locativo1
locativo1 agg. e s. m. [der. del lat. locus «luogo», sul modello di accusativo, dativo, ecc.]. – 1. In linguistica, caso l., o assol. locativo s. m., il caso che in alcune lingue indica lo [...] con la prep. in (talora anche senza preposizione), ma ne è tenuto distinto, riflettendo l’antica forma (impropriam. detta genitivo locativo), nei nomi di città e di piccole isole della prima e seconda declinazione (Romae «a Roma», Corinthi «a Corinto ...
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locativo2
locativo2 agg. [der. del lat. locare «dare in affitto»]. – Propr., che concerne la locazione: valore l., il reddito effettivo o presunto di una casa d’abitazione locata o abitata direttamente [...] dal proprietario; imposta sul valore l., imposta comunale (ora soppressa) sul reddito di un immobile concesso in locazione; rendita l., la rendita di chi occupa uno stabile gratuitamente o pagando un canone d’affitto inferiore al valore locativo. ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] di qualità; in dipendenza da verbi, il g. di stima, di prezzo, di accusa e di condanna o di pena, di memoria, ecc.; si aveva inoltre un g. locativo, in cui la desinenza del genitivo, confusasi, per la 1a e 2a declinazione, con quella dell’antico caso ...
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ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] rimetto; che c’entro io?; non ci vedo chiaro. Riferito a persona, quando non mantiene in qualche modo il suo valore di avverbio locativo (come per es. nelle frasi: da loro io non ci vado volentieri; da quel ragazzo non ci si ricava nulla di buono), è ...
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sincretismo
s. m. [dal gr. συγκρητισμός, propriam., in origine, «coalizione dei Cretesi», abitualmente in lotta fra di loro, contro un nemico comune, comp. di σύν «con, insieme» e Κρήτη «Creta»]. – 1. [...] più funzioni, già espresse con più forme, vengono assunte da una forma sola (per es., in greco, nel caso dativo si raccolgono le funzioni del dativo, del locativo e dello strumentale indoeuropeo e, in latino, nel caso ablativo le funzioni di ablativo ...
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qua2
qua2 avv. [lat. eccu(m) hac] (radd. sint.). – 1. In questo luogo. Indica in genere luogo vicino a chi parla (ma con minore determinatezza dell’avv. qui, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] dalla prep. in: vieni più qua o più in qua. Correlativo a là è usato in alcune espressioni del linguaggio fam. senza valore locativo, ma per accennare alla ripetizione insistente di un discorso, di un atto, ecc.: è un vanitoso, non fa che dire io qua ...
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patente2
patènte2 s. f. [per ellissi da lettera patente]. – 1. Lo stesso che lettera patente (v. la voce prec., nel sign. 1 a). 2. Per estens.: a. Autorizzazione a esercitare una determinata attività, [...] di tassazione delle industrie, del commercio e delle professioni in base a indizî oggettivi (per es., il valore locativo del locale occupato, i fattori produttivi impiegati), introdotto dalla rivoluzione francese e durato in Francia fino al 1914 ...
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innante
(o inante, innanti, inanti) avv. [lat. in ante]. – Forma ant. per innanzi, con valore locativo o temporale: il pregio ch’avea inanti Perde nel cor di tutti gli altri amanti (Ariosto); Il ciel [...] di sopra e ’l gran deserto innante (Carducci) ...
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quindi
avv. e cong. [lat. tardo eccu(m) ĭnde]. – 1. ant. o letter. Con valore locativo, di qui, di lì, da questo o da quel luogo o punto: quindi giù nel fosso Vidi gente attuffata (Dante), guardando [...] di lassù, dal dosso del ponte; q. andarono i due cavalieri in Inghilterra (Boccaccio); per la correlazione quinci ... quindi ..., di qua ... di là, da una parte ... dall’altra, v. quinci. Esprime anche, ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] : Vedrai li antichi spiriti dolenti, Ch’a la seconda morte ciascun grida, Dante), e spec. «in cui», con valore sia locativo sia temporale (paese che vai, nella frase prov. «paese che vai, usanza che trovi»; la notte che morì), assumendo talora ...
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In linguistica, il caso che in alcune lingue indica lo stato in luogo e il tempo determinato. In greco esso era fuso anche formalmente col dativo; in latino è rappresentato generalmente dall’ablativo con la prep. in, ma ne è tenuto distinto,...
qua
Mario Medici
. L'avverbio dimostrativo locativo (con alcuni casi d'impiego con valore temporale) è in D. abbastanza ben rappresentato nei suoi vari usi e costrutti più diversi; è tuttavia assente nella Vita Nuova e nel Detto.
1.1. Con...