armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia [...] decennî del 4°, da s. Gregorio l’Illuminatore, differente dalla Chiesa cattolica soprattutto perché monofisita; rito a., la liturgia dei cattolici armeni. Fratelli a., altro nome dei monaci bartolomiti (v. bartolomita). Per il minerale bolo a. (o ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad [...] politico, ecc.). In partic., l’ultimo a., la venuta di Cristo trionfante alla fine dei tempi. 2. Nella liturgia cristiana, la preparazione alla venuta del Signore (Natale), che abbraccia, nel rito romano, un periodo di quattro settimane, dedicato ...
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ministrare
v. tr. [dal lat. ministrare, con gli stessi sign.]. – 1. ant. a. Servire, assistere, aiutare; anche assol.: Quasi ammiraglio che in poppa e in prora Viene a veder la gente che ministra Per [...] come sost. (spec. nell’uso ant.), chi esercita la mansione o la funzione di cui è incaricato; nella liturgia della messa, si distinguono talora, tra i coadiutori del sacerdote celebrante, i ministranti (lettore, cantore, commentatore) dai ministri ...
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presantificato
agg. e s. m. [comp. di pre- e santificato, part. pass. di santificare]. – Consacrato precedentemente: messa dei p. (propriam. dei doni presantificati), nella liturgia cattolica, la messa [...] : consisteva in un semplice rito di comunione fatto con le ostie consacrate il giorno precedente, giovedì santo; dal 1955 il nome è stato abolito, ed è rimasto il rito di comunione inserito più organicamente in tutta la solenne azione liturgica. ...
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purificare
v. tr. [dal lat. purificare, comp. di purus «puro» e -ficare] (io purìfico, tu purìfichi, ecc.). – 1. Rendere pura o più pura una sostanza, togliere ciò che contiene d’impuro, di estraneo; [...] con ciò che è sacro: prima del sacrificio gli antichi purificavano con abluzioni l’altare e le vittime; o, nella liturgia cattolica, per riportare all’uso comune oggetti che sono stati a contatto con le cose sacre: il sacerdote dopo la comunione ...
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viola1
vïòla1 s. f. [dal lat. viŏla, con spostamento d’accento]. – 1. a. Nome delle varie piante appartenenti all’omonimo genere, che comprende alcune centinaia di specie: sono quasi tutte piante erbacee [...] amaranto), o come s. m., v. ametista, v. rosato, v. paonazzo, una signora vestita di v.; il v. sta tornando di moda. Nella liturgia cristiana, il viola è il colore che si usa nel tempo di avvento e di quaresima, e anche, in luogo del nero che si ...
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purificatoio
purificatóio s. m. [der. di purificare]. – Nella liturgia cattolica, uno dei tre panni di tela di corredo del calice, usato dal sacerdote durante la messa per astergere e asciugare il calice [...] e la patena e per asciugarsi le labbra e le dita dopo le abluzioni ...
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purificazione
purificazióne s. f. [dal lat. purificatio -onis, der. di purificare «purificare»]. – 1. L’atto, l’operazione, il processo di purificare, di liberare una sostanza di ciò che vi è d’impuro, [...] della Madonna 40 giorni dopo il parto, secondo l’uso ebraico (la festa è detta, tradizionalmente, candelora). 3. Nella liturgia della messa, p. dei vasi sacri, operazione con la quale il sacerdote asperge con il purificatoio il calice (dopo averlo ...
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violaceo
violàceo agg. [dal lat. violaceus, der. di viola «viola1»]. – Di colore viola: paramenti v., usati nella liturgia cattolica in determinate occasioni; o tendente al viola: fiori v.; un cielo [...] v.; un abito rosa con riflessi violacei ...
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vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. [...] le vergini, le suore, le monache; I’ fui nel mondo v. sorella (Dante); nella liturgia cattolica, benedizione o consacrazione delle v., rito sacramentale della confermazione di suore o monache, attuato con l’imposizione delle mani (v. imposizione). ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...