riforma monetaria, e sim. ...
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esercizio
eṡercìzio s. m. [dal lat. exercitium, der. di exercere «esercitare»]. – 1. L’esercitare, nei varî sign. del verbo: e. della memoria, della mente; e. della virtù, della carità, della pazienza; [...] , l’insieme delle pratiche di devozione (orazione vocale e mentale, esame di coscienza, lettura spirituale, meditazione, ecc.). d. Locuzioni: fare esercizio, tenersi in esercizio, esercitarsi spesso in qualche cosa; fare dell’e., un po’ d’e., fare ...
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bilingue
bilìngue agg. [dal lat. bilinguis, comp. di bi- e lingua, come calco del gr. δίγλωσσος]. – 1. Scritto in due lingue: iscrizione, contratto, documento bilingue; monete b., che hanno la leggenda [...] in due lingue. Riferito a opera lessicografica, dizionario b., quello che registra ordinatamente le parole, locuzioni, frasi idiomatiche di una lingua dandone gli equivalenti in una lingua diversa, con lo scopo di essere d’aiuto nelle traduzioni: un ...
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merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] merito, opera meritoria. 2. a. Più com. di mercede nel sign. di aiuto, pietà, grazia, e in alcune partic. locuzioni: chiedere, gridare, domandare m., invocare pietà. Come invocazione: mercé!, mercé! per Dio!, grazia!, pietà!; come inciso, di grazia ...
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quadratico
quadràtico agg. [der. di quadrato2] (pl. m. -ci). – 1. In matematica e nelle applicazioni, relativo all’elevazione a quadrato. È usato in locuzioni di sign. partic., tra le quali: a. Equazioni [...] q., equazioni algebriche di secondo grado, o anche equazioni algebriche di grado potenza di 2, la cui soluzione sia riconducibile a quella di equazioni di secondo grado. b. Forma q., polinomio omogeneo ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] con termine più specifico, lessema, e più genericam. vocabolo); il patrimonio, il sistema l. italiano, francese, ecc.; tesoro l. (di una lingua); studî, ricerche, problemi, osservazioni l.; una frase erronea, ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] anche da organizzazioni locali o private che esercitano analoghe attività di assistenza e soccorso a malati e feriti. 6. Locuzioni: a. A croce, in croce, per designare genericamente disposizione in forma di croce; tenere le braccia in c., incrociate ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce [...] dizionario che unisce alla parte linguistica ampia informazione enciclopedica: Lessico universale italiano. 2. Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola ...
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bugia1
bugìa1 s. f. [dal provenz. bauzia, di origine germ.; cfr. il ted. böse «cattivo»]. – 1. a. Falsa affermazione, fatta intenzionalmente per trarre altri in errore, o per nascondere una propria colpa, [...] a fin di bene, per nascondere all’interessato una verità dolorosa; non dico bugie, quando s’affermano cose poco credibili. b. Locuzioni: la b. gli si legge nel viso, negli occhi, è evidente (spec. quando uno non riesce a mentire senza farlo capire ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in