verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] sing. con valore collettivo: L’inclito v. di colui che l’acque Cantò fatali (Foscolo), la poesia di Omero. c. Nella liturgia cattolica, v. (o versetto), il breve inciso, cui segue una risposta ugualmente breve, che si canta o si recita in determinate ...
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tenebra
tènebra (poet. tenèbra) s. f. [dal lat. tenĕbrae -arum]. – Oscurità profonda, completa (è usato per lo più, e nel linguaggio com. sempre, al plur.): fitte, dense t.; le t. notturne; Non però [...] (Poliziano); inquïete Tenebre e lunghe all’universo meni (Foscolo); i ciechi vivono nelle t.; ufficio delle t., nella liturgia cattolica, l’ufficio notturno degli ultimi tre giorni della settimana santa (abolito con la riforma del 1955). In usi fig ...
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bacile
s. m. [lat. mediev. bacile, prob. da *bac(c)inum con cambio di suffisso: v. bacino]. – 1. Piatto metallico grande e profondo, destinato in passato a varî usi, ma spec. per lavarsi; di forme varie, [...] da barbiere), fu talora prezioso per materia e per pregio artistico della lavorazione, spec. il bacile per usi liturgici, e quelli adoperati nelle famiglie ricche in occasione di banchetti, feste e altre circostanze solenni. Oggi è ancora impiegato ...
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mitra1
mitra1 (pop. mìtria; ant. mìtera) s. f. [dal lat. mitra, gr. μίτρα]. – 1. Fascia di stoffa, di cuoio o di metallo con cui gli antichi Greci, spec. i guerrieri, cingevano il ventre a scopo protettivo. [...] la tiara attorno al capo del sovrano orientale: di qui, il termine passò a designare la tiara stessa. 2. a. Nella liturgia cristiana, copertura del capo che il papa, i cardinali, i vescovi (ai quali compete per diritto), e abati, prelati e canonici ...
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bacinella
bacinèlla s. f. [dim. di bacino]. – Bacile, catinella o vaschetta, di dimensioni ridotte e di materia per lo più non preziosa (maiolica, porcellana, vetro, metallo smaltato, materiale plastico), [...] o svasate, che serve a più usi: per le pulizie personali (ormai quasi dovunque sostituita da impianti fissi, ma, nella liturgia della messa, ancora adoperata dal celebrante per lavarsi le mani prima di accostarsi all’altare), come utensile da cucina ...
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esomosia
eṡomoṡìa s. f. [dal gr. ἐξωμοσία, der. di ἐξόμνυμι «negare con giuramento»]. – Termine dell’antico diritto attico che indicava la dichiarazione, suffragata da giuramento, con la quale un cittadino [...] ateniese si diceva costretto per determinati motivi personali a rifiutare un ufficio o una liturgia; e anche, con altro sign., il giuramento con cui, nel processo, il testimone affermava di non sapere nulla sulla questione dibattuta. ...
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melurgia
melurgìa s. f. [dal gr. μελουργία «canto, musica» (comp. di μέλος «canto» e -ουργία «-urgia»), con spostamento di sign. per raccostamento a liturgia]. – Il complesso delle musiche liturgiche [...] dei diversi riti ...
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alitazione
alitazióne s. f. [der. di alitare]. – L’atto di alitare; si usa soltanto per indicare, nella liturgia cattolica, l’atto (ora non più in uso) del sacerdote che nel conferimento del battesimo [...] soffiava leggermente sopra il battezzando, e quello, facoltativo, del vescovo nella consacrazione degli olî il giovedì santo ...
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turiferario
turiferàrio s. m. [dal lat. mediev. turiferarius, comp. di tus turis «incenso» e tema di ferre «portare»]. – Nella liturgia cattolica, il ministrante (o ministro) che porta l’incensiere o [...] turibolo. Fig., letter. e poco com., adulatore, incensatore ...
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arundine
arùndine s. f. [dal lat. arundo -dĭnis «canna»]. – Canna adoperata in passato nella liturgia cattolica del sabato santo; portava in cima tre candele che venivano accese all’inizio della funzione [...] e con le quali si accendevano il cero pasquale e le lampade della chiesa ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...